Capitolo 15

855 26 2
                                    


Capitolo quindici


Non appena Melanie svoltò l'angolo, che l'avrebbe immessa nella via principale, il suo corpo entrò in collisione con uno duro, muscoloso, sicuramente maschile, pensò la ragazza in quei brevi attimi.

In panico, trattenne il respiro e i suoi occhi si catapultarono sul viso della figura oscura rimasta immobile di fronte a lei, con un ghigno sul viso che di certo non le sembrava amichevole.

"Davvero credevi che ti avrebbe lasciato andare?" Chiese sorridendo Will, espirando il fumo della sua sigaretta che teneva tra le sue dita.

Le veniva da piangere. Voleva fuggire da quei mostri, perché sapeva che Will non era migliore di Rider.
Erano entrambi per davvero dei 'brutti' ragazzi e sperò inutilmente che Ava si affacciasse dalla porta sul retro.

Sapeva però, che le sue preghiere non sarebbero mai state ascoltate, perché Ava non aveva motivo di uscire dal retro. La spazzatura era stata già portata fuori da David molto prima.

L'unica che la stava osservando, oltre un Will felice di aver catturato la ragazzina, era quella luna traditrice, che in silenzio avrebbe guardato lei, subire l'ennesima mortificazione.

"Fammi andare via, ti prego. Non dirgli nulla" parlò con gli occhi lucidi la ragazza, terrorizzata all'idea che Will l'avrebbe portata al patibolo.

"Nessuno ti ha mai detto che si prega solo in chiesa, ragazzina?" Continuò a deriderla Will.

Farabutto! L'avrebbe consegnata al carnefice senza nessuno scrupolo, e la cosa la intimoriva tantissimo.

Tremando, tentò di sfuggirgli passandogli accanto per percorrere la strada di ritorno verso casa.
Ma Will con estrema facilità, l'afferrò con il suo braccio, fermandolo sotto il seno della ragazzina, facendola voltare e poggiandosela al petto.

Melanie cominciò a divincolarsi, fallendo miseramente.
La mano libera di Will le afferrò una ciocca di capelli da dietro, spostandogliela dall'orecchio.
Si chinò sul gracile collo della ragazza, che continuava a sussurrare pietrificata di lasciarla andare.

"Se non fossi stata la puttana preferita di Rider, ti avrei già scopato tante di quelle volte..." ansimò, lasciando in sospeso la frase e provocandole tremolii di puro terrore.

Lui sorrise, consapevole che Melanie non potesse vederlo, facendo scivolare la sua mano lungo il fianco della ragazza che sgranò gli occhi impaurita, dimenandosi come una matta.

"Ferma. Non vorrai far svegliare il mio grande amico" rise per il doppio senso osceno, Will.

Disgustoso! Melanie avrebbe solo voluto vomitargli in faccia.

Sollevò di nuovo lo sguardo. Perchè il cielo le sembrava ora 'scuro' e la sensazione che le donava non era limpida e pura come aveva avvertito poco prima?
Ah, luna traditrice!
Che silenziosamente osservi e taci su tutto, portando con te segreti indicibili di malvagie notti solitarie!

Pianse, era sola.
Nessuno l'avrebbe portata via dalle mani del lupo che la stava aspettando in piedi, con una sigaretta tra le labbra, appoggiato alla portiera della sua vettura.

"Andiamo, ti sta aspettando" ghignò Will, trascinandola verso Rider.

Il ragazzo parve illuminarsi alla vista della ragazza che si avvicinava con Will. Sembrava scossa, che Will l'avesse in qualche modo spaventata?
Avrebbe chiesto informazioni ad uno dei due, successivamente.

Non appena si avvicinarono, Will la spinse verso Rider, che inaspettatamente riuscì a non farle perdere l'equilibrio e avvicinarla ancora di più a sé, stringendola da un braccio.
Se la ritrovò a pochi millimetri dalle labbra, e rilasciò il fumo voltando lentamente la testa e lasciando che la ragazza tossisse.

Running after youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora