Capitolo 9

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Capitolo nove

"Rider sei ancora a letto?" Lo svegliò la voce di Will, che antrava nella sua camera aprendo le tende e le finestre per far arieggiare la stanza.

"Cazzo hai combinato, hai ammazzato un porco nel tuo letto?" Chiese schifato alla vista di quel sangue ormai secco che aveva sporcato le lenzuola del letto di Rider.

Rider grugnì e, stropicciandosi gli occhi, alzò il busto dal materasso.
Borbottò qualcosa sul fatto che si sarebbe fatto dare le chiavi di casa sua dai suoi due amici. Immediatamente.

"Che ora è?" Chiese, però,  abbandonando le coperte e restando solo con un boxer.

"Sono le undici e tra meno di mezz'ora dobbiamo andare da Matt" rispose l'amico battendo le lenzuola e osservando la confusione negli occhi di Rider.

"Lo sa che i rifornimenti non possono avvenire alla luce del giorno. E poi perché non ha chiamato me?" Chiese con il suo solito tono di voce cupo.

"Ha provato a farlo, ma non gli hai risposto" disse ovvio Will.
"Comunque non ha parlato di nessun carico, solo di un appuntamento che ha fissato perché ti deve parlare" continuò l'amico.

"Non mi dire altri guai" sussurrò tra sé cominciando ad incamminarsi verso il bagno.
Un altro problema aggiunto a quell'altro che portava il nome della bambolina, e avrebbe seriamente ucciso qualcuno.

"Mh? Altri?" Chiese curioso e confuso Will.

"Io non ho detto niente" disse facendo spallucce, atteggiandosi vagamente e chiudendosi la porta alle spalle per concedersi un bagno rilassante.

Proprio quello che ci voleva, pensò.

******

Nel giro di un quarto d'ora Rider e Will, attendevano di essere ricevuti dal signor Harrison, in quel momento in riunione.
L'attesa fu resa più lieve dalla presenza della nuova segretaria che istigava i ragazzi a fare pensieri sporchi su di lei, ora giocherellando con il tappo della penna in bocca, ora affacciandosi dal bancone a mezza altezza e mettendo in bella mostra la scollatura resa evidente dalla mancanza volontaria di aver abbottonato l'asola.
E mentre Will guardava estasiato la  biondina, Rider aveva quel cipiglio derisorio, leggermente schifato.
E poi gli dicevano che sbagliasse a considerarle tutte uguali e ad avere la convinta certezza che fossero tutte delle grandissime puttane.

Il signor Matt, dopo essersi liberato dei suoi colleghi, fece cenno ai due ragazzi di accomodarsi nella sua stanza.

"Se non la smetti di essere così zoccola, tra un paio d'anni ti ritroverai con una scoliosi pazzesca e un'infezione alla bocca, tesoro" le sussurrò Rider indicandole il beccuccio mangiucchiato della penna.

Superò la postazione della segretaria ignorando il pallore e la vergogna della ragazza e l'espressione attonita di Will, che fu preso da un momento in cui cominciò a ghignare.
Will gli batté una mano sulla spalla, poi si ritrasse, consapevole di quanto il suo amico odiasse i colpi amichevoli.

"Che ne pensate della mia nuova segretaria?" Chiese amorevole Matt dopo che tutti si accomodarono alle loro sedie.

Che razza di domanda era?
Li aveva chiamati per esprimere un giudizio su quella ragazza? Seriamente?

"Una zoccola" rispose Rider con nonchalance.

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