Capitolo 44.

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####treannidopo####

Ormai gli incubi la tormentavano da  mesi...come ogni notte si sveglió di  colpo, sudata, con l'angoscia, che quelli incubi le trasmettevano,  facendole rivivere ogni volta quella notte...la notte in cui lo perse per sempre. Anche se sono gia tre anni, non aveva mai saputo che fine avesse fatto il suo corpo...come fosse successo.

Sospira, alza il busto si guarda intorno, una luce attira la sua attenzione...si alza in piedi e incomincia a camminare verso essa.

Corruga le sopraciglia confusa, si avvicina alla grande finestra trovandola aperta...era alba.

###HONEY POV###

Non credo di riuscire piu a sopportare tutto ció, l'aria intorno a me è vuota...anke se la casa piena di mobili...

Mi avvicino allo specchio della mia stanza...prendo un elastico e con le mani raccolgo i capelli in un chignon disordinato. D'un tratto in me scatta qualcosa di forte,  tolgo velocemente  il pigiama, e indosso degli jeans chiari, una cannotta a caso, le converse nere. Apro un anta del grande armadio di corsa, sposto tutti i vestiti appesi, i miei occhi si illuminarono, il cuore batte sempre piu forte, eccola in fondo..intatta, la sua felpa, allungo le braccia e la prendo, indossandola, e inspirando il suo odore che sento ovunque...

Esco di casa, sospiro, l'aria calda che emano si mischia con la fredda della notte. Salgo in macchina, l'accendo e parto per un viaggio nel passato, uno splendido passato. Dopo un ora  arrivo al posto nel quale mi ha guidato il cuore, scendo. Mani nelle tasche, mi stringo nelle spalle per il freddo e comincio a camminare lungo il marciapiede che conduce nel parco...nel nostro parco. Varco il cancella..il leggero vento fa muovere le foglie degli alberi, facendo fruscii, sento il  profumo dell'autunno. Passeggio tra gli alberi silenziosamente, i ricordi rafiorano velocemente nella mia mente, mi fermo , volgo lo sguardo a quel indimenticabile albero, sembrano tutti uguali, ma solo io e lui potevamo distinguerlo dagli altri. Mi avvicino ad esso... mille ricordi invadono la mia testa. La vedo, sempre li, bellissima come era, la 
nostra scritta,  sfioro il contorno delle lettere, ritornando alla " J" poggio il palmo sopra essa.

H:" perchè..." sussuro.

Mi fa male ricordare...

Sento le lacrime rigare sul mio volto,scoppiando a piangere, batto pugni sull'albero, prendendomela con lui, che povero non c'entra niente.

Urlo tanto non mi sentirà nessuno penso.

Mi fermo dopo aver notato che avevo qualcuno che mi guardava, appoggiato ad un albero, mani nelle tasche dei jeans, non riuscivo a vederlo in faccia per il buio. Non ebbi paura, piuttosto sentii un brucciore sulle nocche, consapevole di essermele sbucciate.

H:" Dannazione!" Alzai la voce grugnendo, le guardai meglio e vidi che non erano piu bianche ma rosse, sporche di sangue.

X:" cosi ti distruggi, non farlo" disse una voce rocca. Non mi girai.

H:" Perchè non dovrei ? Chi sei tu per dirmi cio che devo fare?! Eh? " dissi frustrata, poggiandomi con la schiena al tronco dell'albero...per poi asciugarmi gli occhi dalle gocce salate che erano scese da essi.

Il tipo si avvicinó di due passi...

Indossava un capuccio e non riuscivo a vedergli il volto, ma il.fisico, mi era famigliare.

H:"scusa.." sussurai.

Ridacchió, quel suono mi ricorda Justin.

H:" perché ridi?"

X:" non sei cambiata Honey"afferma.

Spalanco gli occhi.

H:" Come fai a sapere come mi chiamo?"dico in preda al panico...se mi scoprono...

Si avvicina, e si mette davanti a me, toglie il capuccio, rivelando la sua faccia.
Oddio...non me lo sarei mai aspettata...

H:" Fredo" esclamai sorridendoli.

Fre:" furiaaa" disse sorridendomi e aprendo le braccia accogliendomi in un abbraccio.

Lo strinsi forte, mi staccai, guardandolo da capo a piedi.

H:" peró..." ammicai...facendo un sorrisino.

Fre:" sei cresciuta, sei sempre piu bella" esclamó , facendomi girare su e stessa.

H:" dai non dire sciochezze.."dissi sorridendo e guardando giu.

Fre:" sul serio Honey...piuttosto come stai?"disse per poi ritornare con le mani nelle tasche dei jeans.

Feci spallucce.

H:" bene.." sussurai mentendo.

H:" tu invece?" Chiesi sorridendoli debolmente.

Fre:" sto bene, ma tu non mi mentire, ti ho vista poco fa..."

H:"...mi manca, Fredo, cio che è stato non torna, sfortunatamente, ogni cosa mi ricorda lui, mi ero immaginata che fossi lui, invece no, lui non ce, il tempo passa, e sto sempre piu male, gli incubi mi tormentano,

fa male non sapere di come è andata realmente, vivere con la speranza che non fosse vero...invece è reale dannazione, reale, lo vedo ovunque, e penso di impazzire.." dissi mentre le lacrime scendevano lente sul mio caldo viso.

Fre:"so che fa male..." sussuró.

H:" l'ho aspettato...e continueró a farlo sperando di svegliarmi da questo incubo, ma so che questa  è la  realtà"dissi fissando il vuoto, e Fredo che mi accarezzava il braccio.

I love the way you look at meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora