Capitolo 45

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Apro gli occhi e un improvviso dolore lancinante alla tempia sinistra mi impedisce di compiere movimenti.
Rimango immobile per qualche secondo per poi alzarmi rimanendo seduta.
-Faresti meglio a riposare.- dice una voce priva di espressione ma che saprei riconoscere ovunque
-probabilmemte è stato difficile per te lasciarci senza alcun preavviso.- dice poi visibilmente contrariata
-Quindi non ero così inutile come diceva-
dico con tono soddisfatto.
Lei per un secondo mi guardai silenzio,poi gira gli occhi al cielo.
fa per allontanarsi ma io mi alzo di scatto,provocandomi un forte giramento di testa.
-Nairobi!- dico cercando il suo sguardo
-Mi dispiace,ma ho dovuto farlo. È stata una conferma di quanto per me siate importanti e,no per quanto possa sembrare terribile non me ne pento,in fondo perché fare del male a se stessi pentendosi amaramente di ogni scelta fatta,no? -
-Si,hai fatto del bene a te e hai avuto coraggio ma non seguo il tuo pensiero.Non hai pensato a noi almeno per un momento?-
dice gesticolando come al suo solito.
-Si,ma a volte bisogna ragionare prima di fare le cose. Pensa,se fossi rimasta sarei stata un peso morto per tutti voi.-
Lei mi guarda e pian piano la sua faccia inespressiva si trasforma in un sorriso .
Mi abbraccia
-Di la verità ti sono mancata piu di tutti.-
Io la abbraccio senza dire nulla.
-Vorrei chiederti una cosa ma vorrei tu fossi sincera con me.-
dico io guardandola. Lei annuisce.
-Secondo te,potranno mai perdonarmi?- dico riferendomi al resto della banda.
-te lo dico io. L'unico di cui devi preoccuparti è Berlino. Hai una questione in sospeso con quello li.Era tutto nervoso quando a saputo che eri scappata.Ancor di più quando il professore ha confessato di averti aiutata. A momenti si prendevano a schiaffi- dice poi ridendo

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