Chapter 30: Dabi.

920 73 47
                                    



-Vedi di non tirartela, Dabi- marcai bene il suo nome, mentre iniziavo a formare una sfera verde proprio davanti ai suoi occhi.

Un piccolo trucchetto del mestiere.
Bastava soltanto distogliere la sua attenzione.

-Io? Sto solo cercando di avvertirti— sorrise in modo particolarmente inquietante —se ti impegni magari riesci a scappare- mi lanciò una delle sue fiamme, che schivai piegandomi sulle ginocchia.
Così ricambiai il suo sorriso mentre tornavo sulle mie gambe.

-Se ti impegni, magari riesci a trovare la strada per andare a fanculo.
Che ne dici di questo accordo? Che ne so, magari ti accompagno-

-Cosa di fa credere che mi piaccia la tua compagnia?- si beffò di me, facendo apparirei una fiammella blu sul palmo.

Ridacchiai leggermente.
-Penso che se la mia compagnia non fosse di tuo gradimento, mi avresti già ridotta in cenere e chiusa in un vaso da mettere sopra la mensola- incrociai le braccia, guardandolo sicura di me.

-Non hai tutti i torti, potrei anche pensare per un secondo che tu sia intelligente, ma dal modo in cui stai riflettendo di attaccarmi, direi che sei il contrario- fece un verso di negazione, scuotendo la testa lievemente.

-Non ti hanno mai detto di non bruciare un libro dalla copertina?- risi per la mia stessa battuta favolosa, per poi inchiodare i miei occhi viola sui suoi turchesi.

-Non essere così pessima, potresti rovinare la mia opinione su di te- sorrise lanciandomi in altra botte di fiamme blu.
Saltai all'indietro, mancandolo per poco e sospirando di sollievo.

-Il problema è: la tua opinione è buona o cattiva? Non che si possa pensare negativo di me, cioè, guarda questo faccino- saltai con una ruota in avanti, strisciando sotto le sue gambe e facendogli lo sgambetto ad entrambi i piedi.

Gli finii a cavalcioni, esageratamente vicina al suo volto mezzo bruciato e notando solo ora le graffette che fissavano i diversi tipi di pelle che aveva.

-Cos'è? Ti sei scambiato per della carta?- lo presi in giro, ma lui di risposta rise soltanto.

-In effetti, non è poi così cattiva quest'opinione ora che guardo da più vicino- spalancai la bocca facendo il broncio.
-Quindi prima non era buona!- alzai leggermente il busto, incrociando le braccia in un'espressione corrucciata.

Feci per alzarmi, ma mi tenne con le mani dalla vita, facendomi avvicinare nuovamente al suo viso.

'sono io o c'è un po' di tensione qui?'

-Non alzarti, questa posizione non mi dispiace affatto- ghignò divertito.

'ho 16 anni amico'

Pensai che si aspettasse un mio arrossamento, o per lo meno dell'imbarazzo in me, ma al contrario mi avvicinai ancora di più sotto il suo sguardo sorpreso.

Poi la mia bocca si avvicinò al suo orecchio.
-Mi dispiace deluderti, ma non si può avere tutto dalla vita- sbattei le mani sulle sue spalle, capovolgendomi in una rovesciata, con il viso a stretto ravvicinamento con il suo.

I suoi occhi mi seguivano mentre mi alzavo, in modo abbastanza strano per una persona normale.

'Adesso non fingerti normale che non ci azzecchi niente'
Ma io-

-Sei particolare- proferì una volta tornato in piedi.
Corrugai la fronte, confusa e scettica.

-Shigaraki aveva ragione. Sei forte e non hai paura. Hai il coraggio di prendere in giro un criminale, lo hai fatto con Shigaraki, e adesso lo fai con me— mi osservò, passeggiando un po' —saresti un supercattivo perfetto- sghignazzò.

Wonderland || bnhaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora