Capitolo 18.

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Sono passati 6 mesi da quel giorno. Sinceramente la mia vita è  cambiata cosi  tanto che ormai quello è  solo un vecchio ricordo.
Nell'ultimo periodo ci sono stati cambiamenti. non positivi di certo.
La mia migliore amica, Juana, è  venuta a stare da me poiché  la padrona di casa ha deciso di far lievitare magicamente l'affitto  mensile alla scadenza del contratto senza mostrare un minimo di compassione.
Abbiamo deciso di andare in Spagna città natale di entrambe. Li c'è un suo zio e ingenuamente pensava ci avesse aiutato con le spese.
Io che mi mantenevo con i soldi risparmiati durante il periodo in cui lavoravo mi sono trovata in difficoltà, avendoli spesi in maggior quantitá per il viaggio. Cosi  siamo entrate nell' infinito e senza via di scampo mondo dei ladri.
Sapete, non si inizia mai rapinando una banca.
Si fanno le cose con calma.
Così  che la nostra mente possa assimilare man mano i sensi di colpa senza crollare.
Si inizia rubando qualunque cosa, anche un pezzo di pane per scherzo.
Poi ti accorgi che la pena  è  praticamente comparabile a quella di un ladro di cose più  importanti come  gioielli, vestiti e via discendendo.
E allora pensi :Se questi bastardi mi puniscono per un pezzo  di pane, perché non rubare  l'intero  panificio. Stesse conseguenze, più  soddisfazione.  Mi sbaglio?

E così  iniziammo a rubare.
L'ultimo  ricordo che ho però  non è  un bel momento da ricordare.




Scusate per l'assenza. Ma così  la storia è  anche più  "realistica" no?

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