Capitolo Ventuno - Rumors
Il giorno dopo mi sveglio con il cuscino bagnato. Probabilmente avrò pianto durante la notte, succede da quando sono qui. La sveglia segna le dieci di mattina, ieri mi ero anche addormentata in auto, mentre aspettavo Damon.
E' andato via alle cinque del mattino, quando la festa stava per terminare. Io ho già dormito in auto, ecco perchè sono sveglia, ma lui, sicuramente, non si alzerà dal letto prima delle due pm.
Mi alzo dal letto e prendo l'intimo pulito dalla mia valigia. Non l'ho ancora disfatta, tanto fra poco ce ne andiamo.
Ieri ho promesso ad Harry che oggi avrei parlato con mia mamma per quella casa a Londra, se Damon è disposto a cambiare scuola, ci trasferiamo.
Sarebbe stupendo, anche perchè io avrei più possibilità di lavoro, dato che abito nella capitale. No, fanculo, sarebbe stupendo perchè avrei Harry vicino ogni giorno.
Vado in bagno e mi faccio una doccia veloce, usando il doccia schiuma di mia mamma. Mi piace quello che usa, lascia un buon profumo sulla pelle.
Mi lavo anche i capelli e passo la seguente ora ad asciugarli e piastrarli, giusto per far passare il tempo in un modo poco noioso.
Non appena scendo al piano di sotto, trovo mia mamma stesa a pancia in giù sul divano, mentre Noelle le sta facendo un massaggio. Non mi imbarazza affatto, la trovo una cosa vomitevolmente dolce.
-Mamma, possiamo parlare?- le chiedo, sedendomi sul tappetto, davanti al suo viso.
Avvicino le gambe al petto, appoggiando la testa sulle ginocchia.
-Di cosa, amore?- chiede gentilmente, accarezzandomi la gamba.
-Ricordi che mi avevi detto che c'era una casa che poteva essere utilizzata a Londra?- chiedo, mordendomi il labbro.
-La vuoi usare?- le brillano gli occhi ed un sorriso si apre sul suo viso.
-Sì- mormoro. -Sempre che tu e papà vogliate- preciso, mentre lei inizia ad annuire con foga.
-Ovvio che sì. Aspettiamo questo momento da anni- sorride, prima di mugolare perchè Noelle ha toccato un punto dolente sulla sua schiena.
Apre gli occhi, chiusi poco fa, e fa apparire di nuovo il sorriso.
-Se aspetti solo qualche minuto, avverto tuo padre e gli chiedo dove sono le chiavi della nuova casa- mi sorride. -Sempre che sia sceso dall'aereo - aggiunge poi, a voce più bassa, mentre mi alzo.
-Vado a svegliare Damon per dirglielo- sorride, uscendo dal salotto.
Salgo le scale a due a due, entrando poi nella stanza buia di Damon.
-Damon- urlo, prolungando l'ultima vocale, mentre mi butto su di lui. -Muoviti, svegliati- urlo di nuovo, scuotendogli la spalla.
-Ma che cosa vuoi?- sbotta lui, con voce debole.
-La casa è nostra, è nostra- sorrido, aggrappandomi al suo braccio.
-Di che cosa stai parlando?- chiede, smettendo di cercare di fermarmi dal saltare su di lui.
-La casa a Londra. E' nostra- sorrido, mentre lui apre gli occhi.
-Davvero?- sorride, alzandosi di poco.
-Sì. Mamma adesso chiama papà e si informa su dove sta- sorrido, abbracciandolo.
-Ora potresti scendere da me?- sbuffa, ricambiando l'abbraccio, prima di ristendersi sul letto.
-Andiamo, non sono così pesante- gli do un leggero schiaffo, mentre scendo da lui, sedendomi sul letto.
-Quindi, devo cambiare scuola?- chiede, alzandosi dal letto.
-Bhe, sì. Non posso lasciarti lì da solo- faccio spallucce.
-Ma non ha senso iniziare la scuola e abbandonarla non appena compio i diciotto- sbuffa lui, mettendosi un paio di pantaloni, mentre io mi stendo sul suo letto.
E' caldissimo.
-Ma devi frequentarla lo stesso- faccio spallucce.
-Le vacanze finisco il sei, quindi avrò circa un mesetto di lezioni- parla a se stesso, mentre io chiudo gli occhi.
