14° Falling for you.

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"Insomma, quando hai intenzione di sfornare una nuova canzone?" Minghao chiese all'amico, che quella sera era abbastanza fiacco.

non riusciva a fingere.

"ci sto lavorando su" rispose guardando il giovane affianco.

"non permetterti neanche di guardarlo, è proprietà privata" l'amico coprì la faccia del ragazzo con le sue mani.

"Tanto non è il mio tipo il tuo caro Jun"

"Eccalla, ora riinizi con l'essere annoiato da tutti"

"beh, il divertimento dura poco prima di diventare routine" aggiunse Seungkwan guardandosi intorno annoiato.

"Però c'è una persona che attira molto-" fu interrotto dal cantante che non voleva neanche sentirlo continuare.

"non dire scemenze" cercò il barista con lo sguardo.

"GUARDALO, È BIPOLARE" esclamò con un sorriso nervoso e gli occhi fuori dalle orbite.

"che ha fatto, ti sta sorridendo.."

"TI SEMBRA NORMALE CHE LO FACCIA DOPO CHE MI ABBIA GUARDATO MALE" si scompigliò i capelli.

"quando?"

"Sempre, sempre Minghao, va avanti da giorni" sbuffò stanco di pensare a lui.

Quella sera ebbe il coraggio di dirglielo, non aveva voglia di fingere che non gli importasse niente, era solo stanco.

E Vernon capiva che non era al meglio di sé, gli sorrideva ogni qual volta lo vedesse da solo, inconsciamente, e faceva il contrario quando era versione divaboo posteggia.

Così quando si avvicinò con un sorriso smagliante, la divaboo non riuscì a trattenersi.

"sono così stanco di te" poi andò via, sbuffando.

il sorriso dalla faccia del barista scomparve, non era piacevole vederlo in quel modo, e ancora meno non vederlo proprio.

Ma cos'aveva fatto di sbagliato lui? non capiva.

La serata si fece noiosa, e dopo ciò rise a stento.

"Scusami, ho trovato questo portafoglio, sembra sia di un certo Boo Seungkwan" un cliente si avvicinò a Vernon e gli porse l'oggetto.

Tanto diva quanto sbadato, pensò prendendolo.

Espresse la sua preoccupazione non appena vide i documenti al suo interno.
E se non fosse venuto l'indomani?
Come avrebbe potuto resistituirglielo?
Doveva andare per forza a casa sua.

Così aspettò la fine del suo turno lavorativo, intravide da lontano l'amico di Seungkwan in pista.

Posso darlo a lui.

Mentre la sua mente pensava ciò, il suo corpo fece ben altro, si voltò velocemente verso destra, fingendo di non averlo visto.

.

Erano le 2 passate di notte quando Seungkwan si svegliò a causa di una bussata ininterrotta, chi era il pazzo a quest'ora?

"JEONGHAN COSA CAZZO VUOI A QUEST'OR" gli urlò non appena vide che si trattava del suo amico, poi fu interrotto dai propri starnuti uno dietro l'altro.

"sei influenzato?  Jeonghan chiese ottenendo come risposta un si ancora in dormiveglia.

"credo di essere gay"

"sisi..aspetta" scosse velocemente il capo cercando di connettere "CHE COSA?" spalancò gli occhi.

"perchè fai quella faccia, non dicevi di sospettarlo?"

"oh beh si, ma di certo un tuo coming out non l'avevo previsto" lo fece entrare "e dimmi chi è il fortunato?"

"che dici.."

"qualcuno che ti ha scosso a tal punto da farti accettare la realtà.. beh mi sono già fatto un'idea" pensò a quel ragazzo dai capelli rossi, e ridacchiò.

"s-sono venuto solo per dirti questo, è tardi vado" esclamò prima di andarsene senza neanche salutare.

"he- dove va- YAAAAA" sbraitò guardandolo da lontano "MI HAI SVEGLIATO PER 5 MINUTI, SERIOOO?!"

dopo quell'affermazione si chiuse la porta dietro di sé e si rimise a letto, il tempo di trovare la posizione giusta e soprattutto pace con la sua influenza che la porta ritornò a bussare.

che incubo.

Si alzò in fretta e furia e urlò un "Ti ammazzo" mentre apriva la porta.

pochi secondi dopo era lui che voleva morire ed essere sotterrato in profondità.

E non c'era bisogno che qualcuno lo ammazzasse, tanto ci pensava quel ragazzo che si ritrovava davanti casa sua.

Lo ammazzava dentro, senza l'uso delle mani.

"Hansol" balbettò tirando su con il naso.

"Hai dimenticato questo" disse solo dopo aver scrutato per bene il ragazzo, che non aveva mai visto in pigiama e con i capelli scompigliati.

Era così carino.

Seungkwan non trovava le parole adatte da dire in quel momento, in realtà non riusciva neanche a formulare una frase di senso compiuto.

Così accennò un grazie, susseguito da dei continui starnuti.

Si guardarono per un po', poi Seungkwan per orgoglio decise di chiudere la porta.
Non appena la chiuse si appoggiò su di essa e si strinse il petto.

Voleva negare tutto ciò che gli stava accadendo, si era ripromesso di non far partire un sentimento con nessuno.

Ma questo era già un qualcosa, ed era colpa sua, se forse quella sera non l'avesse baciato-
"Ma che dico, era già iniziato da un pezzo "

decise di guardarsi qualcosa su netflix invece di ritornare a dormire, tanto comunque non ci sarebbe riuscito grazie a qualcuno.

Il suo sguardo fu catturato dalla pioggia che non cessava di cadere, c'era il gelo fuori.

"spero abbia l'ombrello" borbottò pensieroso.

Sentì dei strani respiri affannosi provenire da dietro la porta, e non ci pensò due volte prima di correre ad aprirla.

era di nuovo lui, questa volta fradicio, con una busta con delle medicine in mano.

Seungkwan fu sorpreso come la prima volta, stava sognando forse? Vernon infracidito perchè andato a comprare delle medicine per il sottoscritto.

"Tieni"  gli porse la bustina ancora con il fiatone.

Era capace di far ammutolire una persona come Boo Seungkwan, e non perchè era più loquace di lui, anzi.. ben altro.

il cantante lo guardò dalla testa ai piedi, e si rese conto solo dopo poco che il suo cuore era prossimo allo scoppio.

Bagnato era ancora più sexy poi, e qui faceva scena il calore lungo tutto il corpo.

Non c'era niente da fare, era caduto nella sua trappola, e sapeva bene che in questa situazione tossica c'era solo una cosa da fare per non morirci.

"Hansol Vernon Chwe, mi piaci"

Fallin' flower || verkwanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora