Capitolo 32

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T/n's pov.
Per fortuna, Karma si era deciso a stare zitto sulla questione "sono infetta dal virus". Continuammo con la missione fino a superare, in un modo o nell'altro, anche l'ultimo dei nostri nemici. Un tipo, alquanto bizzarro, con una pistola in bocca.  Alla fine, ci ritrovammo faccia a faccia con colui che aveva ideato questo scempio. Scoprimmo poi, che fosse il professor Takaoka, anche da me soprannominato: "quel pezzo di merda, dovevo picchiarlo malamente quel giorno" pensavo, ancora ora, che se quel giorno lo avessi picchiato con più forza, oggi forse non ci ritroveremmo a fare questa missione di salvataggio.

Chiese, esplicitamente, che Nagisa lo affrontasse nuovamente. Sarei voluta intervenire io stessa, ma non avevamo voce in capitolo, dato che solo lui possedeva gli antidoti per nostri compagni.

Durante il loro combattimento, non ressi più, le gambe mi tremavano, il mal di testa non si fermava. Stavo per cadere, le mie gambe non riuscivano a reggermi, quando, fortunatamente, Karma mi salvò con non so quali riflessi. Mi prese poi in braccio a mo di sposa, tenendomi stretta al suo petto. "T/n...ti avevo detto che ti saresti potuta fare male, ma non mi hai ascoltato." Disse, quasi, rimproverandomi. "Karma..." sussurravo, mi girava la testa e non riuscivo a fare niente se non mugolare il nome del ragazzo scarlatto, finché intorno a me non si fece, improvvisamente, buio.

✯✯✯✯✯✯

Aprii gli occhi, trovando, davanti a me, la splendida vista su un soffitto bianco. Mi sedetti di scatto, rendendomi conto di avere Isogai seduto su una sedia accanto al mio letto. Lo presi per il colletto della felpa e iniziai a scuoterlo.

"Gli altri stanno bene?! Gli antidoti? Takaoka? Nagisa? Chi ha vinto?!" Il ragazzo era visibilmente spaventato, forse causa del mio averlo assalito e riempito di domande.

"S-si, stanno bene, in realtà era tutto un ricatto e la malattia non era mortale." Rispose.

"Capisco..."

"Ah e...io sto bene!" Esclamò un'altra voce, girandomi vidi Nagisa, con dietro tutti gli altri, mentre, notai, più vicino a me, lo scarlatto seduto su una sedia, esattamente come Isogai, solo dall'altro lato del letto.

Mi stanno circondando?
È probabile.

"Sono felice Nagisa!" Esclamai, alzandomi dal letto per vedere come stavano gli altri.

Ricevetti sguardi increduli.
"...che succede?"
Chiesi.
"Tutti gli altri ci hanno messo almeno trenta minuti, o giù di lì per muoversi per bene, avevano ancora alcuni sintomi, come giramento di testa, invece tu, ti alzi e cammini, manco fossi Lazzaro."

Mi misi a ridere. "Beh questa è magia." Iniziai.
"Karma, tu stai bene? Ah...e...come ci sono arrivata qui?"
"Si sto bene, questa è la tua camera."
"Lo so, stai per caso sviando la domanda?"

"Ti ha portata in braccio fino qui." Disse Nagisa con un leggero sorriso, dandomi una gomitata sul fianco.

Spalancai gli occhi.
Solo io posso fare sempre delle figure del genere.
Già

Notai che avesse un leggero rossore sulle guance, mi avvicinai e gliele strizzai.
"Grazie baka."
Feci solo.
Intanto sentimmo un "click" alle nostre spalle e, girandomi, notai fosse stata Rio a scattare la foto insieme a Kaede.

"Bastarde- sussurrai- cancellala immediatamente." Feci, indicando la bionda.

"Che.peccato.è.già.sul.gruppo.della.classe" disse, scandendo, per poi cliccare "invio".
"Alla prima occasione ti uccido."

Dopodiché tutti quanti ci incontrammo in spiaggia. Io avevo messo un costume a due pezzi (c/p), con sopra solo una maglia che mi arrivava quasi alle ginocchia, ai piedi delle semplici infradito.

"Ehilà!" Dissi, c'erano già tutti.
"Ehi T/n!" Disse Rio, elettrizzata.