-Che hai fatto ieri notte?- chiedo, ricordandomene.
-Sono riuscita a farmene tre- sorride sornione, alludendo a delle ragazze.
-Dovrò chiamare Geordie Shore e chiedere di mandarti lì, una volta raggiunta la maggiore età- scherzo, vedendo i suoi occhi illuminarsi.
-Potresti farlo- annuisce, buttando la maglia a terra.
-No, scordatelo- scuoto la testa, capendo che ha preso seriamente quello che ho detto.
-Dai, lavori in televisione, che ti costa chiedere a qualcuno di provare a farmi entrare?- chiede supplicandomi.
-Damon, non so nemmeno come funziona. Lì hanno tutti più di venti anni, non puoi entrare in un posto dove non fanno altro che scopare e ubriacarsi- sbuffo.
-Ne parli male solo perchè ci voglio entrare, ma sei la prima che Shippa Gaz e Charlotte come coppia- sbuffa lui, prendendo la maglia da terra, per poi indossarla.
-Dai, Damon, non hai nemmeno una piccola tartaruga sul torso e sei europeo, non americano. Ti prenderebbero sicuramente per il culo- sbuffo, alzandomi dal letto.
-Sisi, va bene- dice annoiato, uscendo dalla camera.
Sospiro, uscendo per poi scendere, sentendo mamma parlare al telefono.
-Sì, questo è ovvio. No, tranquillo, divertiti. Ciao- sorride, chiudendo la chiamata.
-Era papà?- chiedo, appoggiandomi allo stipite della porta della cucina.
-Sì, mi ha dato l'indirizzo della casa. Ha detto che è in una zona vietata a chi non ci abita, quindi potrai stare tranquilla- mi sorride, alzando un bigliettino con un indirizzo scritto. -E mi ha detto dove tiene le chiavi. Praticamente la casa è già vostra, è molto simile a quella che avete adesso, così non sentirete nessuna nostalgia- spiega.
-Io ho fatto mettere un sistema di sicurezza alla casa che ho adesso- spiego, ricordandomene.
-Ti è costato molto?- chiede, mettendo a posto il cordlex.
-Un pò- faccio spallucce.
-Vediamo a chi possiamo dare la casa, allora- dice, pensando. -Noelle, la moglie di tuo fratello voleva trasferirsi in Inghilterra, giusto?- urla mamma, mentre esce dalla cucina.
La seguo ed entriamo in sala, dove Noelle sta guardando la tv.
-Sì, ma ancora non ha trovato casa- scuote la testa lei, sedendosi meglio, in modo da poterci fare far sedere sul divano.
-Io mi trasferirò a Londra nei giorni successivi, quindi casa mia è libera- faccio spallucce. -Ha un giardino abbastanza ampio e varie stanze che non abbiamo usato molto. E poi ho fatto anche mettere un allarme abbastanza costoso, sai per il fatto che i paparazzi e le fans mi disturbavano- spiego, vedendo Noelle illuminarsi.
-Allora è fatta. Ora chiamo mio fratello e gli chiedo se per lui va bene, poi ci mettiamo d'accordo sul prezzo- sorride Noelle, alzandosi.
-Non voglio nulla- scuoto la testa, mentre lei mi accarezza la testa prima di uscire dalla sala con il cellulare in mano.
-Vieni, tuo padre ha detto che ha la chiave nell'ultimo cassetto del mobile davanti al letto, in camera sua- dice mamma, facendomi cenno di seguirla al piano di sopra.
-Io esco- dice Damon, mettendosi le scarpe.
-E dove vai?- sento dire da mamma, mentre salgo le scale.
-Fuori- dice lui, prima di uscire sbattendo la porta.
Io, intanto, entro in camera di mio padre, la stessa in cui ho aiutato Leslie il giorno de matrimonio. Mi siedo a terra, aprendo l'ultimo cassetto del mobile davanti al letto, e iniziando a cercare un paio di chiavi.
-Trovate?- la voce di mia mamma mi fa sobbalzare leggermente, mentre guardo sotto un maglione vecchio di mio padre.
-Ho appena iniziato- ridacchio, mentre mia mamma si siede accanto a me.
-Controlla da quel lato, io controllo questo- dice lei, iniziando a controllare il lato sinistro del cassetto. -Eccole- sorride subito dopo, tirando fuori due chiavi legate da un portachiavi di ferro, classico.
-Una per la porta e l'altra per..?- chiedo, prendendole.
-Penso per il cancelletto. La casa è recintata- mi spiega.
-Capito. Quando possiamo partire?- chiedo, sapendo che a mamma non dispiacerà sicuramente.
-Quando trovi il primo volo libero- ridacchia lei.
Mi alzo da terra e le do una mano a fare lo stesso, prima di uscire dalla camera insieme a lei.
-Avete un computer?- chiedo, fermandomi nel corridoio.
-No, non ne usiamo- fa spallucce lei.
-Vorrà dire che userò il telefono- sbuffo, scendendo al piano di sotto, mentre mia mamma va in bagno.
Entro in sala, trovandola vuota, così mi stendo sul divano, appoggiando la schiena al bracciolo del divano. Entro su internet dal telefono e successivamente apro il sito della compagnia aerea.
Cerco un volo dall'Irlanda all'aereoporto principale di Londra. Il più vicino che trovo è sta sera, alle nove. Arriveremo lì alle dieci di sera, chiederò ad Harry se può venirci a prendere, sempre che non gli dispiaccia.
Compongo il numero di Harry e aspetto che risponda, cosa che non tarda a fare.
-Amore mio bello- ridacchia per come mi ha chiamata-
-Harry pazzo Styles, ho una novità- sorrido, felice di poter sentire la sua voce.
-Dimmi- dice.
-Ho trovato un volo per Londra, arriverò lì alle dieci, potresti venirmi a prendere?- chiedo, trattenendo una risata.
Non sa nemmeno che ho la casa a Londra.
-Cosa? Cioè, adesso verrai a Londra? Starai a vivere qui? Cos'è successo?-
-Calma- rido. -Non ricordo più nemmeno le tue domande, da quante me ne hai fatte. Comunque i miei mi hanno detto che posso usare la casa a Londra, non vedevano l'ora che io ci andassi a vivere. Ho già l'indirizzo e le chiavi, oggi parto, sempre che mio fratello si muova ad arrivare a casa- sbuffo, ricordandomi che prima era uscito.
-Dimmi la via, magari la conosco- dice.
-Non posso, il biglietto con l'indirizzo ce l'ha mia mamma. Comunque ha detto che è una via privata, diciamo. Proprio per non farmi avere sorprese- spiego, alludendo a fans e paparazzi.
-Anche la casa in cui vivo con i ragazzi è privata- lo sento sorridere. -Comunque ti verrò a prendere, sicuramente. Non vedo l'ora di vederti, mi manchi così tanto- mormora.
-Anche tu. Verrò all'aereoporto principale- lo avverto.
-Va bene, non è molto distante. Mettiti dell'intimo carino, festeggeremo il tuo ritorno- dice in maniera seducente, facendomi incrociare le gambe, stese.
-Harry..- lo rimprovero. -Ci sentiamo sta sera- sorrido poi, sentendo la sua risata in sottofondo.
-D'accordo, a sta sera- ridacchia, prima di attaccare.
Mi alzo dal divano ed esco dalla sala, portandomi il telefono dietro. Busso alla porta della stanza di Noelle e di mamma, sperando di non aver interrotto nulla.
-Arrivo- sento dire da Noelle.
Apre la porta e trovo mamma seduta sul letto, con il telecomando in mano.
-Entra- mi sorride, facendomi entrare in stanza.
-Hai trovato il volo?- chiede mamma, guardandomi.
-Sì, parto sta sera alle nove- annuisco, sorridendo.
-Oh giusto, devo darti l'indirizzo- ridacchia mia mamma, mentre Noelle prende posto sul letto, accanto a lei.
Mamma si alza dal letto e prende il biglietto dal comodino, avvicinandosi a me per darmelo. Lo prendo e leggo la via, prima di alzare la testa verso mamma.
Non appena sento nominare 'Harry Styles' alla televisione, mi piazzo davanti ad essa, trovando foto di Harry che abbraccia allegramente una ragazza.
Kendall Jenner, ecco chi è. L'ho incontrata un paio di volte ad alcuni red carpet per qualche cerimonia di MTV.
Ci sono foto di loro in un locale, in auto e ad un bar.
-Chi è?- chiede mamma, guardandomi. -E' il tuo ragazzo?- chiede lei.
