21° thinkin' about you

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il battito delle mani dei clienti crearono un boato lungo tutto il locale,
quasi tutti avevano smesso di fare ciò che stavano facendo e si erano messi ad ascoltare quel ragazzo cantare.

Ma quella canzone nessuno se la sarebbe sentita propria come Hansol Vernon Chwe.

Era una di quelle frecciatine studiate bene, non come una frase sulle storie di instagram.

"yaa, il mio drink è pronto"
fu una voce rude a riportarlo alla realtà e farlo uscire da quell'incantesiamo che Seungkwan gli aveva lanciato.

"Seungkwan, vieniti a prendere qualcosa"
urlò Minghao, attirando l'attenzione del barista, che ascoltava in silenzio guardando altrove.

Sentiva la voce di Seungkwan farsi sempre più vicina che però fu sovrastata dal battito del suo cuore che ricominciava a sentirsi forte.

Non aveva mai provato una sensazione del genere, era forse malato?

Cercava di trovare una spiegazione logica alle sue sensazioni, quando in realtà la risposta era proprio davanti ai suoi occhi, bastava girarsi.

Le sensazioni mutarono un'ennesima volta quando una paio di ragazzi incominciarono ad abbordare il cantante, riempendolo di complimenti.

"Dimagrito ti si vede ancora di più il sedere, sai" mormorò uno dei due, provocandolo.

Vernon non volle girarsi, ma era sicuro dello sguardo di quel ragazzo mentre scrutava ogni piccolo dettaglio del corpo di Seungkwan, e solo al pensiero si sentì un tutt'uno con l'alcool, come quando inzi a sentirne gli effetti ed un calore sale lungo il corpo arrivando alle tempie.

Strinse i pugni quando la sua ragazza insisteva nel chaiamarlo, quando lui cercava solo di ignorarla e basta, soprattutto in quel momento.

Hye jin lanciò uno sguardo al giovane cantante, che ricambiò, ma non con la stessa cattiveria.

La sua aura era diversa quella sera, non aveva voglia di diventarsi ben che meno di litigare con quella persona orrenda.

Infondo provava solo gelosia verso di lei, aveva tutto ciò che lui voleva.

"puoi andartene?" chiese Vernon, non sopportando la tensione nell'aria appena creatasi.

"io?" indicò se stessa ridacchiando.

"e chi allora, io?" la rispose a tono, pur non essendo nella sua indole parlare in quel modo.

"devo mettermi a sbraitare di nuovo?!"

"fai ciò che vuoi, ormai ho lasciato questo posto" disse indifferente.

"allora parlerò con quel frocio" urlò di proposito, guardando il cantante che ricambiò lo sguardo, anch'essi indifferente.

La ragazza si alzò e fece per avvicinarsi, ma fu bloccata subito dal braccio del suo fidanzato.
"non ti azzardare ad avvicinarti a lui" lo sguardo innervosito di Hansol fece sbalordire la mora.

Non si era mai permesso di rivolgersi a lui in quel modo, né tantomeno difendere lei con quelle parole dagli altri.

"Hansol, ti ha contagiato" aggiunse rassegnata, allontanando la mano disgustata.
"BOO SEUNGKWAN, TANTO ME LO SCOPO IO"  urlò attirando l'attenzione di tutti.
"ricorda puoi solo sognarti il suo cazzo in culo"

Ottene silenzio come risposta, solo uno sguardo disgustato da quest'ultimo e poi completa indifferenza, così dopo aver sclerato abbastanza decise di andarsene.

"Per me sei morta" gli sussurrò all'orecchio Vernon prima di cacciarla.

Che offendesse i gay se ne importava poco, ancor di più se criticava il locale o il proprio fidanzato.
Ma aveva appena scoperto la seconda cosa che lo faceva imbestialire e perdere le staffe.
La prima in grado di fare ciò era semplicemente una persona; Boo Seungkwan.
La seconda invece, chiunque si permettesse di criticarlo.

"Ragazzi, non mi dite niente, io vado"

Le parole del cantante furono come chiodi sotto i piedi per Hansol, non era nulla in confronto a tutto ciò che aveva fatto lui.
Ma la sua indifferenza lo uccideva.

Gli faceva però capire quanto in realtà tenesse a lui, zero.

Come si fa a stare zitti dopo tutto ciò che gli è stato detto? uno come Seungkwan non lo permetterebbe mai.
Eppure non aveva aperto bocca, io ché stava a significare quanto poco fosse realmente interessato.

O almeno così pensava.
Fu Minghao ad aprirgli la mente.

"Non vedo l'ora che tu scompaia da questo locale" sputò senza pietà.

"scusami?"

"non ho mai visto un Boo Seungkwan così vegetale, ti pare che lui è il tipo da incassare in silenzio?"

"Però l'ha fatto, magari non gli interessa a tal punto" si azzardò a dire, nascondendo il filo di delusione.

"Eppure mi diceva che fossi un tipo intelligente" sbuffò alzando gli occhi al cielo per qualche secondo.

Vernon rimase in silenzio, aspettando che lui continuasse a parlare.

"avrebbe potuto urlargli contro della vostra bellissima scopata e di quanto effettivamente ti gli abbia urlato di volerlo quella notte"
sussurrò quasi, costringendo il ragazzo che stava ascoltando ad avvicinarsi.

"Eppure vuoi sapere perchè non l'ha fatto?"

"Perchè se n'è dimenticato" ironizzò, sviando l'argomento sui troppi ragazzi con cui usciva Seungkwan.

"l'ha fatto per te, Vernon"

le perole iniziarono a girare intorno alla sua testa per un bel po' fino a quando non continuò di nuovo Minghao.

"Per la tua cazzo di reputazione, che la tua ragazza non ha pensato due volte prima di rovinarla"

sbattè i soldi del drink sul bancone e lasciò il locale, senza dargli il tempo di assamilare tutto.

Ma anche dopo aver chiaro il discorso, fece fatica ad avere reazioni.

Almeno esteriormente, perchè dentro la stretta al cuore l'aveva sentita fin troppo bene.

poi pensò che forse voleva vederlo.

Forse riparlare a quattr'occhi con il protagonista dei suoi malori lo avrebbe aiutato a capire.

O meglio, ad accettare la realtà.

Una volta finito il turno c'era la sua ragazza ad aspettarlo fuori.

"Che ti è preso prima?"
iniziò ad assillarlo con le domande.

"Senti, quando ho detto che per me eri morta ero dannatamente serio" la allontanò, urlando.

"Perchè ti comporti in questo modo?"  lo seguiva sbattendosi.

"Ma sei stupida o cosa?!!"

"non parlare in questo modo alla tua ragazza"

"ex-ragazza, salutami pure la tua combriccola di vecchi che mi volevano come loro schiavo lavoratore"  urlò camminando velocemente verso la sua auto.

"Jaaa! fai così perchè te l'ho trattato male?!"

"si cazzo, non sai quanto mi rode e non so neanche il motivo"

"non ci credo.. te lo sarai pure scopato" il suo viso aggiunse un velo di disgusto.

"la vuoi sapere una cosa" si fermò per un attimo a guardarla dopo aver aperto la portiera della macchina.

"non ricordo di avermelo scopato ma il solo pensiero è comunque più eccitante di una scopata con te"


Fallin' flower || verkwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora