12° rocket

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"Oggi ho troppo da fare, dovrai sbrigartela da solo"

Era un venerdì mattina quando Jeonghan si presentò a casa di Seungcheol, pretendendo la sua collaborazione.

"andiamo, non puoi abbandonarmi in questo modo, sei il mio bodyguard" lo affiancò sedendosi anche anch'esso sul divano.

"Pure? Ci sarà un qualcosa che non sia un mio ruolo" Seungcheol sbuffò non dando peso alla vicinanza del. cantate, mentre giocava alla play.

"In realtà c'è qualcosa.. vuoi che te la dica?" sussurrò quasi.

"dimmela, tanto diventerò anche quella prima o poi"

"Il mio ragazzo" quest'affermazione fece scattare il fotografo, impegnato a giocare, e ce ne voleva per farlo smettere, si mise a  guardare il giovane seduto al suo fianco senza aggiungere una parola per qualche minuto.

"Ritiro ciò che ho detto prima" disse quasi imbarazzato.

"Non avevo dubbi" ridacchiò dolcemente.

"E scusami, allora davvero sei gay?"

"No, non sono gay"

"Pff, falsissimo" borbottò.

.

Quel venerdì fu una serata speciale, si ripresentò quel cliente che ebbe da dire su Jeonghan, e che ne era uscito sconfitto fradicio.

Vernon lo riconobbe subito, per fortuna non vedeva nei paraggi seungkwan, l'ultima volta gli era sembrato molto minaccioso nei suoi confronti.

Eh sì, nonostante il suo odio verso quel divaboo non voleva che nessuno gli facesse del male.

Cantò vittoria troppo presto, il venerdì sera poteva mai stare a casa Boo Seungkwan?

Entrò dalla porta e come suo solito fare si andò a sedere sull'ultimo sgabello a destra, all'inizio scelse quel posto perchè la visuale di vernon era la migliore, ora era routine.

Aveva deciso di non pensarlo più,
Certo.. queste cose non si decidono, ma lui era bravo ad occupare la mente e di certo non era il tipo da abbattersi dopo una delusione.

"Perché sei venuto?" vernon chiese non scocciato, ma quasi con un filo di preoccupazione.

"Scusami?"

"No è che.." come poteva dirgli che non voleva vederlo in pericolo? Di certo non poteva "niente"

"vaffanculo a te e la tua misteriosità" sbuffò stanco Seungkwan.

"Cosa?" parlò praticamente con un muro, seungkwan già era nell'intento di socializzare con altri.

"quanto ti odio" fece una smorfia infastidita prima di tornare al lavoro.

Ma non ci volle molto fino a quando i presentimenti di Vernon si avverarono.

"guarda chi si ritrova"

"Oh, è proprio vero, i bastardi non muoiono mai"

Cazzo seungkwan , tagliati quella tua lingua biforcuta.
Penso vernon, ascoltando quella frase.

"Andiamo! L'hai presa proprio sul personale l'altra volta" si avvicinò minacciosamente

"E tu no?"

"Ti voglio ancora di più ora" sussurrò quasi.

"Smamma" fece un espressione disgustata non appena quel ragazzo iniziò ad accarezzargli la spalla.

E mentre lui faceva un'espressione disgustata, un altro ne aveva sul volto una di fastidio, fastidio totale.

Fallin' flower || verkwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora