Draco si era accordato con i suoi alleati dopo essersi consultato con Harry, decidendo infine che i Mangiamorte avrebbero attaccato la sera precedente alla fine dell'anno scolastico. In questo modo il maggior numero di studenti sarebbe stato al sicuro, i due ragazzi avevano del tempo per prepararsi e nessuno sarebbe stato capace di prevedere quanto sarebbe successo.
L'agitazione avanzava smisuratamente, ma erano stati capaci di cacciarla via una notte alla volta, anche solo per poche ore, nella Stanza delle Necessità. Draco crollava addormentato tra le braccia di Harry la maggior parte delle volte. Harry era disposto a rassicurarlo anche le volte in cui non dormiva, ma ricominciava a chiedergli come fosse possibile affrontare un fardello così pesante.
Harry interveniva, ripetendo che avevano studiato e ripassato il piano diverse volte, che lo avrebbe protetto a costo della sua vita e che tutto sarebbe andato come avevano progettato. Le sue parole suonavano lontane mentre cercava di tranquillizzare Draco, ma tentava sempre di convincere se stesso oltre che il biondo.
Quella sera i due furono interrotti da uno scricchiolio tragicamente familiare. Lo sguardo di Harry guizzò fino all'Armadio Svanitore situato di fronte al letto a baldacchino. Cercò di scostarsi dal corpo dormiente di Draco, scivolando fuori dalle lenzuola, indossando gli occhiali e avvicinandosi con esitazione al mobile.
Qualcosa non andava. Le maniglie ricurve si stavano lentamente abbassando e la stanza si stava riempiendo di aria gelida. Il rumore echeggiava minacciosamente nell'ambiente silenzioso, e il cuore di Harry cominciò a pulsare forte contro la gabbia toracica.
Si affrettò ad prendere i pantaloni ai piedi del letto, per poi indossarli. Chiamò il nome di Draco diverse volte scuotendogli le spalle, attento a non colpirlo troppo violentemente.
«Cosa succede?» farfugliò il biondo ancora prima di aprire gli occhi, cercando di cancellare il sonno dalla sua espressione.
Harry aveva indossato anche la maglietta quando Draco aprì gli occhi. «Vestiti. L'armadio si sta aprendo.»
«Cosa?» La voce del ragazzo era adesso molto più squillante, i suoi occhi spalancati mentre si metteva a sedere. «Non può essere... Manca ancora una settimana...»
«Lo so bene» rispose Harry, ricordando che era soltanto il trenta giugno. Deglutì a fatica mentre Draco abbottonava la sua camicia nera e Smaterializzò il letto per evitare rischi.
Le ante dell'Armadio Svanitore si separarono, liberando un vento freddo e una nebbia fitta di fronte ai ragazzi. Draco lanciò a Harry il suo Mantello dell'Invisibilità e lui lo indossò in silenzio, nascondendosi in un angolo della stanza.
La nebbia svanì in pochi secondi e quattro figure ne emersero. Harry conosceva la prima: Bellatrix Lestrange, il suo volto scavato dalle occhiaie ma il sorriso folle e sfacciato di chi non aveva niente da perdere. Dietro di lei erano in piedi tre uomini, uno di loro dai lineamenti animaleschi e vestito di stracci. Harry lo collegò immediatamente a Fenrir Greyback, il lupo mannaro più fedele a Lord Voldemort.
Bellatrix si avvicinò a suo nipote, dando un colpetto falsamente dolce con la bacchetta sul naso del ragazzo e ridacchiando. «Mio caro Draco» lo salutò, cantilenando con voce acuta.
Harry poteva percepire il respiro mozzato di Draco e immaginò con quanta prepotenza stava battendo il suo cuore. Lo vide sbattere le palpebre, negativamente sorpreso. «Che cosa ci fate qui?» sibilò il ragazzo. «Siete fortunati ad avermi trovato.»
Bellatrix si fece scappare un altro risolino. I due Mangiamorte dietro di lei si guardarono, un ghigno forzato sui loro volti. «Ma non capisci, Draco? È arrivato il momento» esclamò la donna, visibilmente elettrizzata di dare inizio a una strage.

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wilted
FanfictionDurante il suo sesto anno a Hogwarts, Draco Malfoy riceve un terribile incarico che segnerà il suo futuro. Prima di cedere ufficialmente al male, però, decide di togliersi un enorme peso dal petto: rivelare, anche se apparentemente per errore, il su...