Capitolo Venticinque - Colpo di fulmine

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Capitolo Venticinque - Colpo di fulmine

-Sistemato?- chiede Harry, quando entro in sala.
-Sì- annuisco, sedendomi accanto a lui. -Damon l'hai visto?- chiedo, stendendomi sul divano con la testa sulle sue gambe.
-No, forse sta ancora dormendo- fa spallucce lui. -Ed è meglio che io torni a casa. Oggi devo andare a trovare la mia famiglia- dice, facendomi alzare la testa dalle sue gambe.
-Quindi oggi non ci vediamo?- chiedo, sedendomi a gambe incrociate sul letto.
-Non credo- scuote la testa, accarezzandomi. -Puoi sempre uscire con Louis- sorride, dandomi un bacio sulla guancia, prima di alzarsi dal divano.
-Mi puoi accompagnare a casa vostra, allora?- chiedo, alzandomi anche io.
-Vai a vestirti, ti aspetto- mi strizza l'occhio, mentre io esco dalla sala.

Posso giurare di averlo visto tirar fuori il telefono dai pantaloni, mentre uscivo. Mi fermo a metà scala, sentendolo parlare con qualcuno.

-Sì, possiamo vederci sta sera se vuoi, oggi non posso- dice. -Allora a sta sera piccola- dice, prima di chiudere la chiamata.

Mi affretto ad entrare nella mia stanza, dove Damon sta ancora dormendo. Apro piano l'armadio, evitando di svegliarlo, mentre prendo un paio di jeans scuri, una felpa bianca ed il mio beanie nero.

Mi spoglio e indosso il tutto velocemente. Prendo la borsa e ci metto dentro il necessario, assorbenti e slip di riserva inclusi. Mi metto un paio di tacchi neri, chiusi, e mi trucco con dell'eyeliner nero.

Scendo al piano di sotto, trovando Harry già davati alla porta. Sforzo un sorriso, mentre mi metto il cappotto nero sopra. Lascio le chiavi a casa, mandando un messaggio a Damon, dicendogli che la porta è aperta.

Se mi porto dietro le chiavi e lui vuole uscire? Meglio lasciarle a casa. Entriamo nell'auto di Harry e, mentre mette in moto, mi allaccio la cintura, posando la borsa sulle mie gambe.

Il pupazzetto vinto da Louis l'ho messo in camera mia, dalla mia parte del comodino.

-Cos'hai?- mi chiede, mentre si ferma davanti casa loro.
-Nulla?- accenno un sorriso finto, guardandolo.
-Sembri arrabbiata- fa spallucce, spegnendo il motore.
-Oh, no- scuoto la testa, corrugando la fronte. -Le mie cose mi mettono di cattivo umore- faccio spallucce, sorridendogli.
-D'accordo, vieni- sorride, facendomi cenno di scendere dall'auto. -Spero solo che i ragazzi non si trovino in condizioni imbarazzanti- borbotta, mentre entriamo in giardino.

Resto dietro ad Harry per evitare di vedere qualcuno nudo, mentre mi viene ad aprire. Harry suona il campanello, nonostante abbia le chiavi in mano.

-Perchè suoni?- ridacchio, facendolo girare verso di me.
-Perchè così sanno che non sono solo- fa spallucce, mentre io mi affianco a lui.

La porta si apre, rivelando Louis che, appena mi vede, mi regala un sorriso enorme.

-Ciao- urla, abbracciandomi.

Ricambio l'abbraccio, sentendo il calore del suo corpo. Sicuramente in casa fa più caldo di fuori.

-Voleva stare con te, io devo andare dai miei- spiega Harry, indicandomi.
-Se vuoi puoi entrare. Il tempo di vestirmi e usciamo- mi sorride Louis, tenendomi un braccio attorno alla vita.
-Certo- sorrido, girandomi poi verso Harry. -Ci vediamo- lo saluto con la mano, prima di entrare, seguita da Louis.
-Ragazzi, c'è Laura- urla lui, mentre mi fa entrare in sala.

Liam e Niall sono seduti sul divano e si interrompono nel parlare non appena entro.

-Ciao, che sorpresa- sorride Liam, alzandosi.

Ci scambiamo due baci sulle guance, mentre Niall mi da un veloce abbraccio. Zayn entra in sala sorridendomi, prima di darmi due baci anche lui.

Sembrano davvero cortesi, speriamo che la mia presenza non dia fastidio a nessuno.

-Come mai qui?- mi sorride Niall, facendomi spazio sul divano, insieme agli altri due.
-E' qui per me, staccati da lei- ridacchia Louis, prima di uscire dalla sala.
-Ti senti con Louis?- chiede Zayn mentre si alza, con una sigaretta spenta in mano.
-No, stiamo provando a conoscerci meglio, tutto qui- faccio spallucce, mentre lui apre la finestra, iniziando a fumare lì davanti.
-E con Harry?- chiede Liam, guardandomi.
-Harry ed io eravamo davvero ottimi amici, ma adesso che ha Kendall non mi sembra giusto stare con lui per tanto tempo come prima- mento, sperando di riuscire a far dire qualcosa in più su Harry e Kendall.
-Oh, sì. Harry dice che le piace davvero tanto quella ragazza- sorride Zayn, mentre Louis entra in sala.
-Eccomi, possiamo andare- mi sorride mentre mi alzo.

Saluto i ragazzi con un veloce bacio e abbraccio, prima di uscire da casa seguita da Louis.

-Aspettami qui, la mia macchina è in garage- mi sorride, mentre apre il garage con delle chiavi.

Dopo poco si sente il motore della macchina accendersi ed una macchina nera esce dal garage. Ferma la macchina davanti al garage e mentre entro in auto, lui scende per chiudere il garage.

Entra anche lui ed esce dal cancello, mentre si mette la cintura. Io l'ho già messa mentre lo aspettavo.

-Dove andiamo?- chiedo, notando che ora sono le undici.
-Ovunque tu voglia- mi sorride dolcemente.
-Per me va bene qualsiasi posto- sorrido, guardandolo.

E' davvero bello. Il viso più maturo di Harry, ha sempre il sorriso sul viso, ha una voce così pulita e cristallina. Cristallina come i suoi occhi, così uguali all'oceano.

-Cosa c'è?- sorride dolcemente Louis, girandosi verso di me.
-Oh, nulla- mormoro, abbassando la testa imbarazzata.

Lo sento ridere. Una risata davvero carina e dolce.

-Allora, ti va bene qui? Mi sembra che l'ultima volta ti sia piaciuto- mi sorride, facendomi vedere la London Eye davanti.
-C'è molta gente- dico, preoccupandomi per lui.
-Mi incappuccio- ridacchia lui, parcheggiando.

Usciamo dall'auto e mi tiene accanto a se per tutta la camminata, finchè ci mettiamo in fila. Ha già il cappuccio del giubbotto sulla testa, in modo che il suo viso sia poco visibile agli altri.

Facciamo la fila in silenzio, non si sa mai che qualcuna riconosca la voce di Louis. Quest'ultimo prende due biglietti per la giostra e saliamo su una di quelle cabina, sedendoci uno accanto all'altro.

Mi ha lasciato il posto vicino al vetro, in modo da poter ammirare Londra dall'alto.

-E' davvero bella questa città- sorrido, girandomi verso Louis, intento a guardarmi.
-Mai quanto te- mi sorride, avvicinando la mano al mio viso.

Mi accarezza una guancia con la sua mano fredda, prima di avvicinare il suo viso al mio, fino a far scontrare le nostre labbra. Ha le labbra così fini e calde.

Ricambio il bacio, muovendo le mie labbra insieme alle sue. Si stacca, non volendo approfondire il bacio, regalandomi un meraviglioso sorriso dei suoi.

Sapete come sono i sorrisi di Louis, giusto? Ti scaldano il cuore. Te lo sanno scaldare anche se tu stai morendo di freddo. Ricambio involontariamente il sorriso, rapita dalla sua bellezza.

-Mi dispiace- mormora.
-Non devi- corrugo la fronte, mentre toglie la sua mano dalla mia guancia.

Metto la mia mano sulla sua, lasciandola sul mio viso.

