Capitolo 17

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(T/n)'s pov.

"Non è solo il fatto che tu ti sia preoccupato per me! C'entra Asano vero?"
Karma non rispose.

"MI SPIEGHI, ESATTAMENTE, PERCHÉ CE L' HAI CON ASANO?!"
Iniziai ad urlare anche io.

"Senti Asano è uno che si approfitta degli altri tutto qui"

"A me non sembra proprio sai? Si è comportato bene con me fino ad ora!"

"Sottolineerei il 'fino ad ora'..."
Disse buttando lo sguardo dall'altro lato della stanza.

Mi avvicinai a lui, eravamo a meno di un metro di distanza l'uno dall'altro.
"Solo questo è il motivo?"

"Si..."

"Guardami in faccia mentre mi parli"

Si girò e i suoi occhi si scontrarono con i miei.
"Ripeti che non c'è nessun altro motivo e che ti sei arrabbiato solo perché ti sei preoccupato per niente, ma dimmelo in faccia."

"Mi sono arrabbiato perché...perché... ARGH FANCULO! SI TI HO MENTITO E QUINDI? NON MI STA BENE CHE TU STIA CON QUELLA MIA COPIA USCITA MALE!"
Rimasi interdetta.

"Karma, Ho capito che Asano è il tuo rivale, ma arrivare ad accusare qualcuno di approfittarsi degli altri mi sembra esagerato."

"A te tutto sembra esagerato! Non vuoi che io ti stia accanto se voglio aiutarti anche con il tuo passato, non vuoi che io dica qualcosa di vero contro Asano, alla fine finisce che litighiamo perchè per te è "esagerato""
Sbraitò, prendendo velocemente il suo cappotto e uscendo dalla mia casa.

Sospirai, guardai l'orario, la mia pancia fece uno strano suono, non avevo cenato.

Mi diressi verso la cucina mentre continuavo a pensare a ciò che disse Karma.

In che modo Asano si approfitta degli altri? Sembra così gentile a primo impatto eppure ciò che forse mi vuole far vedere Karma è la realtà delle cose e che quindi è solo un'apparenza di Asano... Ma che vado a pensare!

Nel frattempo che pensavo ciò stavo tagliando le carote per fare i noodles con le verdure e mi tagliai la pelle dell'indice, mi portai il dito alla bocca, stava iniziando ad uscire sangue.
Ma oggi è giornata eh.

Mi disinfettai, mi misi un cerotto e andai a cucinare e successivamente mangiare i noodles.

Skip time

Era mattina e quella sveglia non faceva altro che suonare, beh è una sveglia in effetti che dovrebbe fare se no?

Mi alzai dal mio letto mettendomi la divisa scolastica, o almeno la parte di sopra, io la gonna non me la metto, non mi interessa.

Al posto di quel di sotto da me considerato improponibile misi dei jeans neri a vita alta con sopra la camicia bianca, la giacchetta grigia e la cravatta del medesimo colore dei pantaloni, infine le scarpe.

Erano ancora le sette e feci colazione solo con qualche biscotto per poi decidere che sarebbe stato, forse, il momento giusto per prendere un dannato pacchetto di sigarette.
Così feci, per mia fortuna non c'erano carote nel tabacchino, uscii e mi diressi a scuola, da' altro lato della strada c'era Karma, forse si era avviato prima per non incontrarmi, ma aveva sbagliato in pieno.

Forse questa volta dovrei scusarmi io, ho troppo orgoglio personale, ma persino Karma ha messo da parte il suo per chiedermi scusa, perché non potrei fare lo stesso? Sospirai.
Vabbè o la va o la spacca.
Andai nello stesso marciapiede di Karma, si era reso conto di me, ma non voleva parlarmi.

"Buongiorno!"
Dissi cercando di essere gentile, il che non era proprio il mio forte.

Avevo riflettuto molto su ciò che era successo e mi resi conto che forse ero stata troppo cattiva con lui, che infondo vorrebbe solo "proteggermi"? Forse?

Non si girò nemmeno.
"Karma, ho pensato a ciò che mi hai detto ieri e... insomma, forse non hai del tutto torto, insomma, Asano lo conosco da molto meno rispetto a te, quindi è logico che magari possa sembrarmi diverso da come lo vedi tu e magari nasconde il lato "approfittatore"- feci le virgolette con le mani- con una specie di maschera... ecco...."

"Questo lo sapevo già, non mi dici nulla di nuovo"
Disse sbuffando e, ancora, senza girarsi.

"Senti Karma...Scusa"

Si fermò di scatto e si girò verso di me guardandomi dritto negli occhi.

"Che hai detto?"

"Scusa Karma, hai...hai..."

"Dillo"
Cercò di farmi continuare con un sorriso mischiato ad un ghigno sul volto.

Forse era meglio mettere da parte il mio smisurato orgoglio e dargli ragione? Non ne ho idea. AH FANCULO!

"Al diavolo! Hai ragione okay? Scusami! Va bene così sono stata stronza con te e lo ammetto, quindi scusami"

Lo vidi sorridere. O ghignare, non l'ho ancora capito.

"Vieni e andiamo, ti perdono."

Lo abbracciai  per qualche secondo. Mi sento rilassata al pensiero di aver sistemato con lui che al momento potevo definirlo come una specie di migliore amico che non ho mai avuto prima, se solo non avesse fatto quella fine. Scacciai via i brutti pensieri e mi staccai dall'abbraccio per poi riprendere il percorso verso la baracca, che chiamiamo comunemente scuola.

"Su una cosa però non hai del tutto ragione, il mio passato, è logico che io non voglia che nessuno lo venga a sapere, ma non per te, ma è una cosa che ho sempre fatto di mio, per proteggermi, anche perché l'unica volta che ho rivelato il mio passato a qualcuno se ne è approfittato."

"Io non farei mai una cosa così insensibile, sappilo (T/n) non lo farei mai."

Lo so, pensai tra me e me.

𝕴𝖋 𝕴 𝖈𝖆𝖓'𝖙 𝖍𝖆𝖛𝖊 𝖞𝖔𝖚- {𝐊𝐚𝐫𝐦𝐚 𝐱 𝐑𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora