Capitolo Ventiquattro - Gelosia e Amore

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Capitolo Ventiquattro - Gelosia e Amore

-Sono a casa- urlo, chiudendo la porta a chiave.

Mi tolgo il cappotto, sentendo Harry e Damon parlottare con veemenza tra di loro. Appena il cappotto all'appendiabiti e cammino fino in sala, dove trovo i due a giocare con la PlayStation.

-Divertita?- sento chiedere da Harry, mentre mantiene lo sguardo fisso sullo schermo.
-Quando avete messo la Play?- chiedo, sedendomi accanto a Damon.
-Oggi, quando abbiamo capito che non saresti tornata subito- sbuffa Harry.
-Ho voluto lasciare la porta aperta perchè se no avrei dovuto alzarmi- spiega Damon.
-Io adesso l'ho chiusa- lo avverto.

Vorrei tanto sedermi vicino ad Harry, ma se passo davanti a loro mi uccidono.

-Fanculo- sbotta Harry, alzandosi dal divano.

Mette il joystick sul divano e viene verso di me. Lo schermo segna che il vincitore è Damon.

-Io vado a farmi una doccia. Se dovete fare le vostre cose, prendetevi una delle quattro camere- dice Damon, dando un pacca sulla spalla ad Harry, prima di uscire.

Spengo la tv e metto a posto il gioco, prima di notare Harry dietro di me.

-Mi sei mancato- sorrido, prendendo la borsa dal divano.
-E' per questo che sei stata tutto il giorno fuori con Louis?- chiede, seguendomi al piano di sopra.
-Tu sei stato un giorno intero con Kendall. Non mi sembra di aver detto nulla- sbuffo, entrando in camera.
-E' diverso- sbuffa Harry, chiudendo la porta dietro di sè.

L'acqua del bagno si accende, facendomi capire che Damon è appena entrato in doccia, o vasca. Questo bagno le ha entrambe, il che è parecchio figo.

-Sì, è molto diverso. Perchè io e Louis abbiamo parlato di cose a caso in un bar, mi ha fatto vedere la città e le cose più conosciute. Abbiamo passato il resto della giornata ad un Luna Park, a giocare come i bambini. Tu e Kendall vi siete toccati e non penso proprio che prima di toccarvi, o anche dopo, vi siete andati a fare un giro sulle giostre- sbotto, irritata dal suo comportamento.

Lui può fare quasi sesso con Kendall, ed io non posso passare un innocuo pomeriggio con Louis? E' ridicolo.

-Tu non capisci- sbuffa, avvicinandosi a me. -Io e Kendall ci siamo visti solo oggi e basta. Tu e Louis continuerete sicuramente a vedervi. Tu piaci a Louis, diventerebbe il tuo ragazzo molto volentieri- dice, prendendo tra due sue dita una mia ciocca di capelli.
-Anche con Kendall è la stessa cosa. Chi non vorrebbe essere la tua ragazza, Harry? Nessuno. Una lesbica, ecco chi vorrebbe- sbotto, accendendo una scintilla nei suoi occhi.
-Quindi mi trovi un buon fidanzato anche tu?- sorride, posandomi una mano sulla parte della schiena per attaccare il mio corpo al suo.
-Non..era questo che volevo dire- mormoro, sentendo i suoi fianchi contro i miei.

Ringrazio il fatto di tenere ancora i tacchi, o a quest'ora sentirei il suo membro sulla pancia.

-Hai un così buon profumo- mormora, avvicinando la testa al mio collo.

Lo lascio fare, sentendo il suo naso che percorre tutto il mio collo, prima di sentire le sue labbra succhiare prepotentemente.

-Mi manca così tanto starti dentro. Sentire i tuoi gemiti- mormora, portando una mano verso la mia intimità.
-Harry, c'è mio fratello davanti questa stanza- mormoro, iniziando a perdere la lucidità.

Si stacca e mi maledico per averlo fatto smettere. Ma mi prende la mano ed apre la porta, aprendo la stanza accanto a noi. La cameretta rosa appare davanti a noi.

