Capitolo cinque
Nel momento in cui Melanie raggiunse la sala colazione, Ava la guardò preoccupata, ma la ragazza negò con la testa facendole capire che era tutto okay.
Che stava bene, quando in realtà voleva solo piangere.Ma fece ciò che faceva sempre, sorrise, nascondendo quel malessere che si portava dentro.
Nel giro di pochi minuti si ritrovò sola in sala a mettere in ordine e a pulire i vari tavolini che erano stati utilizzati precedentemente per la colazione, mentre Ava attendeva il pagamento da parte dei ragazzi nella hall.
"Bambola, cerchi ancora un lavoretto?" Udì dietro di lei da una voce ancora sconosciuta.
"Gary mi ha detto che ne eri alla ricerca" continuò quello avvicinandosi, mentre la ragazza ricordava l'avvenimento della notte prima, quando Gary lo aveva nominato.
"Will?" Chiese incerta.
Melanie notò uno strano scintillio negli occhi del ragazzo che, compiaciuto, annuì.
La ragazza continuò a passare il panno sul tavolo in vetro, imbevendo la pelle in un detersivo igienizzante, asciugando poi la superficie con uno strofinaccio."No. Non più" rispose alla domanda che le era stata fatta dal ragazzo.
"Se ne avessi bisogno, contattami" disse Will, lasciandole il suo bigliettino da visita all'interno della tasca posteriore del suo jeans.
"Che tipo di lavoro sarebbe?" Chiese ingenuamente, curiosa di un'opportunità.
Ma cosa realmente si aspettava da gente così diversa da lei?
Seriamente pensava che si sarebbe trattato di un lavoro onesto, legale e soddisfacente per lei?"Non è per te" tubò la voce cupa di Rider, dopo essere entrato in sala ed essersi avvicinato ai due.
"Will stiamo andando" lo avvisò Rider, poi continuò, guardando la ragazza che si era immobilizzata con il panno fermo in una mano.
"Ho lasciato i soldi per il tuo servizio reso ad Ava" parlò fotografando nella sua memoria ogni piccolo dettaglio ed espressione della ragazza di fronte a lui.
"Non voglio i tuoi soldi sporchi" ribatté sicura di sé, tenendo ben salde le braccia lungo i fianchi, nonostante la distanza minima cha la divideva da Rider.
Rider sbuffò, sorridendole pericolosamente.
"Ci vediamo presto, bambolina" le sussurrò troppo vicino al suo viso.
Improvvisi ricordi della notte precedente si fecero molto più vividi, provocandole leggeri spasmi e tremolii che resero il ragazzo compiaciuto.
Allontanandosi, sul ciglio della porta, Rider, beffeggiandola, le parlò di nuovo."Non coprirti il collo" le ordinò severo poggiando una mano sullo stipite della porta.
Melanie arrossì mentre Will sogghignò.
"È un ordine?" Parlò senza collegare il suo cervello.
Non doveva sfidarlo, si era ripetuta moltiplici volte.
Ma altrettante volte non aveva pensato di seguire la sua mente, facendosi così trasportare dal suo istinto che l'avrebbe messa sempre in condizioni e situazioni negative.
Per lei, ovvio.
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Running after you
RandomAlessitimico. Anaffettivo. Arrogante. Bastardo. Egoista. Machiavellico. Misantropo. Sfacciato. Stronzo. Vendicativo. E bello da togliere il fiato. Pochi aggettivi che avrebbe usato Melanie per descrivere Rider. Abitudinaria. Emotiva. Ridicolosamen...