Noi ragazze iniziammo a mettere i piedi in acqua, mi ero allontanata un po' dal gruppo, non mi ero ancora immersa, dato che mi stavo abituando, quando uno schizzo d'acqua gelida mi colpì.

Mi girai, assottigliando lo sguardo.
"Cosa c'è, hai freddo?" Rise lo scarlatto.
"Io ti ammazzo." Da lì iniziò una guerra di schizzi, finché, dopo essere stata colpita negli occhi, mi soffermai a stropicciarli, ma una volta riaperti non trovai Karma.
Poi due braccia mi circondarono facendomi cadere in acqua.

Voleva affogarmi per caso?

Sott'acqua, in quel colore cristallino, riconobbi le sue iridi ambrate. Era ancora abbracciato a me. Mi sentivo estremamente piccola, ma anche protetta, in quelle braccia. Mi liberai dalla sua presa e uscì dall'acqua per riprendere fiato.

"Il tuo obbiettivo era farmi fuori?!" Sbraitai.
"No, volevo solo farti arrabbiare." Disse con un sorriso beffardo.

Poi Korosensei, in meno di un nanosecondo, afferrò entrambi con i suoi tentacoli.
(Ovviamente senza entrare in acqua)

Ci radunò insieme agli altri, spiegandoci che volesse farci fare una "prova di coraggio" all'interno di alcune grotte.

"Dividetevi in coppia formate da un maschio e una femmina."
Disse.
Io e Karma ci guardammo con fare di sfida.

"Perfetto." Dicemmo contemporaneamente.
Fu così che ci ritrovammo, assieme, al buio, in una grotta, con due torce. Ad un certo punto smisero di funzionare, capimmo subito che fosse opera di Korosensei, quel polpo aveva tolto, grazie al suo saper volare a match 20, le batterie dalle torce.

"Ti piace vincere facile."
Sussurrai. Poi continuammo a camminare fino ad arrivare ad una "stanza" che così si poteva definire, illuminata con al centro un tappeto colorato.
"Che cos'è sto coso?" Chiesi allo scarlatto, indicando il tappeto, pensando che fosse una qualche specie di arma o trappola.

"Non hai mai giocato a Twister?"
Mossi il capo come negazione.
"Vedi i cerchi? Ogni volta che quella lancetta gira, ti dirà dove devi mettere una parte del corpo e il colore." Spiegò.
Annuì.

"Ti va se proviamo a fare una partita?"
Chiese.
"Perché no, ti batterò sicuramente."
"Fino a cinque secondi fa non sapevo manco il nome del gioco." Scherzò.
"Questi sono dettagli."

Iniziammo così a giocare, ogni volta che toccava ad uno di noi, la lancetta girava da sola, o meglio, era Korosensei a farla girare, senza farsi vedere.
"Tocca a te."
"Aiuto come posso mettere il piede sul giallo! È troppo lontan.."
Nel tentativo vano di mettere il piede su quel maledettissimo cerchio, mi resi conto di essere ad un millimetro dalle labbra dello scarlatto. La lancetta girò di nuovo.

"Mano destra...ROSSO?"
Esclamò notando che per vincere si sarebbe dovuto avvicinare ancora di piu a me. Il rossore sui nostri visi era ben visibile.
"Non posso lasciarmi sconfiggere..." sussurrò.
"Ehm...Karma?" Lui alzò lo sguardo, incontrando i miei occhi.
"Ho un asso nella manica..." lui fece uno sguardo confuso.
"Ti ricordi...quella scommessa...che hai perso? E la mia ricompensa?"
Lui capì subito dove volevo andare a parare.
"Quindi...ti ordino di perdere il gioco."
Lui sbuffò, facendo finta di cadere.
"Bene, adesso, prendimi in braccio e portami fuori di qui, schiavetto."
Dissi ridendo.

✰𝓜𝔂 𝓢𝓹𝓪𝓬𝓮✰

Mi potreste dire se c'è qualcosa che non vi piace di questa storia è cosa vi piace di essa? (Sono abbastanza insicura come persona, quindi volevo sapere un parere)👊🥺

𝕴𝖋 𝕴 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚- {𝐊𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora