Erano passate esattamente due settimane, tre giorni, due ore e quarantadue minuti dalla prima volta in cui il mio sguardo si era posato su quella magnifica creatura che era il professore Conte.
Avevo sentito parlare di lui, ovviamente, ma non avevo mai visto con i miei occhi perché ogni persona che seguiva il suo corso ne usciva innamorata e distrutta. Adesso che lo avevo davanti che spiegava con la sua aria seria e sexy qualcosa che arrivava al mio cervello solo come il canto di un angelo, capivo tutti i discorsi che avevo sentito su di lui.
Ma io non ero come le altre persone. No davvero. Io ero innamorata, innamorata sul serio, e niente mi avrebbe fermato dall'ottenere quello che volevo, ovvero il tanto desiderato professore.
Il piano era semplice: farsi notare, farlo innamorare e averlo tutto per me.
Mentre lo ascoltavo parlare, cominciai a scrivere tutti i modi in cui avrei potuto catturare il suo sguardo. La prima idea era quella di rispondere a tutte le domande che faceva. Il problema era che attualmente ero troppo impegnata a fantasticare per capire anche solo di cosa si stava parlando. La seconda idea era puntare sull'aspetto fisico. Se in questo momento non potevo contare sul mio cervello, avrei dovuto sfruttare la bellezza. Sapevo per sentito dire che Conte preferiva le bionde, e fortunatamente soddisfavo questo requisito. Però il professore non era un uomo talmente superficiale da guardare solo alla bellezza, avrei dovuto faticare più di così. Un'idea mi colpì improvvisamente. Avrei dovuto approcciarlo subito dopo la lezione per chiedergli delle domande. E poi presentarmi nel suo ufficio per chiedergli delle domande. E poi cercarlo per l'università per chiedergli delle domande. Insomma dovevo chiedergli tante domande, fargli vedere quanto mi interessava il suo corso e che non ero una stupida studentella senza cervello.
Sorridi riprendendo a fissare il professore. Il suo sguardo vagava per la stanza, osservando con attenzione i suoi studenti mentre proseguiva nella sua spiegazione. Per un attimo i suoi occhi incrociarono i miei e il mio cuore esplose. Amavo quell'uomo, più di quanto amavo un bel piatto di carbonara, e sarei riuscita a conquistarlo, o sarei morta provandoci.
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Spy-Professor (Giuseppe Conte)
RomanceMi chiamo Elisa e sono una tipica studentessa universitaria; una di quelle che ha lasciato la propria famiglia per venire a studiare fuori sede e che a 23 anni è ancora alla disperata ricerca del vero amore... Ah, l'amore! Non sapevo davvero cosa si...