𝕴𝖋 𝕴 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚- {𝐊𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫}

Capitolo 22

T/n's pov.

Mi svegliai lentamente aprendo leggermente gli occhi che richiusi subito dopo a causa della luce accecante del sole. Mi resi conto poco dopo che Karma mi stava fissando, a quel punto mi prese un colpo e quasi saltai in aria.
"Buongiorno!"
Disse sfottendomi.

"Buongiorno..." risposi a mia volta per poi sbadigliare.
"Non ti hanno insegnato a mettere la mano davanti alla bocca?" Chiese retoricamente.

"E a te non hanno insegnato a stare zitto alle 7 di mattina?" Risposi, come mio solito, sempre a tono.
"Ti devo ricordare che alle 8:00 dobbiamo andarcene?"

"T-A-C-I" Dissi accentuando ogni lettera.

Mi alzai di scatto e andai in bagno, sotto la risata fastidiosa di Karma, mi guardai allo specchio e mi resi conto delle mie pessime condizioni. Capelli spettinati, residui di mascara e occhiaie abbastanza visibili. Mi sciacquai la faccia e mi pettinai i capelli. "E per la cronaca non sono io quella gelosa di chiunque mi stia accanto" dissi chiudendomi la porta alle spalle, mentre sul viso del rosso si era creato un leggero rossore di imbarazzo mi diressi nella mia camera per vestirmi e prepararmi.

Dopodiché ci incontrammo tutti e facemmo il viaggio di ritorno in treno nel quale mi riaddormentai.

"T/n siamo arrivati!"
Sentii esclamare nel mio orecchio. Mi svegliai di soprassalto e, di nuovo, incazzata.

"Vedo che non ci tieni molto alla tua vita"
Dissi assottigliando lo sguardo verso Karma.
"La prossima volta ti sgozzo, sappilo."
"Con piacere" Rispose lui ancora con fare sfottente. Dopo l'ennesima provocazione gli diedi uno scappellotto (non so come si chiama ma per intenderci lo schiaffo dietro la nuca) talmente forte da lasciargli il segno. La mattina non sono gestibile.

Skip time

Il giorno dopo avevamo passato la mattinata a vedere la sfida tra Lovro e Irina. Quando Lovro se ne stava per andare uscii velocemente dalla classe.
"Ciao Lovro-sensei!" Dissi guardandolo mentre il mio istinto omicida si faceva a dir poco sentire. Lo vidi irrigidirsi.
"Quindi tu hai preso parte a questa missione? Deve essere difficile per una diciassettenne."
Chiese mantenendo uno sguardo freddo come suo solito.
"Certo, ovviamente sono meglio di lei, sono già riuscita a ferire il polpo più di una volta, quindi le chiedo gentilmente di non sottovalutarmi." Subito dopo Lovro se ne andò con un "Buona fortuna".

Avevo una gran voglia di ucciderlo, ma non potevo, non ora che era anche alleato del governo.

Dopo le lezioni Korosensei decise di andare alle Hawaii per vedere un film non ancora uscito in giappone. "Karma-kun, Nagisa-kun che ne dite di andare con il polpo alle Hawaii? Poi quel film non mi sembra affatto male, che ne dite?"
Accettarono, spiegando che stavano aspettando quel film già da un po'. "Allora è deciso!"

Parlammo con il polpo e al nostro gruppo si aggiunse Ritsu, in poco tempo eravamo già arrivati alle Hawaii. Ci sedemmo sulle poltrone rosse del cinema, la (s)fortuna volle che mi dovetti sedere proprio accanto a Karma.

"Qui però non ci sono i sottotitoli in giapponese" fece riferimento il ragazzo dai capelli celesti. Il polpo a quel punto porse ad ognuno di noi dei tentacoli che avremmo dovuto mettere nell'orecchio e tramite esso avrebbe tradotto ogni parola a noi sconosciuta. Ovviamente io rifiutai. "Conosco perfettamente l'inglese ed ho anche una pronuncia migliore di bitch-sensei, quindi tieniti per te questo tentacolo". Korosensei ci diede Coca Cola e popcorn per goderci il film.

Skip time.

Stavo ancora mangiando i popcorn quando sentii un contatto fisico con la mano di qualcun altro. Sentii una specie di scossa improvvisa, non so se per lo spavento e perché fosse la mano di Karma.
La sua mano adesso stava avvolgendo la mia. Alzai lo sguardo verso di lui, probabilmente rossa in volto.
"Ehi, ti sei spaventata?"
Chiese, stranamente, preoccupato.
"No, affatto." Rimisi gli occhi sul film lasciando bruscamente la sua mano, mentre stavo ancora pensando a quanto fosse stato imbarazzante l'accaduto.

La fine del film si rivelò essere a dir poco banale. Insomma l'antagonista era il fratello della protagonista.
Per una volta io e Karma ci ritrovammo d'accordo su qualcosa.

Una volta tornati in Giappone quel malato di un polpo giallo ci assegnò dei compiti per il giorno dopo, nonostante fosse già sera. "Per domani voglio una recensione del film, in inglese." "Se mi dai un foglio te la faccio sul momento." Risposi, ma lui insistette per il giorno dopo.

Alla fine, io Karma e Nagisa ci ritrovammo ad andare a casa assieme.
"T/n-chan...potrei chiederti una mano per la recensione di domani?" Chiese il celeste.
"Ovvio che puoi! Se ti va ti puoi fermare a casa mia e la facciamo insieme."
"Posso venire anche io?"
"Va bene" In quel momento mi ricordai ciò che era caduto nella sala del cinema e arrossii lievemente, ma cercai di non darlo a vedere.

Durante il tragitto per casa mia continuammo a scherzare e inevitabilmente, io e Karma continuammo anche a prenderci in giro l'un l'altro.

Arrivati aprii la porta di casa e feci loro cenno che potessero poggiare le borse sul divano, questo solo dopo essersi tolti le scarpe.  Ci mettemmo sul tavolo della sala da pranzo e in poco tempo finimmo la recensione. Nagisa se ne andò per primo, la madre lo aveva chiamato e ci disse che non poteva trattenersi. Quindi rimanemmo da soli io e Karma.

Dai che sta volta vi baciate!

Taci coscienza.

Io sono te.

Quindi se io voglio che tu stia zitta tu stai zitta.

Ma tu non taci mai.

Su questo hai ragione effettivamente.

Karma iniziò a sventolarmi la mano davanti agli occhi.

"Senti lo so che sono bellissimo, ma se mi guardi così per tutto il tempo mi sciupi." Disse ridendo.

"Modesto il ragazzo e poi non ti stavo guardando stavo...pensando!" Mi giustificai.

"Questa si che è una novità!" Esclamò con un ghigno.

"Devo ricordarti che come Killer sono famosa  anche per i miei piani infallibili?"
Tirai fuori un coltello de uno scomparto segreto sotto il tavolo e si casa mia era piena di scomparti simili in caso di attacco.

"No no ho la memoria fresca" disse frettolosamente.

Risi di gusto nel vederlo disarmato e impotente, ma il rosso sfruttò la mia distrazione per disarmarmi, buttarmi per terra e mettersi sopra di me bloccando i miei movimenti. Era a cavalcioni su di me, un ghigno stampato sul volto, il coltello tra le dita, i miei polsi bloccati sopra la mia testa.

Vi lascio così perché faccio schifo❤️ vi voglio tanto bene anche io.