La casa è qui da un pò, quindi i miei avevano deciso di pitturare le stanze una di rosa ed una di blu.

-Deduco che questa sia tua- ridacchia lui, chiudendo la porta a chiave dietro di lui.

Annuisco, eccitata, e mi avvicino a lui, facendo scontrare la sua schiena con la porta.

-Mi piaci aggressiva- mormora lui, stringendomi il sedere, mentre fa aderire i suoi fianchi contro i miei.

Inizia a spingere contro di me, facendomi sentire la sua erezione sulla mia intimità, attraverso i pantaloni.

Mi tolgo le scarpe, abbassandomi, sentendo una risata uscire dalla bocca di Harry.

-Smettila- ridacchio, dandogli un leggero schiaffo sul letto.

Mi slaccia i bottoni della camicia, lentamente, facendo scendere il tessuto giù per le mie braccia, prima di togliermela. Si abbassa all'altezza del mio seno, baciando la parte scoperta dal reggiseno.

Sento le sue labbra succhiare forte, mentre io gli tolgo la maglia, facendo staccare la sua bocca di poco dai miei seni. Mi inizia a togliere i pantaloni con quel suo fare tremendamente lento, ed io cerco di fare la stessa cosa con lui, ricevendo il suo aiuto.

Siamo entrambi in intimo quando inizia a camminare, spingendomi verso il letto. Si stacca dal mio seno e apre le coperte, facendomi stendere sul materasso.

Mi sorride dolcemente, prima di stendersi su di me, evitando di schiacciarmi. Mi toglie gli slip lentamente, mentre io mi tolgo in fretta il reggiseno, notando il succhiotto sul seno che prima stava succhiando.

Sorride, notandolo anche lui. Ci passa due dita sopra prima di puntare i suoi occhi nei miei. Mi perdo a guardarlo, mordendomi il labbro, prima di posare le mani sulle sue spalle.

Le faccio scendere finchè non sento il tessuto dei suoi boxer, che faccio scendere sulle sue gambe. Se li toglie e li butta a terra, prima di abbassare la testa verso la mia pancia.

Inizia a baciare la pelle sotto il seno, fino ad arrivare fino alla mia intimità. Una sua mano tocca un mio seno, stuzzicando il capezzolo ormai duro, mentre l'altra tocca dolcemente il mio clitoride.

La sua lingua lecca la mia intimità, prima di farla entrare dentro, muovendola in un modo davvero veloce. Stringo la sua spalla per la sorpresa, mentre le sue dita premono di più sul mio clitoride, girando in modo circolare, velocemente.

Sento un calore invadermi il ventre.

-Harry..ci sono quasi- mormoro, gemendo.

Si ferma, staccando la sua bocca dalla mia intimità con uno schiocco. Si posiziona di nuovo su di me, baciandomi le labbra, mentre la sua mano indirizza la punta del suo pene verso la mia entrata.

-Ti farò sentire così bene, Laura- mormora eccitato, nel mio orecchio.
-Lo fai sempre- mormoro, facendolo sorridere.

Lo sento entrare dentro di me in maniera lenta e, mentre inizia a spingere piano dentro di me, circondo la sua schiena nuda con le mie braccia, annullando la distanza tra i nostri petti.

Aumenta di poco la velocità, ricambiando l'abbraccio come meglio può, mentre le sue labbra non fanno altro che baciarmi dolcemente le labbra.

E' tutto così dolce, lento e romantico. Ma mi piace. Spinge sempre più forte e intensamente, senza far diventare il tutto troppo volgare o rude, mentre geme piano nel mio orecchio.

-Harry..- mormoro, sentendomi vicina.
-Ci sono quasi anche io, piccola- mormora, iniziando a succhiare la pelle sotto il mio orecchio.

Dopo alcune spinte raggiungo l'orgasmo gemendo il suo nome nel suo orecchio. Inizia a spingere sempre più forte, prima di uscire da me, venendomi sul ventre.