-Sì, più o meno..- annuisco incerta.
-Ti ha appena tradita- sbotta, indicando la donna che dice che alcune voci hanno detto di averli visti entrare nello stesso hotel.
Che motivo ci sarebbe di prendersi una stanza d'hotel, quando puoi andartene a casa tua? Ai suoi amici non penso dispiacerebbe.
-No, io la conosco quella ragazza. E' solo un'amica di vecchia data, tranquilla- sorrido, mentendo.
Non so perchè ci sto così male, in fondo so che la tv esagera sempre. So che c'è la probabilità che Harry l'abbia solo accompagnata a casa e non se l'abbia portata davvero a letto.
Ma può anche essere vero. Non so nemmeno perchè non mi ha detto che oggi ha passato del tempo con lei. Sbuffo, ripensando alla partenza.
-Meglio che vada a chiamare Damon, per avvertirlo della partenza- dico, uscendo dalla camera di mamma e Noelle.
-Laura- mi richiama Noelle, mentre cerco il numero di Damon in rubrica. -Mio fratello e sua moglie hanno accettato quella casa, quindi è tutto a posto. Sei sicura che non vuoi nulla in cambio? Anche solo cinque euro- sorride lei.
Oh, mi sono dimenticata che qui si usano gli euro.
-Mi basterebbe un passaggio all'aereoporto- sorrido gentilmente.
-D'accordo- sorride Noelle, prima di chiudere la porta, mentre io premo il tasto per avviare la chiamata.
Mi metto il cappotto ed esco di casa, sedendomi sull'erba.
-Pronto?- chiede Damon.
-Devi essere a casa per le otto. Alle nove abbiamo l'aereo, partiamo per Londra- spiego senza emozioni nella voce.
-Sto arrivando- mormora lui, prima di chiudere la chiamata.
Ecco un altro maleducato. Gli ho detto che deve essere a casa per le otto, sono appena le undici am, che fretta c'è di arrivare adesso? Sento qualcosa di bagnato e, alzando la testa, noto che sta iniziando a piovigginare.
Sbuffo e mi alzo, tornando in casa. Sento freddo, tanto, ed ho le mani e il culo congelati, ma non fa nulla.
Mi tolgo il cappotto e lo riappendo, prima di andare a sedermi di nuovo sul divano. Entro su internet, digitando "Harry Styles and Kendall Jenner", ma esco subito dopo, non volendo soffrire di più.
La porta di casa si apre e si chiude subito dopo e Damon entra in fretta in sala, cercandomi con lo sguardo.
-Che hai?- mi allarmo, posando il telefono sul divano.
Si avvicina a me velocemente, chiudendomi in un abbraccio forte. Il giubbino che indossa è bagnato, quindi probabilmente fuori ha iniziato a piovere più forte.
-Cos'hai? Ti è successo qualcosa?- gli chiedo, accarezzandogli la schiena.
-Mi dispiace- mormora, staccandosi dall'abbraccio.
Gli slaccio velocemente la cerniera del giubbotto, togliendoglielo.
-Per che cosa?- chiedo, uscendo dalla sala per andare ad appenderlo.
-Ho visto i rumor su Harry e quando mi hai chiamato avevi la voce morta- mormora, restando appoggiato allo stipite della porta.
I suoi capelli sono bagnaticci.
-Vieni, devi asciugarti i capelli, o ti ammalerai- mormoro, prendendolo per mano.
Mi abbraccia di nuovo, più forte di prima, ed io ricambio, cercando di non far scendere le lacrime.
-Ho paura- mormoro, lasciando cadere una lacrima.
-Non devi. Gli spaccherò la faccia, se ti farà soffrire- mormora lui, accarezzandomi la testa.
-Non è quello. Ho paura di innamorarmi, io non voglio provare alcun sentimento forte per lui- dico, lasciando cadere altre lacrime.
In poco tempo mi ritrovo a singhiozzare tra le braccia di mio fratello che, con pazienza, mi coccola e mi accarezza doclemete la schiena.
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Friends With Benefits (Harry Styles)
FanfictionHarry è stufo di avere una vita sessuale pari a zero. Riesce a trovarsi una scopamica, con cui fa un patto; si scopa senza sentimenti. Ma se qualcun'altro iniziasse a provare interesse per la scopamica di Harry e questo qualcun'altro fosse uno dei s...