Capitolo 6

2.7K 180 85
                                    

Ragazzi ho deciso che da questo capitolo in poi i dialoghi saranno con i "dialogo" in questo modo.

Karma's pov.

Si era appena buttata nelle mie braccia, era una sensazione bellissima vederla attaccata al mio petto.

"Ehi tranquilla non me ne vado."
Dissi con un sorriso vero sulle labbra.
"Grazie Karma" mi disse guardandomi sorridendo
"di cosa?"
"di starmi vicino" ero un po' stupito dalla sua risposta, ma non lo diedi a vedere.
"Se posso saperlo...perché stavi piangendo."

La vidi diventare più triste, forse non avrei dovuto farle quella domanda.
"Scusa, non avr-" venni interrotto da (t/n)
"tranquillo, non devi scusarti. È un fatto del mio passato, in ogni modo è l'ultima cosa di cui voglio parlare"
Disse tornando a sorridere, sembrava un sorriso dannatamente forzato.
"Va bene, scusami ancora."
"Ti ho detto di non...vabbè lascia stare."
Risi a bassa voce alla sua affermazione per poi stringerla ancora di più a me, riuscivo a sentire le sue forme sul mio corpo.

Qui qualcuno è innamorato 😏

Tu sei pazzo

Tu sei pazzo di lei.

Io e lei siamo amici e tu sei fuori di melone

Allora caro mio Karma ascolta, se tu non provi niente per lei perché allora non gestisci i tuoi pensieri?

In che senso?

Nel senso che, essendo la tua coscienza, i tuoi pensieri arrivano diretti anche a me e quindi sentire "che carina" o simili qualche volta mi sta iniziando a dare fastidio.

Diventa rosso*
Non è come dici coscienza!

Vabbè ho capito, quando la smetterai di giustificarti ne parleremo, ciao ciao.

Ma quello è pazzo...

Tornai a guardare (t/n), stava dormendo accanto a me, le mie mani sui suoi fianchi, le sue braccia attorno al mio collo, il suo viso sul mio petto.

(t/n)'s pov.

Ero in un appartamento a me familiare, mi feci un giro e arrivai ad una camera da letto, capii dove mi trovavo, vidi me stessa tra le braccia di un ragazzo dai capelli neri e degli occhi verdi. La me stessa stava piangendo. Il ragazzo registrava ciò che diceva, a me incomprensibile a causa della distanza, ma sapevo che la mia figura stava raccontando il suo passato.
Una goccia solcò di nuovo il mio volto ero arrabbiata e triste allo stesso tempo, una combinazione di sentimenti che si ripeteva spesso, mi avvicinai e nella tasca posteriore dei jeans trovai il mio fidato coltello, mi avvicinai ai due e subito dopo, del sangue di sparse, per terra e sulle lenzuola di un letto, sangue che da tempo avrei dovuto versare, il sangue che indica vendetta. Rimasi sola con due cadaveri. Improvvisamente tutto si fece scuro e mi ritrovai nella mia vecchia casa, dove c'erano i miei genitori. Mio padre come ogni giorno stava tornando dal lavoro e mia madre stava preparando la cena. Sentii un porta aprirsi e mi avvicinai ad essa per poi vedere questa bambina che correva verso la porta e il padre che l'aveva appena oltrepassata che la prendeva in braccio con un sorriso stampato sul volto, le lacrime sul mio volto aumentarono, la bambina ero io, ma nella vita che ho sempre desiderato, ma che non ho mai avuto, grazie alle lacrime iniziai a vedere sfumato, ma anche la verità, un padre che maltrattava la moglie e la bambina che continuava a piangere.
Caddi a terra sulle mie ginocchia
"P-Perché? Perché papà?!"
Urlai.

Sentii qualcuno scuotermi, aprii gli occhi lentamente per poi vedere Karma-kun che mi guardava preoccupato, ma che si rilassò un po' nel vedere i miei occhi (c/o).
Lo abbracciai e lo strinsi a me. Era mattina, era solo un sogno, anche se accaduto davvero, era un sogno.

"Cosa hai sognato?"
Chiese preoccupato.
"N-niente di che"
Risposi ancora un po' scossa, lui sospirò capendo che non era il caso di parlarne e mi prese il viso tra le sue mani.
"Per qualsiasi cosa sappi che io ci sono"
"Lascia stare pomodoro"
Risposi in tono scherzoso, per poi fiondarmi di nuovo tra le sue braccia, facendolo stendere sul letto.
"Pomodoro? E poi cos'è tutta sta confidenza?"
Disse accennando al mio averlo buttato sul letto.
Mi staccai e mi alzai dal letto.
"Scusa"
Dissi girandomi per non incontrare il suo sguardo.
Sentii lo scricchiolio del materasso, Karma si era alzato, si stava avvicinando per parlarmi, ma lo
interruppi prima che potesse iniziare.
"Io vado in bagno a cambiarmi, ci vediamo dopo"

My space

Ciao a tutti! Sono Karen, l'autrice, se vi piace questa storia supportatemi, e sopportatemi in eventuali casi, così che saprò che vi piace!
~Karen🖤🐍

𝕴𝖋 𝕴 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚- {𝐊𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora