Fallin' flower || verkwan

26° call call call

Il cantante tornò a casa, sperando che almeno questa volta avrebbe ricevuto un messaggio con su scritto buonanotte.

Mise la suoneria con il volume al massino al suo cellulare per poi sulla scrivania trovatasi nella sua piccola stanza che usava per produrre della buon musica.

Ma ormai era troppo per lui gestire il successo da solo.
Gli serviva assolutamente un manager.

Scacciando quel pensiero momentaneamente, si affrettò ad agguantare il suo bellissimo taccuino color rosa fenicottero e mise come sottofondo una leggera base musicale.

E lavorò sul nuovo pezzo per forse un paio d'ore, senza preoccuparsi minimamente dell'orario.

Fu il pensiero di non aver avuto ancora notizie di Vernon a fermarlo.

Non era arrivato nessun fischietto dal suo cellulare, era rimasto lì muto.

Possibile che non gli avrebbe scritto neanche questa sera?

al solo pensiero, corrugò la fronte, e si decise a prendere quel maledetto iPhone in mano, anche se sapeva benissimo che il problema non era di quest'ultimo.

Nonostante ciò, perchè non controllare ugualmente?

Niente; di Hansol neanche un cenno di vita.

Erano le 3:15.
Il suo turno finisce alle 3.

Tentennò quando finalmente vide quell'ultimo acceso trasformarsi un online.

Uscì subito dalla chat, con il cuore in subbuglio, quasi come se fosse stato colto a spiarlo.

1 minuto.. 2..3..

"ma sei stupido?!" imprecò allo schermo "ma che ce l'hai d'oro sto caz-"

il cellulare iniziò a squillare, così come le sue interiora, che si stavano fondendo e creando una nuova bocca vulcanica.

Era lui.

Dopo pochi squilli si decise a rispondere, ma aspettò che fosse il mittente a parlare per primo.

"Ciao"
disse semplicemente il ragazzo dall'altra parte, il quale aveva appena varcato la soglia di casa.

"mi hai colto alla sprovvista"
Seungkwan anche in queste situazioni non si teneva niente per sé.

"stavo pensando a quanto tu fossi vendicativo"

"io?" un sorriso sghembo si inoltrava sul suo viso "ma ti pare?"

"Sono serio, non puoi comportarti in quel modo solo"

"Perchè Vernonnie? tu mi lasci appeso ad un filo per tre giorni ed io dovrei stare ai comodi tuoi?" nonostante sembrasse duro in quel momento, era divertente battibeccare con il ragazzo.

Anche se ovviamente era sempre Seungkwan a far sfociare una conversazione in discussione.
Era nella sua indole, almeno Hansol riusciva a calmarlo subito.

"senti, ti ho chiamato giusto?"

"si"
aspettava che continuasse il discorso, mentre ormai era la terza volta che girava intondo casa sua.
Non sapeva da quando aveva iniziato a vagare per le stanze.

Mentre Vernon dall'altra parte era sul divano, completamente steso, pronto ad addormentarsi con quella voce che gli faceva da ninna nanna - quando non urlava -

"sono le 3 di notte e ho preferito chiamarti" mormorò quasi, forse era il sonno che lo portava a dire certe cose.

"dovresti riposare"
forse era il sonno che lo fece sembrare adorabile.