Capitolo quattordici
"Guarda un po' chi abbiamo qui!" Battè le mani Rider, fintamente contento.
David tremò.
Rider si scambiò un'occhiata con Will, che afferrò la mano del povero cameriere, poggiandogliela con forza sul loro tavolo, assicurandosi che fosse ben saldata su di esso.
David tentò di sottrarre la mano e di allontanarla dalla presa ferrea di Will, con scarsi risultati.In un minimo e impercettibile movimento, Rider bloccò con la punta del coltello, che rigirava tra le mani, il tessuto del maglione di David, proprio vicino al suo polso, ancorandolo maggiormente al tavolo di legno.
Il ragazzo sussultò spaventato e si guardò intorno, sperando che qualcuno li stesse osservando.
Purtroppo per lui, però, la gente era troppo occupata a mangiare e ad essere intrattenuta dal televisore che informava i cittadini dal notiziario regionale."Mi devi dire qualcosa?" Lo esaminò Rider sornione.
David scosse la testa, tremando.
"Risposta sbagliata" lo accusò furente il ragazzo, puntando ora il coltello nello spazio esatto delle dita del ragazzo, la cui mano era sempre tenuta immobile da Will.
Ebbe uno spasmo per lo spavento.
Gli occhi di David cominciarono ad inumidirsi, ma si disse che non avrebbe pianto.
Melanie, terrorizzata, guardava e sperava che qualcuno cercasse di salvare il suo amico, ma tutti erano troppo occupati a farsi i fatti loro.Non volevano immischiarsi nelle faccende di Rider Wilder.
Nessuno voleva veramente farlo.Ava la chiamò dalla cucina, l'ordine dei due ragazzi era pronto.
Menomale! Avrebbe avuto una scusa per fermare l'intimidazione dei due su David, avvicinandosi al loro tavolo."David" sussurrò la ragazza dietro il cameriere, che le bloccava lo spazio per servire Rider e Will.
In questo modo, pensò, avrebbe potuto allontanare David dai due."Stanne fuori mocciosa" le parlò furente Rider, non guardandola in viso.
"L'ordine è pronto" sussurrò timidamente Melanie per paura di scatenare ancora più rabbia in Rider, che sapeva, avrebbe riversato sul suo amico collega.
La ragazza servì con difficoltà i piatti ai due, senza che David si spostasse da lì. Successivamente le fu ordinato, per il bene del cameriere, di restare lì con loro e ascoltare tutta la volgarità che quel bellissimo corpo conteneva al suo interno.
"Ho conosciuto tua sorella, David. Niente male..." lasciò in sospeso Rider ridendo con Will.
"Anche se mi farei più volentieri Pearl, tua madre" continuò maliziosamente, suscitando rabbia in David che cominciò a tremare.
Rider puntellò il palmo della mano di David ben esposto, con la vetta della posata, adagiandola cautamente. Cominciò ad affondare delicatamente, restando sul primo strato dell'epidermide.
Non lo avrebbe fatto davvero, no?
Pensò Melanie spaventata. Insomma c'erano delle famiglie, c'era addirittura un bambino, diamine! Non poteva farlo seriamente! Doveva fermarsi, immediatamente!
"Mi implorerai di smettere proprio come ha fatto tuo padre" rise malignamente Rider.
David si agitò, cercando di colpire Rider con la mano libera, che fu fermata però da Will, seduto proprio accanto al cameriere.
"Cosa gli hai fatto, bastardo?" Sussurrò in lacrime il ragazzo.
"Niente di irrimediabile, credimi" lo sfottè, falsamente melodrammatico.
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Running after you
De TodoAlessitimico. Anaffettivo. Arrogante. Bastardo. Egoista. Machiavellico. Misantropo. Sfacciato. Stronzo. Vendicativo. E bello da togliere il fiato. Pochi aggettivi che avrebbe usato Melanie per descrivere Rider. Abitudinaria. Emotiva. Ridicolosamen...