Capitolo Ventotto

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Destiny's pov.

Io e Luke stavamo litigando per decidere il colore della mia auto, non lo sopportavo quando faceva così "Luke, io la voglio verde" sbiascicai.

"Ma il colore verde fa schifo, verniciamola di blu" consigliò "Ma a me non piace il blu" sbuffai.

Calum venne vicino a noi ridacchiando, posò una mano sulla spalla del biondo. Luke spostò lo sguardo da me a Calum "Amico, non l'avrai mai vinta. Il suo colore preferito è il verde, e se la vuole di quel colore così l'avrà" sorrise il moro "Arrenditi" consigliò.

Il biondo sbuffò e sussurrò un "Vabene" e io saltellai dalla gioia battendo le mani, come una bambina di due anni. Lo affiancai e gli lasciai un bacio sulla guancia, ma lui mi afferrò il braccio e mi avvicinò a lui facendo coincidere le nostre labbra.

Morse piano il mio labbro inferiore e io giocai con il suo piercing. Mi faceva stare bene quando mi baciava "Ti sei arreso, Hemmings?" lo punzecchiai.

Lui ridacchiò e scosse la testa su e giù "Vai a prendere la vernice, piccola peste" gli feci una linguaccia e lui mi sorrise, dandomi una pacca sul sedere.

Calum mi accompagnò fino al garage, dove erano depositate le vernici. In realtà non sapevo perchè avesse della vernice nel garage, ma poco mi interessava in quel momento.

Presi quella verde e, stando attenta che non mi si rovesciasse sul corpo, la portai vicino alla macchina, dove c'era Luke che si stava togliendo la maglietta "Hai caldo?" chiesi innocentemente.

"Tu avrai caldo dopo aver visto i miei pettorali, piccola" disse vantandosi. Alzai gli occhi al cielo "Non fare il modesto" dissi colpendolo il suo braccio muscoloso.

"Ammetti che muori ogni volta che mi vedi senza maglia" ridacchiai, poi infilai una mano nella vernice blu e lo sporcai. Fece una faccia sconvolta che si tramutò in uno sguardo di sfida, prese il barattolo della vernice rossa e me lo riversò sul tutto il corpo.

Cercai di togliere la vernice dai miei occhi e intanto imprecavo "Sei una testa di cazzo, io ti ho sporcato solo il petto"

"Ammetti che era tutta una scusa per toccarmi, avanti" scoppiò a ridere il biondo "Posso toccarti quando voglio" affermai.

Presi la vernice bianca e gliela riversai in testa "I miei capelli!" urlò cercando di togliersi il colore dalla testa e dalle suoe preziosissime ciocche bionde "Dai, sembri una ragazza quando fai così"

Luke si avvicinò a me completamente sporco di bianco, con il pollice tolse il colore rosso della venrice dalle mie labbra e io feci lo stesso con lui. Cercammo di pulirci a vicenda. Le sue mani arrivarono al mio fondo schiena "Luke, quello è l'unico punto in cui non sono sporca" osservai "Oh andiamo, si che sei sporca!"

"Non vedo alcuna macchia" incrociai le braccia al petto, lui infilò un dito nel barattolo e lo strusciò sui miei pantaloncini di jeans "Ecco" disse soddisfatto. Gli diedi un buffetto leggero sulla guancia e lui, di rimando, posò le sue labbra sulle mie.

Avremmo dovuto sistemare la mia auto, e invece eravamo lì a baciarci.

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