-Davvero Louis, se ho ricambiato è perchè lo volevo anche io- sorrido debolmente, perdendomi in quei suoi occhi bellissimi e limpidi.
-Ma sei la ragazza del mio migliore amico- mormora, abbassando la testa, rompendo così il nostro contatto visivo.
-Non sapevo di essere Kendall Jenner- ridacchio, alzandogli il viso con una mano.

Gli accarezzo la poco peluria sul viso, facendolo sorride, mentre lui mi accarezza il viso.

-Sapevo che eri speciale dalla prima volta che abbiamo parlato. Dalla prima volta che mi hai sorriso- dice, facendomi sciogliere.

Questo ragazzo saprebbe far sciogliere il cuore di una persona apatica.

~~

Anche questa giornata è passata in una maniera davvero troppo veloce. Guardo casa mia dal finestrino dell'auto di Louis. Siamo fermi da cinque minuti, io non voglio uscire e lui non vuole farmi andare.

Improssivasemente mi viene un'idea, così sorrido, girandomi verso di lui.

-Sei inquietante se fai così- ridacchia lui.
-Spegni l'auto e vieni- sorrido, uscendo dall'auto.

Entro dal cancello e aspetto Louis, prima di andare a vedere se Damon ha lasciato la porta aperta. Ne dubito, dato che sono le dieci di sera, ma provare non costa nulla.

La porta è chiusa, quando provo ad abbassare la maniglia.

-Aspetta- sento urlare da dietro la porta.

Riconosco la voce di Damon, mentre apre la porta.

-Ti stavo aspettando per non lasciarti fuori, mi merito cento sterline- sbuffa, prima di notare Louis accanto a me. -Ciao- sorride con gli occhi che luccicano.
-Ciao- ridacchia Louis. -Sono Louis- gli tende la mano, gentilmente.
-Io sono Damon, il fratello di Laura- spiega mio fratello, stringendogli a sua volta la mano.
-Ci fai entrare o vuoi farci congelare?- chiedo scocciata, mentre lui stacca la mano da quella di Louis e si mette di lato, per farci passare.

Faccio entrare per primo Louis e, mentre lui si toglie il cappotto e lo appende, io chiudo la porta a chiave.

-Ottima scelta- mi strizza l'occhio mio fratello, posando una sua mano sul mio braccio.

Ridacchio, mentre noto Damon andare da Louis per fargli vedere la casa. Mi tolgo anche io il cappotto e lo appendo tra quello di Lou e quello di mio fratello.

Appendo anche il cappello ed entro in sala. Trovandola vuota, esco e salgo al piano di sopra, dove sento la voce di Damon. Entro in camera mia e poso la borsa sul letto, prima di raggiungerli in una delle stanze.

-Va bene, ora ti lascio a lei. Notte- sorride a Louis, prima di uscire dalla stanza.

Usciamo anche noi e gli faccio cenno di seguirmi, mentre salgo sul tetto.

-Fa freddo- mormora lui, incantato dalle luci della città.
-Aspetta, arrivo- sorrido, scendendo di nuovo.

Entro in camera mia, trovando Damon steso sul letto alle prese con il suo cellulare. Prendo una coperta pesante dal cassetto dell'armadio, prima di dare la buonanotte a Damon ed uscire dalla stanza.

Salgo di nuovo sul tetto, trovandolo con le gambe al petto. E' così tenero, sembra un bimbo. Mi siedo accanto a lui, sentendo il freddo sotto al culo.

Copro entrambi con la coperta, ricevendo un sorriso da parte sua.

-Grazie- mormora, stringendomi la mano da sotto la coperta.
-Grazie a te, per essere qui- sorrido dolcemente, stringendogli la mano.

Incrocia le sue dita con le mie, mantenendo gli occhi puntati nei miei. Una sensazione forte si impadronisce del mio stomaco, appena lui mi abbraccia, sotto la coperta.

Capisco che non è fame o dolore per il ciclo. Capisco che è un sentimento più forte dell'amicizia, ma mi stringo a lui, guardando le stelle insieme a lui.

Friends With Benefits (Harry Styles)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora