Capitolo Sei

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Destiny's pov.

Mi portarono in un posto, avevo ancora gli occhi coperti. Appena la voce roca ordinò di lasciarmi, un ragazzo mi slegò la benda. Ero in un corridoio, lungo e stretto, c'erano tante porte. Mi spinsero dentro una di quelle, su cui c'era scritto "Sex". Capii le loro intenzioni, avrei fatto la fine di Rose. Per un attimo pensai alle cose belle nella mia vita. Pensai a Calum, ai miei genitori, ai miei amici e tra le immagini che invadevano la mia mente, c'era anche quella del sorriso di Luke.

"Che ci facciamo con questa puttana Harry?" Disse un ragazzo dai capelli biondi.

"Aspetta che arrivi Josh, poi ci divertiamo." Disse il presunto Harry.

"Sono qui." Disse una voce familiare. Alzai lo sguardo, lo vidi. Era lui, Josh. Quel capo-gang per cui sono partita e atterrata a Sydney. Ero scappata da lui, per un semplice motivo: mi aveva giurato che lui mi avrebbe avuta in un modo o nell'altro.

I ragazzi non mi avevano detto che c'era Josh.

Josh mi prese da un braccio, mi alzò in piedi, mi strinse una corda attorno ai polsi. Mi avvicinò il viso al suo, costringendomi a baciarlo a stampo. Sputai. E lui mi diede uno schiaffo in pieno viso.

"Sei la solita troia" Disse.

Avrei voluto rispondergli, ma un ragazzo riccio mi precedette: "Josh! Quei figli di puttana sono qui!" Manovrava un affare tecnologico, pieno di fili colorati e vari pulsanti.

"Prendete le pistole, nascondete la puttana e facciamoli fuori."

Io ero in panico. I ragazzi erano in pericolo, Luke aveva bisogno di me. Non sapevo cosa fare. Mi buttarono violentemente a terra e se ne andarono. Rimasi sola per qualche minuto, lì per terra e pensai a una vita senza i ragazzi, se fossimo morti, o se semplicemente non fossi partita e sarei rimasta a farmi usare da Josh. Come sarebbe andata? Non avrei incontrato Luke. Perchè pensavo sempre a lui? I miei sentimenti erano nitidi nella mia testa, ma non volevo ammetterlo. Non volevo ammettere che ero innamorata di Luke Hemmings.

***

La porta si aprì con uno scatto e rivelò un'Ashton con i ricci sparati in aria e una faccia preoccupata.

"Des!" Urlò appena mi vide. Si accasciò con me, tenendosi sulle ginocchia e mi abbracciò. Mentre mi slegava i polsi, mi chiese "Come stai?" .

"Bene, non mi hanno fatto niente." Non avrei raccontato degli insulti,del bacio forzato e dello schiaffo.

Tirò un sospiro di sollievo. Mi aiutò ad alzarmi in piedi. Mi tese una pistola che afferrai. "È il mio momento." Pensai.

Uscimmo dalla stanza firmata "Sex", ci avviammo per il corridoio che ci portò ad un enorme stanza. C'erano tutti.

C'era Calum, che cercava di mirare per bene il biondino di prima.

Michael, che insultava il riccio, aiutato da altri ragazzi. Uno di questi ci venne incontro, Ashton gli sparò e lui cadde a terra.

Poi c'era Luke, che picchiava Josh. Oh, Luke, amore mio. Lui non aveva nemmeno un graffio, invece dal naso di Josh fuoriusciva sangue.

Luke gli sferrò un pugno, e cadde a terra.

"Dammi Destiny, e nessuno si farà male." Disse poi, puntandogli la pistola contro.

"Luke" gemetti.

Lui mi guardò e tutto si fermò. Gli altri che si ammazzavano tra di loro non esistevano più, c'eravamo solo noi. Noi che ci sorridevamo. Mi corse incontro, e mi accolse tra le sue braccia. Mi sentii così piccola con lui addosso. Lo strinsi forte. Avevo bisogno di lui.

"Ti prego, dimmi che non ti hanno fatto niente." Mi supplicò.

"Tranquillo amore, non mi hanno toccata." Mi scappò quel nomignolo, e sentii il suo corpo vibrare. Rideva. Mi accoccolai di più al suo petto mentre lui mi stringeva.

"È lei il tuo punto debole, Hemmings!" Esclamò Josh.

"Merda." Sussurrò Luke prima di interrompere l'abbraccio e accostarsi al mio lato sinistro.

"Bene, la farò fuori in due minuti." Mi mirò con cura e io non mi scansai. Forse era destino, come il mio nome, che dovessi morire. Forse ero davvero destinata a morire. Ma Luke decise di prendersi la mia fine. "No!" Urlò quando Josh sparò. Si mise in mezzo, tra me e il proiettile che viaggiava velocissimo e lo colpì in pieno petto. Cadde a terra, mentre il sangue lo soffocava.

"No Luke!" Toccai i suoi pettorali coperti da quella chiazza rossa che mi sporcò la mano. Lo baciai e sussurrai un fragile e doloroso "Ti amo". Presi la pistola in mano, mi alzai. Guardai Josh, con tutta la rabbia che avevo in corpo.

"Non dovevi farlo, non lui." Sputai.

E sparai. Lo centrai bene. Luke mi aveva salvata, e la mia vendetta era iniziata.

POSATE I FORCONI.

Eheheheh sono cattiva.

NON VI ANTICIPO NULLA.

ve amo na cifra,ciao.❤️

-Michela.

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