Capitolo Nove - Tavolo della cucina
-Scusa. L'ho visto aggirarsi per il giardino, pensavo fosse un ladro e gli ho rotto la prima cosa che avevo nelle mani, in testa- mormora, stringendosi nelle spalle.
-Sei Rapunzel? No, perchè, è l'unica spiegazione plausibile per il fatto che avevi una padella come 'prima cosa nelle mani'- dico, guardandolo, prima di sbuffare frustata. -Dove sta adesso?- chiedo, guardandola.
-Steso in giardino- bofonchia.
-E l'hai lasciato lì? Cos'è, speri che possa crescere un albero di Harry Styles?- sbotto, mentre lo tiro con me al piano di sotto. -Ora mi aiuti a portarlo sul divano e appena si svegli gli chiedi scusa personalmente- sbotto, uscendo in giardino.
Harry è stesso a pancia in giù, nel bel mezzo del giardino. Io lo prendo dalle mani, mentre Damon lo prende dalle caviglie e, insieme, lo trasportiamo fino in sala facendolo pendolare a destra e a sinistra, a seconda dei nostri movimenti scoordinati.
Lo buttiamo letteralmente sul divano, tanto da far spostare quest'ultimo di un pò.
-Gli dirò di mangiare di meno, appena si riprende- borbotto, mentre vado a prendere una borsa del ghiaccio in cucina.
Apro il freezer e prendo la borsa, chiudendo successivamente il freezer. Prendo un asciugamano da cucina e lo avvolgo attorno alla borsa, andando poi in sala.
Poso la borsa coperta dall'asciugamano sulla testa di Harry, per non fargliela gelare troppo. Potrebbe avere conseguenze brutto, gli si potrebbe gelare il cervello.
Nella mia mente balena, solo per un attimo, la possibilità che sia morto. Il battito rallenta, mentre mi affretto a posare due dita sul suo collo, in cerca delle pulsazioni.
Oh, ti prego, cuore, fatti sentire.
-Sono vivo- lo sento borbottare, mentre sul mio viso si apre un enorme sorriso, che reprimo poco dopo.
-Menomale, almeno non dovevo far disinfettare il divano- mi fingo indifferente, mentre lui si alza, mettendosi seduto.
Il ghiaccio cade sul divano, disfandosi un pò dall'asciugamano. Lo metto di nuovo a posto, prima di premerlo sul punto rosso in testa ad Harry.
-Perchè cavolo ti aggiravi per il mio giardino come un ladro?- sbotto, guardandolo male. -Damon, scendi, ora- urlo, prima di far rispondere Harry.
-Stavo cercando il modo di entrare. Il campanello non lo sentiva nessuno- si spiega.
-Stavi cercando il modo di entrare?- sbotto, guardandolo male, mentre i passi di Damon si fanno sempre più vicini. -Qui non siamo in una dannata fanfiction, non troverai il modo di entrare in casa mia, ho l'allarme attivato, genio- sbraito, mentre Damon si posa sullo stipite.
Prendo un respiro, profondo, prima di passare accanto a mio fratello, per uscire dalla sala.
-Chiedigli scusa- sbotto, guardandolo male, per poi salire al piano di sopra.
Mi serve una doccia e voglio del caffè. Ma quello nella tazza sarà già freddo, ormai. Vado in bagno e noto che Damon ha già tolto le lenzuola della camera degli ospiti dalla lavatrice, stendendoli nello stendino.
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Friends With Benefits (Harry Styles)
FanfictionHarry è stufo di avere una vita sessuale pari a zero. Riesce a trovarsi una scopamica, con cui fa un patto; si scopa senza sentimenti. Ma se qualcun'altro iniziasse a provare interesse per la scopamica di Harry e questo qualcun'altro fosse uno dei s...