2° chuck.

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"50 a serata"
Vernon si frizzò non appena sentì le parole del proprietario, e le spalle che gli stava dando finirono in un lieve inchino
"Mi farà piacere lavorare con te, Gdragon"

×

"Io?" Hansol indicò se stesso, confuso.

"Qual'è il tuo nome" chiese il biondo, ancora con gli occhi fissi su di lui.

"Non sono tenuto a dare informazioni personali ai clienti" abbassò leggermente il capo come segno di rispetto per poi voltargli le spalle e allontanarsi dalla sua vista.

"bello e impossibile" fece un sorriso da ebete, da chi si arrende alla dura realtà "non ci pensiamo su" prese il bicchiere e lo porse in aria "alla libertà" urlò prima di scolarselo e di scomparire in mezzo alla pista.

×

"Come mai ti svegli solo ora?"

"Ho dormito da Seungcheol, abbiamo fatto tardi" replicò al cellulare, ancora dormiente.

"A stento ci siamo sentiti ieri, Hansol" ribattè Hye-Jin.

"Lo so scusami, mi farò perdonare oggi" disse con tono smorfioso.

"oggi non posso, ho un appuntamento con la stilista di mamma"

"Domani?"

"Domani" confermò prima di staccare.

"Perchè non le hai detto che hai trovato lavoro?" uscì dal bagno un Seungcheol con solo un asciugamano che copriva le parti intime, si appoggiò alla porta e incrociò gambe e braccia nello stesso momento.

"Perchè se lo scopre ne parla con i suoi, e i suoi saranno sicuramente contrari tanto da farmi costringere a lasciare il locale"

"Manco fossero i tuoi, perchè dovresti ascoltarli?"

"Nelle famiglie ricche o si fa come si dice loro, o ti mettono contro tutti e tutto, anche Hye-Jin" sbuffò alzandosi faticosamente dal letto.

"Inventati qualcosa però, non sarai disponibile la sera e ti sveglierai sempre tardi il giorno dopo, dici che lavori in un bar lontano, in modo che lei non possa venire a trovarti"

"Hai ragione"

"Io vado a lavoro, devo fare degli scatti per un'agenzia" prese il materiale necessario e salutò Vernon "chiudi la porta a chiave" gli fece uno sguardo quasi assassino.

×

"Insomma dov'è questo benedetto cantante?" disse impazientito, sbattendo il piede a terra velocemente, dopo aver aspettato un venti minuti circa "se entro 10 minuti non viene, mi dispiace ma vado via, ho altri appuntamenti e non li rimando certo perchè lui è un VIP"

"Eccomi" esclamò costui camminando velocemente verso il fotografo arrabbiato "scusami" nascose la sua rabbia per le parole che aveva appena sentito con un sorriso angelico.

Si era glaciato lo studio a quella scena, quei due vicini era quasi impossibile immaginarli, testa e croce, bianco e nero, completamente gli opposti;
Da una lato c'era un ragazzo dai capelli rossi vestito di nero, pieno di inchiostro dalla testa ai piedi: Seungcheol, rozzo, arrogante, muso lungo, folle e senza peli sulla lingua.
Dall'altro c'era forse un angelo, dai capelli rosa e vestiti colorati, Jeonghan: sempre con il sorriso pronto, gentile con tutti, paziente, comprensivo e troppo restrittivo alle regole.

Fallin' flower || verkwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora