Harry provò comunque a non presentarsi, il 14 febbraio, al ballo di Hogwarts. Vestito tutto in tiro, se ne stava seduto in silenzio su una delle poltrone della sala comune di Grifondoro, mentre un via vai di compagni finiva di prepararsi e si dirigeva verso la Sala Grande.
Poi, mentre Ron e Hermione uscivano a braccetto, lui in smoking e lei in un adorabile vestito acquamarina, Harry sentì un formicolio nell'esatto punto in cui il braccio di Hermione stava toccando quello di Ron, come a ricordargli la mancanza di un accompagnatore. Ridacchiò tra sé, scegliendo di prenderlo come un promemoria, quando per il mondo magico si trattava probabilmente già di un calcio nel sedere che lo avrebbe spedito direttamente fuori dalla sala comune.
«Non vieni, Harry?» gli chiese poi Dean Thomas, aspettando che Seamus Finnigan fosse pronto. Partecipavano ad eventi pubblici insieme ormai da due anni, quindi la loro relazione non fu mai oggetto di grande sorpresa. Harry si sentì sollevato: non era il solo ragazzo a portare un altro ragazzo al ballo, quella sera. I maghi della sua età sembravano non curarsi del sesso del loro accompagnatore, ma Harry, essendo cresciuto in un mondo di Babbani e di pregiudizi, sentiva un sottile disagio al pensiero di un primo appuntamento con Malfoy. Dopotutto, però, qualsiasi cosa con Malfoy lo avrebbe messo a disagio.
«Sì, Dean, tra un po' vi raggiungo» rispose distratto Harry. La sua attenzione era adesso rivolta alla porta della sala comune, mentre Lavanda Brown usciva e qualcuno le urlava di fare spazio.
«Non puoi entrare se non conosci la parola d'ordine» ricordò la ragazza a chiunque stesse creando il caos là fuori.
«Be', e allora dimmi la dannata parola d'ordine, stupida Grifondoro» rispose a tono l'altro, e con suo grande dispiacere Harry capì che si trattava proprio di Malfoy. Si alzò, irritato al pensiero della presenza di Malfoy alla Torre della sua casata, e si avvicinò alla porta. «Ah, ecco la celebrità della serata» commentò un Malfoy in smoking completamente nero. L'unico tocco di luce nel suo aspetto era la rosa bianca dentro il taschino della sua giacca, dentro la quale brillava un diamante. Raffinato, pensò Harry con una punta di ironico disprezzo. «Dimmi, pianificavi di sederti sul tuo stesso didietro nella tua sala comune per tutta la sera?»
Harry non rispose, del tutto disinteressato a ricevere le battutine amare di Malfoy. Fece semplicemente segno a Lavanda di lasciarli e riguardò dentro la sala comune, salutando Dean e dicendogli che si sarebbero beccati alla festa. Avrebbe fatto di tutto pur di portare il Serpeverde lontano dalla sua zona, in quel momento.
«Per Merlino, Potter, muoviti e basta» disse Malfoy, afferrando appena il colletto della sua camicia e trascinandolo nei cupi corridoi in penombra di Hogwarts. «Ti diverti proprio a torturarmi, non è vero?» lo provocò mentre camminavano verso la Sala Grande. Harry diede per scontato che parlasse dello stesso prurito che lui stesso aveva sentito fino a qualche istante prima.
«Dopo sei anni di torture da parte tua, un po' di prurito non sarà niente di rilevante, Malfoy» rispose, ancora disinteressato, ricevendo un altro verso innervosito dal biondo.
La Sala Grande era addobbata in modo grazioso, questo bisognava ammetterlo. I lunghi tavoli delle casate avevano ora lasciato spazio a numerosi tavoli rotondi apparecchiati con tovaglie bianche, per permettere agli studenti di diverse casate di mescolarsi liberamente tra loro. Uno spazio ampio era stato dedicato a creare una pista da ballo, mentre un incantesimo si occupava di riprodurre musica ininterrottamente a un volume appena sopportabile. Il soffitto incantato non proiettava altro che un semplice cielo stellato, e lunghi fili dorati con estremità a forma di cuore pendevano sulle teste degli invitati.
Ron e Hermione salutarono Harry da lontano, mimandogli di sedersi accanto a loro. Harry guardò Malfoy, concentrato com'era a evitare il contatto visivo, e parlò per primo. «Ti va bene sederci con i miei amici?»

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wilted
FanfictionDurante il suo sesto anno a Hogwarts, Draco Malfoy riceve un terribile incarico che segnerà il suo futuro. Prima di cedere ufficialmente al male, però, decide di togliersi un enorme peso dal petto: rivelare, anche se apparentemente per errore, il su...