Mi sveglio grazie al telefono che squilla.
Io: "Pronto?" rispondo con voce impastata.
Jennie: "Dove sei finita?" urla per telefono che allontano un po'.
Io: "Ah scusate se non ve l'ho detto prima ma oggi non vengo a scuola sono troppo stanca"
Jennie: "Tutto bene?"
Io: "Si"
Jennie: "Va bene se vuoi noi ci siamo lo sai, a dopo"
Io: "Ciao" attacco e mi alzo dal letto, esco dalla stanza e vado verso il bagno appena mi trovo davanti al bagno esce una ragazza.X: "Oh ciao, sei la sua coinquilina giusto?" ho sentito bene coinquilina? "Comunque scusa ora il bagno è tuo e scusa anche per ieri notte, spero che non ti abbiamo disturbato" serro la mascella.
Io: "Fa niente" entro in bagno, chiudo la porta con molta forza per poi chiudermi a chiave dentro, mi metto davanti allo specchio e comincio a parlare da sola. "Devo cambiare io non posso stare così per uno del genere, devo mostrarmi forte anzi no devo essere forte, devo farlo per me stessa! Perciò da oggi cambiamo!" mi spoglio e mi faccio una doccia, una volta finito esco dal bagno con solo l'asciugamano diretta verso la cabina armadio e purtroppo lo trovo lì, mi blocco prima di entrare, faccio un respiro profondo.Entro e sento il suo sguardo su di me, prendo l'intimo e cerco un pantalone ed una maglietta ma ovviamente non riesco a trovare nulla, scorro fra i vestiti e trovo una maglietta verde chiaro con maniche a tre quarti con un cuoricino dorato in mezzo all'altezza delle clavicole con un mom jeans sotto mentre sto per uscire la sua voce mi blocca.
Jk: "Buongiorno" mi volto verso di lui.
Io: "Ciao" faccio per uscire ma evidentemente vuole continuare la conversazione stuzzicandomi.
Jk: "Ieri sei rientrata tardi"
Io: "Non ti deve interessare Jeon" tento di tagliare corto.
Jk: "Spero di non averti disturbato più di tanto ma continuava ad-" lo blocco.
Io: "Non mi servono i particolari e non te li ho chiesti e ti ringrazio per aver usato la mia stanza, da oggi in poi dormirò nella tua" aggiungo, mi volto ed esco in corridoio, sento i suoi passi dietro di me.Jk: "Dove vai? A scuola non puoi entrare"
Io: "Non sei l'unico che ha mille ragazze dietro Jeon, tu sei libero di fare ciò che vuoi io non ti ho mai privato di nulla ed io posso fare lo stesso, spero non sia un problema per te" gli faccio un sorrisino falso, noto la sua mascella serrata e i pugni stretti. "Devo andare a pranzo fuori tu sei vuoi puoi stare qui con quella ragazza"
Jk: "È già andata via"
Io: "No ma dai, non ci credo tu cacci subito la ragazza con cui sei stato a letto? Che novità" mi si avvicina pericolosamente.
Jk: "Smettila di fare come se la cosa non ti avesse ferito" gli rido in faccia.
Io: "Non farti troppe aspettative dopo ci rimarresti male, la cosa non mi ha per niente ferita o minimamente toccata, ripeto io non ti ho mai privato di nulla, ora mi sta aspettando e dovrei andare" entro in camera e mi chiudo a chiave, mi vesto per poi ritornare al bagno per asciugarmi i capelli. Volevo tanto dirgli che mi dispiaceva per ciò che avevo detto alla festa, solo che si è comportato in quella maniera ed era impossibile scusarmi.Appena sono al semaforo scatta il rosso e mi fermo, noto la macchina di Jungkook dietro di me...
Io: "Mi sta seguendo?" no aspetta non posso girarmi mi vedrebbe, faccio finta di niente, aspetto il verde e riparto.Esco dalla macchina e con la coda dell'occhio noto la sua macchina in lontananza... cosa faccio?
Io: "Un caffè e un croassaint grazie" ordino dopo essere entrata al bar, pago mentre sto per andarmene vado a sbattere contro qualcuno rovesciandogli tutto addosso. "Oh mio dio, mi dispiace tantissimo"
X: "Ma che cavolo!" alzo lo sguardo e noto un bel ragazzo moro, ha un colore degli occhi raro qui in Corea è un marroncino ramato con delle ha le labbra sottili. "Hai finito di farmi l'ispezione?"
Io: "No cioè non la stavo facendo... ti aiuto a pulirti davvero mi dispiace, non l'ho fatto apposta" ci sediamo ad un tavolo e gli porgo dei fazzoletti e delle salviettine, menomale su questa cosa ho imparato da mamma portare sempre tutta casa nella borsa. "Ti compro qualcosa io, per riparare al danno" dico sorridendo, mi guarda e si mette a ridere.
X: "Lo sai quanto cosa questa camicia?" abbasso lo sguardo.
Io: "Che sarà mai" borbotto.
X: "Invece è importante okay?"
Io: "Mi sono già scusata" mi guarda male per poi ritornare a pulire la sua camicia. "Mi chiamo Lisa Manoban tu?" tento almeno di parlarci.
X: "Sono Sehun" lo guardo attentamente... l'ho già sentito questo nome... "Mi sciupi così" ecco dove l'avevo visto!
Io: "Fai parte degli Exo?"
Sehun: "Sei anche una stalker ora?" ridacchio all'idea.
Io: "No tranquillo, io sono Lisa delle Blackpink"
Sehun: "Ah siete voi le vincitrici femminili di quest'anno" lo guardo sorridente.
Sehun: "Che c'è?"
Io: "Beh fino a poco fa nemmeno mi guardavi in faccia, è un passo avanti"
Sehun: "Ti perdono ma mi devi qualcosa"
Io: "Sono tutta orecchie"
Sehun: "Beh innanzi tutto dammi il tuo numero così potrò contattarti per ciò che voglio in cambio"
Io: "Giusto" gli dò il mio telefono nel mentre mi guardo attorno e noto la macchina ancora fuori con lui dentro, certo che la discrezione lui non la conosce proprio eh.
Sehun: "Bene, ci sentiamo"
Io: "Aspetta!" si volta verso di me.
Io: "Prendi questo, mi dispiace" gli dò il mio croassaint.
Sehun: "No grazie Lisa" mi alzo insieme a lui ed usciamo, agito la mano per salutarlo e lui fa' lo stesso, entro in macchina e vado un po' in giro per i negozii, mi serve qualcosa da mettermi, ogni volta ci metto anni ed ho sempre le stesse cose.Entro e lascio le scarpe lì, salgo in camera e poso le buste, scendo giù ed entro in cucina, cerco qualcosa da mangiare nel frigo, sento la porta d'ingresso chiudersi, entra in cucina il mio stalker.
Io: "Ciao, che vuoi per pranzo?" domando senza guardarlo.
Jk: "La stessa cosa che mangi tu, è uguale" si siede al bancone scazzato, comincia a battere la mano sul bancone, la cosa mi sta urtando ma chiudo un occhio e lascio correre, continua ed io non resisto più.
Io: "La puoi smettere?" sbotto.
Jk: "No" mi guarda male e poi aggiunge "Com'è andata con quel ragazzo?" lo guardo male, continuo a cucinare. "Aia... l'hai stordito come al tuo solito?"
Io: "Esattamente cosa vuoi da me? Infastidirmi? Bene l'hai fatto ora vattene ti chiamo appena ho finito"
Jk: "No mi piace romperti le palle come hai fatto tu con me" sospiro, prendo i piatti e le posate, entro nella sala da pranzo e apparecchio, ritorno in cucina senza degnarlo di uno sguardo e mi rimetto ai fornelli, finalmente è pronto, porto i piatti di là, mi siedo e lui si mette a capotavola accanto a me.Io: "Tu invece che hai fatto?"
Jk: "Non mi hai ancora risposto però"
Io: "È andata tutto bene, mi sono divertita e ci rincontreremo, tu invece?" gli ho mentito spudoratamente si vede perché non riesco a mentire, mi guarda negli occhi.
Jk: "So che non me la racconti giusta, ti conosco ma sono gentile perciò" mi metto a ridere al "sono gentile" si come no.
Jk: "Che c'è?" mi domanda infastidito.
Io: "No nulla continua scusa"
Jk: "Sono andato a prendere una cosa che avevo dimenticato a casa tua" annuisco "poi scusa dovresti dirmelo per un'altra cosa" borbotta, fingo di non averlo sentito.Una volta finito, salgo su in camera e mi metto a fare la lavatrice, l'ha sempre fatta Violet non so dove mettere mano, chiamo mamma e me la faccio passare, cerco di capire come si fa, dopo un'ora tiro fuori i miei panni impaurita e si!
Ci sono riuscita, mi alzo in piedi e comincio a saltellare.Io: "Si sono una grande!"
Jk: "Che succede?"
Io: "Sono riuscita a fare la lavatrice da sola!" Continuo a saltellare e lui a ridere, mi manca tutto ciò.
Mi fermo e chiamo mamma dandogli la buona notizia ne è stata molto felice ma poi mi ha anche detto "Lili giovedì andiamo a vedere il vestito va bene? Scusa se è tutto troppo frettoloso ma ci siamo quasi"Io: "Giovedì tieniti libero, dobbiamo scegliere i vestiti per il matrimonio" annuisce, prendo le mie cose e le metto a stendere, storte ma almeno ci ho provato, torno in camera e mi metto a vedere un film e dopo poco cado in un profondo sonno.
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Matrimonio combinato
Fiksi PenggemarLalisa figlia del presidente dell'azienda Manoban Industry, famosissima sia in Corea che in America. Jungkook figlio del presidente dell'azienda Jeon Company, molto famosa in Corea e in vari paesi dell'Europa. I presidenti di queste due aziende mo...