-Perchè sei uscito?- mormoro con il respiro corto.
-Non voglio diventare papà- sorride di poco, restando abbracciato a me.
-Come mai tutta questa dolcezza, questa volta?- chiedo, guardandolo.
-Non lo so, ma non deve più accadere- mormora, dandomi un bacio sulla testa.
-Già- mormoro anche io, sentendo il suo petto appiccicaticcio contro il mio.

Sento un peso sullo stomaco che mi spinge ad aprire gli occhi. La stanza è completamente buia, Harry è ancora steso su di me, sta dormendo.

E penso di essermi addormentata anche io. Menomale che la stanza è stata chiusa a chiave. Siamo ancora nudi, ma non sento affatto freddo.

-Harry- mormoro, non sapendo nemmeno che ore sono. -Harry, per favore, svegliati- alzo di poco la voce, scuotendogli la spalla.
-Ci siamo addormentati?- mormora lui, aprendo di poco gli occhi.

Annuisco, mentre lui scende dal mio corpo, stendendosi su di me. Prende la coperta e ci copre ad entrambi.

-Che ore sono?- chiede, baciandomi la spalla nuda.

Mi giro, dandogli le spalle, per controllare l'ora sul display del cellulare.

-Le tre e quattordici- rispondo, accoccolandomi su Harry, che mi stringe a sè con dolcezza.
-Dormiamo?- chiede lui, baciandomi le labbra.

Scuoto la testa, sentendo qualcosa di strano crescere in me. Sorrido maliziosamente mentre faccio scorrere la mia mano dal suo petto fino al suo pene, per metà eretto.

Mi chiedo perchè, durante la sera, il pene dei ragazzi si alza.

Gli occhi di Harry si sgranano non appena la mia mano circonda il suo pene. Inizio a fare su e giù piano, sentendo le sue gambe muoversi di poco. Aumento sempre di più la velocità, facendogli inarcare la schiena.

Un gemito lascia le sua labbra e chiude gli occhi, travolto dalla passione. Scendo e mi posiziono in mezzo alle sue gambe con il viso, prima di leccare la punta.

-Merda, Laura- geme, stringendo le lenzuola nei suoi pugni.

Sorrido e lo infilo in bocca, facendolo uscire ed entrare dalla mia bocca sempre più velocemente, mentre con una mano gioco con le sue palle, provocandogli altro piacere.

-Laura..ci sono quasi- mormora lui tra i gemiti.

Sorrido interiormente, iniziando a succhiare forte, sentendolo rilasciare un gemito spezzato, più forte dei precedenti. Il suo seme viene rilasciato nella mia bocca.

Mi stacco con uno schiocco, dopo aver mandato giù. Il suo sapore rimane nella mia bocca, mentre mi alzo, tornando accanto a lui.

-Cazzo, Laura- mormora. -Un risveglio così, ogni volta, sarebbe stupendo- sorride dolcemente, mentre mi circonda il corpo con le sue braccia.
-Notte, Harry- ridacchio, ricambiando l'abbraccio.

~

Una forte eccitazione mi fa svegliare improvvisamente, facendomi notare Harry su di me. Le sue dita sono dentro di me e un gemito lascia le mie labbra, ancora prima che io possa dire qualcosa.

-Buongiorno- mi sorride lui, baciandomi le labbra.
-Ma che..stai facendo?- chiedo, gemendo per la velocità delle sue dita.
-Sto ricambiando il favore- sussurra, togliendo le mani.

Le sostituisce con il suo pene, prima di fermarsi guardandomi con faccia spaventata. Si guarda le dita ed io non capisco cos'ha. Sgrano gli occhi, mettendomi seduta in un secondo.

Le sue dita sono rosse, merda.

-No- mormoro, guardandolo impaurita.
-Mi dispiace- mormora, sedendosi.

Il suo alzabandiera in bella vista, in mezzo alle sue gambe, mi fa solo venir voglia di cavalcarlo pesantemente. Mi ributto sul letto, prendendo il cuscino sotto la mia testa.

Lo poso sulla mia faccia, urlando nel cuscino. Dico io, con tutte le ore a disposizione di oggi, proprio ora doveva venirmi il ciclo?

Friends With Benefits (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora