5° beautiful tomorrow

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"Insomma,? è un mese che sei chiuso in casa!"  Il cantante era appena arrivato a casa di Seungkwan preoccupato.

"Stasera a mezzanotte raggiungimi al Discover, ti farò una sorpresa" posò gli occhiali sul computer ancora acceso "se proprio non puoi collegati sulla mia pagina" si allontanò con la sedia scorrevole e finalmente ebbe tempo di stiracchiarsi.

"Ok! basta che ora ti vesti e vieni a fare un giro con me"

"con te Jeonghan? dopo lo scandalo?"

"Sono ormai quattro settimane che non ci vediamo e ti ricordo che ora sono felicemente fidanzato" esclamò ironicamente prendendo un outfit dal suo armadio.

"Non lo so, vorrei riposare" guardò il letto nostalgico.

"Riposi domani"

"In realtà non potrò per un bel po" borbottò Seungkwan.

"cosa?"

"Poi vedrai!" prese i vestiti dalle mani di Jeonghan "andiamo dai" sbuffò prima di andarsi a vestire.

×

"Vernon!" urlò per l'ennesima volta il suo nome staccandogli le cuffiette dalle orecchie.

"Che c'è?" disse ritornato da un mondo parallelo.

"Come che c'è, mi invadi casa e poi ti metti ad ascoltare la musica" aggiunse il rosso cadendo con lo sguardo sullo schermo del telefono.

"ma lui è.. " strizzò gli occhi "Boo Seungkwan"

"Lo conosci?" domandò stupito.

"l'ho visto uscire dal bar qualche volta"

"Quando? è da un bel po' che non viene"

"Perchè di lui ti ricordi mentre se ti chiedo se c'è un ragazzo con i capelli rosa non ci fai mai caso"

"forse per la sua voce, non degna di lui" si stese letteralmente sul divano e mise le braccia come cuscino.

"ti piace così tanto la sua voce?"

Vernon guardò il soffitto per qualche secondo poco prima di mostrare uno dei suoi sorrisi a 32 denti.

"da impazzire" 

"Hansol?" lo guardò in modo strano.

"Peccato per la sua personalità" smise di sorridere e con fatica si tirò su.

×

"Stasera avremo un cantate, dobbiamo allestire il palco" aggiunse Gdragon dando direttive ai suoi dipendenti.

"Hyung, mi si è rotto il pantalone" aggiunse uno dei dipendenti, Park Jimin, un ragazzo bruno, bassino, dalle gambe così muscolose da strappare addirittura un pantalone.
Non lavorava come barista, ma intratteneva e mostrava bellissime coreografie ai clienti.

"Ti ho detto di non chiamarmi hyung a lavoro" sussurrò Gd dandogli un colpetto dietro la nuca.

"Tanto ormai lo sanno tutti che siamo fratelli"

"Io ne ero ignaro" alzò la mano Vernon, non più imbarazzato dall'ambiente che lo circondava.

La serata fu più noiosa del solito, pensò il barista,
Certo preferiva la tranquillità e non avere problemi, però il tempo passava lento in quel modo.

Da lontano vide una chioma rosa e pensò alle parole che l'amico aveva detto quel pomeriggio, non fece in tempo a mandargli un messaggio che subito si spensero tutte le luci del locale.

Fallin' flower || verkwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora