Capitolo 36

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Voglio che arrivi ad una conclusione da solo prima di contraddirlo.
-Bene quindi vorresti dirmi che non sono come tu credevi? - dico io soddisfatta con un filo di presunzione.
-Ok senti. Io non sto scherzando. Io non sono "il primo che passa " ho una dignità  e ho intenzione di mantenerla ad un certo livello.  Voglio  una donna con le idee chiare. Tu lo sei. O almeno lo sei sempre sembrata. Non voglio ripensamenti. Non mi piacciono le scuse o le mezze cose. Quindi prendi una decisione ok? - risponde  scocciato.
-Andrès senti, io volevo parlarti  di una cosa ma a questo punto inizio prima un altro discorso.
Io sono sempre  stata decisa e testarda. Per me o e bianco o è  nero. O si o no. O odio o amore. Ma quando ce un problema di mezzo non so controllarmi. Io so che magari per te sono solo una sotriella ma si dia il caso che per me tu non sei lo stesso. Ho bisogno  di chiarimenti. Se vuoi ascoltami bene altrimenti direi che possiamo finirla -
Dico io nervosa.
Lui  annuisce.
-Bene. Quando sei sparito io non sapevo  dove fossi-
-io te l'ho  spiegato molto  bene-  mi interrompe lui.
-Si, se tu mi facessi finire sarebbe meglio. Mi hai raccontato una cazzata ok?  Facciamo la breve anche perché  poi altrimenti finirà  con te che contrabbatti dandomi torto. Ho parlato con il professore. Mi ha esplicitamente detto che nel periodo in cui tu sei "Sparito " non eri li. E no non dare la colpa a lui. Io gli ho chiesto un informazione  e lui mi ha dato una risposta. Mi sono bastati in paio di calcoli per decifrare il tutto. -
Dico io osservandolo.

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