Chapter 34: Il bipolarismo di Iida.

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-Quindi, in pratica volete prendere un ricevitore da Yao Momo e seguire il segnale per cercare di salvare Bakugou e Y/n?- chiese Ashido guardandoli preoccupati.

Kirishima annuì.
-Esatto-

-Anche se i cattivi avevano detto che siamo bersagli da uccidere, hanno rapito Y/s e Bakugou, ma non li hanno uccisi- aggiunse Todoroki, ottenendo la prima attenzione del resto dei suoi compagni per poi continuare.

-probabilmente li hanno lasciati in vita, ma ciò non vuol dire che non li uccideranno.
Andremo io e Kirishima- abbassò lo sguardo, trovando incredibilmente interessante il pavimento sottostante.

Iida espirò profondamente un respiro traballante per la frustrazione, stringendo i denti.

Mancava soltanto il fumo che usciva dalle orecchie, e sarebbe stato il perfetto stereotipo incazzato da manga giapponese.

-Basta con queste idiozie!- gesticolò continuamente, ma venne interrotto dal braccio di Shoji che lo fermava suo davanti.

-Aspetta. Calmati.
Capisco che Kirishima sia deluso dal non aver potuto aiutarli, e la frustrazione di Todoroki per averli visti venir rapiti davanti ai suoi occhi. Anche io sono arrabbiato.
Ma in una situazione simile non dovremmo agire impulsivamente. O sbaglio?-

Non aggiunse altro. Shoji poteva vedere chiaramente gli sguardi per niente calmi dei due ragazzi determinati.
Tentava di convincerli a fare la cosa giusta, quando in realtà, nemmeno lui sapeva con certezza quale sarebbe stata.

Y/s aveva legato un rapporto con tutti i membri della classe, nessuno escluso, neppure lui stesso.

Non aveva ricambiato molto la sua simpatia, ma la ragazza era sempre gentile e premurosa con lui, cosa abbastanza bizzarra dal momento che era un tipo molto schietto e malizioso.

Aveva capito anche lui, dopo ormai tre mesi, che la castana era un tipo di ragazza particolare.

Faceva sempre battute, sembrava costantemente di ottimo umore, ma poté percepire un accenno di aura differente che la circondava.

Assistere al rapimento di Y/s davanti ai suoi occhi non era stato bello.

Voleva trovarla, assicurarsi che stesse bene. Si ricordava bene delle bruciature leggermente intraviste sul collo e sulle braccia.

Eppure, il suo cervello diceva chiaramente che non era compito loro andare a cercarli.
Shoji decise di ascoltarlo, di ignorare cosa in realtà dicesse il cuore, e di ubbidire.

-L-lasciamo fare ad All Might...- balbettò Aoyama. La tensione nell'aria si poteva ben udire anche a metri di distanza.
-Il prof Aizawa ha anche annullato il permesso che ci aveva dato per combattere-

-Aoyama ha ragione- disse Tokoyami, voltandosi nella direzione del rosso e del bicolore.

-Non dovrei esprimermi,dato che mi avete salvato in realtà, però...-

-Sì ma...-

-Ragazzi, siamo tutti scossi dal rapimento di Bakugou e Y/n. Ma dobbiamo pensare razionalmente— parlò la voce di Asui, interrompendo il ribattiti di Kirishima sull'argomento —Non importa quanto pensiate di essere nel giusto. Se volete davvero combattere di nuovo...se dovete infrangere le regole...agirete nella stessa maniera di un cattivo-

Erano tutti in ansia, pensavano bene alle parole di Asui. Anche se i loro sentimenti dicevano di voler salvare Bakugou e Y/s, non volevano infrangere le regole.

Avevano paura di finire nei guai.
Tuttavia, Kirishima e Todoroki avevano pensato attentamente anche a questo.

Semplicemente se ne erano fregati delle conseguenze. Il loro volere in quel momento era salvare i due compagni. Era bastato ad entrambi vederli rapire dinanzi ai loro occhi, non volevano accadesse di peggio.

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