Capitolo Otto

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Luke's pov.

Pensavo fosse un sogno all'inizio, una realtà che non mi apparteneva. Sapevo che quella non era la mia vita, ma i pizzicotti non mi svegliavano. Mentre vivevo la mia vita parallela sentivo il mio corpo essere toccato, come se qualcuno mi abbracciasse.

Mi ero abituato a quella strana routine. Ma non ero in me, ne ero sicuro. Ero tornato insieme a Fanny, la mia ex fidanzata. Diceva che l'avevo perdonata per il tradimento. Mi ero giurato che non l'avrei perdonata per nulla al mondo. Ogni tanto però mi mancava, dovevo ammetterlo. Ma non pensavo che l'avessi perdonata davvero. Quanto tempo era passato? Dov'erano finiti i miei amici? Ashton? Calum? Michael?

E Destiny? Lei dov'era finita?

Me la ricordavo, ricordavo perfettamente il suo viso, i suoi occhi e il suo sorriso. Ma perchè era sparita? Perchè sembrava che tutto quello fosse solo un sogno?

O forse i miei ricordi me lo stavo inventando? E se invece, il sogno, fosse la vita che mi ricordavo? E se la realtà fosse davvero questa? Se avessi realmente perdonato Fanny?

Se Destiny non fosse mai esistita?

I miei sentimenti erano chiari, ero innamorato seriamente di Des. Ma non lo avrebbe saputo, forse era solo una persona creata dalla mia mente.

Ero innamorato di una persona che non esisteva.

Volevo svegliarmi, cercavo di autoconvincermi che fosse un incubo, un orribile incubo. Ma puntualmente ero sempre lì, in quella casa spoglia, in compagnia di Fanny, che non faceva altro che strusciarsi sopra di me.

Destiny's pov.

I medici persero le speranze.

I ragazzi persero le speranze.

Io no. Oh, assolutamente no. Non avrei lasciato morire Luke, per nulla al mondo. Volevano staccare quei fili, ma non l'avrei mai permesso. Quei fili sarebbero stati tolti dal suo corpo, solo quanto si sarebbe svegliato. E si, Luke si sarebbe svegliato. Ne ero sicura. Passarono altri due mesi. Io ero sfinita.

"Mh" mi voltai verso Luke. Si muoveva, cazzo si muoveva.

"Luke?" Dissi incredula con il tono di voce un po' alto, tanto che svegliai Calum, Ashton e Michael.

"Mh" ripetè lui ad occhi serrati.

"Oh mio dio, Luke?"

"Des?" Mi chiamò lui

"Oddio Luke"

Mi misi a cavalcioni su di lui, che immediatamente aprì gli occhi. Mi guardò confuso, poi sorrise. Io mi fiondai sulle sue labbra, lui non si scompose e ricambiò con foga.

Il mio Luke era sveglio, era sveglio veramente.

Stavolta non era un sogno.

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