Capitolo 20

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Capitolo venti


Tutti i ragazzi si erano rintanati nelle loro rispettive stanze e Melanie era rimasta sola con Ava nella hall ad aspettare il rientro di Rider.

Cominciarono a preoccuparsi, nel momento in cui era scattata la mezz'ora all'una e di Rider non c'era ancora nessuna traccia.
In un attimo di smarrimento, la ragazza aveva pensato di salire al primo piano e recarsi da Gary, per chiedere come mai stesse tardando; ma la possibilità di trovarlo a letto con una ragazza o peggio due, la fece desistere.

Lo avrebbe aspettato, e solo dopo avrebbe potuto chiudere la porta d'ingresso del motel dall'interno.
Doveva necessariamente attenderlo.

La ragazza consigliò ad Ava di recarsi in stanza, data l'espressione stanca che mostrava la signora, la quale però, le disse di non preoccuparsi e che credeva ce l'avrebbe fatta.
Attesero per un altro quarto d'ora, parlando tranquillamente come amiche, di tutto ciò di cui non ebbero la possibilità la sera precedente a cena, a casa di Ava.

Ava si stiracchiò sulla poltrona della hall sbadigliando, poi sotto l'insistenza di Melanie andò a dormire in stanza con Franz e Tommy, profondamente addormentati, dicendo alla ragazza che l'avrebbe aspettata in stanza.

Melanie sorrise stancamente alla signora, poi prese il posto sulla poltrona che precedentemente era occupata da Ava.

Non si rese conto di essere in una condizione di dormiveglia, proprio quella che precede il sonno profondo, finché si ridestò completamente mettendosi sull'attenti, spaventata da alcuni rumori oltre la porta.

L'orologio sulla parete d'ingresso segnava le due di notte.
Presto posò il suo sguardo sulla porta e poté vedere la figura di Rider affacciarsi dal vetro, in cerca di qualcuno che gli aprisse.

Si alzò dalla comoda postazione infuriata, oh come l'arebbe sentita, si disse mentre si dirigeva verso Rider arrabbiata.

Non fece in tempo ad aprire la porta che cominciò, cercando di farlo il più silenziosamente possibile, ad aggredirlo.

"Sei senza rispetto! Credi di poter tornare quando piace a te? Sono le due, che fine avevi fa..." le parole le morirono in gola nel momento in cui lo guardò in viso, pieno di sangue.

La ragazza indietreggiò impercettibilmente, spaventata.
Si portò le mani sul viso e un'espressione di stupore mista a preoccupazione si fece largo nei suoi occhi.

"Co-cosa è successo?" Chiese terrorizzata, cercando di avvicinarglisi e sfiorare, contrariamente alla sua volontà, quel bellissimo viso macchiato.

Rider ben presto si scansò dal tocco della ragazza, entrando nel motel e avvicinandosi al bancone in cerca delle chiavi della sua stanza.
Prontamente i passi di Melanie fecero eco dietro di lui e si arrestarono proprio accanto a lui, dopo che la ragazza si era allontanata dalla porta d'ingresso ed averla chiusa.

"R-rider, cosa ti è successo?" Continuò sussurrando Melanie.

"Oh ti stai preoccupando per me? Non devi!" Rise scorbutico deridendola, guardando i suoi dolci occhi posarsi sulle piccole ferite che riportava.

"Beh sei sporco di sangue, chiunque si preoccuperebbe se vedesse qualcuno così" rispose indispettita e sulla difensiva la ragazza.

"Non è niente" sbuffò invece il ragazzo, sporgendosi dal bancone e cercando le chiavi, che però non riusciva a trovare.

"Dimmi la verità" sussurrò dispettosa Melanie, mettendo in bella mostra le chiavi della stanza di Rider, giocherellandoci e tenendole a debita distanza dalla presa del ragazzo.

Rider rilasciò uno sbuffo divertito.
La bambolina voleva giocare? Per quella volta, però, lui non l'avrebbe accontentata.
Voleva solo andare in stanza e dormire.

"Sono caduto dalla moto. Ora fammi andare in stanza, ho sonno" rispose tranquillamente, sporgendosi verso il mazzo di chiavi, che prontamente gli fu allontanato dalla ragazza.

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