Capitolo 18

1.8K 106 41
                                    

(T/n)'s pov.

Arrivammo a scuola ed entrammo in classe ridendo, tutti ci guardarono intontiti, probabilmente Nagisa aveva detto che io e Karma avevamo litigato.
Ma qualcosa mi disse che non era solo per quello, bensì per i miei occhi che il giorno prima si erano trasformati in un giallo da felino.

Mi misi davanti alla cattedra, volendo spiegare con calma l'accaduto, ma Ritsu mi butto dei cavi che all'estremità avevano una specie di cuscinetto con al centro un ago.

Erano due cavi che attaccò alle mie braccia. Capii presto che mi stava prendendo del sangue per vedere le mie statistiche.

Momento spiegazione: Ciò che intendo con statistiche è una delle abilità di Ritsu ovvero di poter effettuare delle specie di analisi del sangue, ma da queste riesce a vedere anche la forza di una persona, lo stress e talvolta anche se ha qualcosa di strano all'interno del DNA, che come penso sappiate ha i caratteri ereditari e non, quindi fenotipo e genotipo. Ritsu spera infatti di trovare qualcosa riguardante gli occhi giallastri di (T/n).

Cercai di liberarmi dai cavi, con le mani riuscì a prendere i cavi e staccarli con forza.
A quante pare il mio sforzo fu però inutile dato che aveva già preso i miei dati, tuttavia incompleti, e stavano comparendo sul suo schermo.

Malattie: alcuna
Pericolosità: 5/100
Forza attuale: 2%
Forza massima: 89%
Colore occhi: (c/o)
Colore capelli: (c/c)
Altezza: ?
Peso: ?

Il mio sguardo era un misto tra la delusione e la rabbia, abbastanza difficile da descrivere, ma dagli occhi spaventati dei miei compagni capii presto che non doveva essere dei migliori.

"E pensare che volevo scusarmi per ieri, ora vi svelerò un piccolo segreto, io non vi ho obbligato e non vi obbligo a darmi la vostra fiducia, certo sarebbe meglio, ma da ciò che è appena successo non vedo più neanche il motivo di darvi la mia di fiducia, è quindi comprensibile che non mi serva la vostra. Detto questo, ogni tanto, cosa molto ma molto rara, mi capita di perdere il controllo e non essere nemmeno padrona delle mie azioni, ho scoperto solo ieri che in momenti come quelli i miei occhi si tingessero di giallo. Sapete ormai non mi interessa nemmeno fare parte di un'unità di classe o di una cosa altrettanto simile, sono venuta qui per il mio compito e lo rispetterò, ho perso la voglia di dover sprecare le mie opportunità di andarmene da qui solo perchè avevo fiducia in voi e nei vostri piani, si esatto "avevo"."

Dissi in faccia tutto ciò che pensavo, nonostante le mie parole fossero offuscate dalla rabbia, l'idea di andarmene mi passo per la mente, ma la scacciai subito, dovevo finire il mio compito.

Mi sedetti al mio banco, la stessa cosa fece il rosso che mi richiamò.
"T/n, calmati."

Mi girai verso di lui.
"Sono completamente calma non c'è bisogno che tu mi aiuti."
Lui annuì e si rigirò all'entrata del professore. Come tutti mi alzai in piedi con la pistola in mano puntata sul mio bersaglio.

Ero arrabbiata, non diedi neanche un briciolo di speranza o pietà al polpo, dato che i miei colpi erano molto più veloci rispetto agli altri e in poco tempo già un tentacolo finì a terra, non mi scomposi e sparai un'altra volta prendendone un altro, stavo continuando quando il polpo sparì dalla mia vista, ipotizzai che si potesse trovare alle mi spalle e senza neanche girarmi sparai un colpo da dietro, colpendo qualcosa che si rivelò essere un altro tentacolo. Mi girai di scatto prendendo il coltello.
"Questa volta non mi sfuggi!"
Urlai, ma una volta girata, del polpo non c'era alcuna traccia e si trovava di nuovo dietro la cattedra sorridente.

"Brava T/n-Chan, ci sei andata vicino."
Tutti i tentacoli erano rigenerati. Rimisi a posto le mie armi. Seguendo la lezione senza troppi problemi.

Una volta suonata la campana, il professore ci disse un avviso.

"Ragazzi domani andremo in gita a Kyoto quindi venite qui alle 7:45"
Disse senza giri di parole, la classe annuì.

Appena iniziata la pausa pranzo i volti dei miei compagni si avvicinarono a me, iniziando con una serie di scuse.

Erano tante, forse troppe, così decisi di zittirli tutti.
"Tacete!"
Urlai a pieni polmoni alzandomi dalla mia sedia andando fuori dall'edificio.
Ero stanca, stanca di tutto.

Skip time- il giorno dopo.

La mia sveglia suonò alle 5:30. Odiavo svegliarmi presto la mattina, ma non potevo non farlo. Appena svegliata mi recai in cucina prendendo una tazza di caffè senza neanche un cucchiaino di zucchero. Per poi mettermi in tuta e iniziare a dare calci e pugni al saccone nella mia camera. Una volta finito il mio allenamento mattutino mi misi sotto la doccia, rilassando i nervi, e, successivamente, mettermi la divisa scolastica, come sempre con la mia obiezione verso le gonne.

Mi arrivò un messaggio da parte di Karma in cui mi chiedeva di andare insieme a scuola.
Senza neanche pensarci gli risposi con un secco "si".

Uscii di casa ed erano le 7:25 e mi ritrovai davanti i soliti occhi ambrati, ma sempre attraenti come due calamite.
"Buongiorno nana!"
Esclamò con un sorriso innocente sul volto.
Non ricambiai il sorriso, di mattina non ero neanche simile ad una persona sociale.
"Buongiorno, ma vedi di non giudicare la mia statura, grattacielo"
Dissi l'ultima parola girandomi con un piccolo ghigno.
"Vedo che come sempre sei gentile."
"Hai parlato tu proprio"
Risposi a mia volta.

Ci incamminammo verso la scuola.
"Senti T/n, ma veramente non hai più fiducia in nessuno appartenente alla classe?"
Chiese.
"No, di te mi fido, così come di tutti gli altri, ho detto quelle parole per spaventarli, in più se loro non vogliono fidarsi di me non posso farci niente."

"Guarda che loro si fidano di te è solo che a volte si fanno prendere dal panico"
Cercò di rassicurarmi.

Non volevo parlarne, non mi andava.
"Piuttosto, cosa faremo a Kyoto? Per Korosensei intendo."

"In realtà non ho pensato niente, credo che inventeremo un piano lì, quindi cerca di collaborare."
Disse mettendomi un braccio attorno al collo.

Sbuffai, aveva ragione dovevo collaborare con gli altri, nonostante io possa fare tutto da sola le probabilità che lui muoia se lo attacchiamo in tanti si alza drasticamente. Sbuffai nuovamente, per poi rispondergli.
"E va bene, d'accordo."

𝕴𝖋 𝕴 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚- {𝐊𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora