Una volta tornati alla villa di campagna dove alloggiavamo tutti noi, Andrès mi riaccompagna davanti alla mia stanza.
-Allora, grazie per stasera- dico io baciandolo a stampo. Lui mi stringe forte tra le labbra e non mi lascia andare. Mi bacia intensamente.
-Andrés- dico io senza respiro.
-Berlino, chiamami Berlino - dice lui riprendendo subito a baciarmi.
-È tardi non credi che.. - dico io ma lui mi interrompe subito dopo.
-Mi sto lasciando andare. Apprezza- dice lui ironico.
Io apro la porta della mia camera chiudendola dietro di noi subito dopo.
Io gli tolgo la giacca e inizio a sbottonargli la camicia.
Lui mi stringe i fianchi.
Tutto ad un tratto il suo respiro si fa affannoso.
Si allontana da me improvvisamente.
-Che succede? - chiedo io confusa.
Lui si abbottona la camicia in fretta.
-Dove.... Dov'è la mia giacca- chiede con voce affannata.
-Tieni... Andrés.. Ti senti bene? -
-BERLINO ho detto che devi chiamarmi berlino quando siamo qui intesi?! Mi dispiace ma non sono in condizioni di poter continuare la serata-
Dice, e poco dopo chiude la porta della mia camera.
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~A "ROBBED" LOVE~
RomanceLui,un uomo considerato "difficile". Un carattere che non passa inosservato . Incompreso da molti, capito da pochi. Ha creduto nell'amore rendendosi poi conto che nessuno potrà mai amarlo come vorrebbe. Lei ,una ragazza stranamente definibile quasi...