Capitolo 7

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Lucas guardava Lagas dalle grandi finestre della sua camera mentre era steso sui cuscini. Narek aveva lasciato la camera subito dopo che era arrivata la colazione e Lucas si era fatto un bagno caldo che era durato più del solito perché non riusciva a muoversi più di tanto. Aveva insultato il principe Narek così tante volte che molto probabilmente il biondo aveva avuto le orecchi che fischiavano per tutto il tempo.

Lucas era distrutto, come pretendeva quello stupido biondino che lui facesse da guardia del corpo se poi lo riduceva in quello stato? Okay che era stata la prima volta, ma Narek non era per niente andato piano come invece avevano detto le due vipere.

-stupido principe- borbottò il ragazzo chiudendo gli occhi. Era assurdo come non era minimamente riuscito a dormire per il dolore e in quel momento si trovava più stanco che mai. E la luce non aiutava. Perché non gli avevano dato una stramaledettissima camera senza finestre? O meglio perché non mettevano delle tende? Lui aveva bisogno di dormire, anche perché se doveva uccidere il principe e poi scappare doveva essere bello sveglio e riposato. E c'era anche un altro problema: le scarpe. Gli avevano portato via le scarpe e non sapeva dove poteva trovarne delle altre. Correre per la strada a piedi nudi era davvero doloroso e lui non voleva ripetere l'esperienza. L'aveva fatto a cinque anni perché il padre l'aveva punito. Non si ricordava nemmeno più per cosa tanto era stata traumatica la corsa. Lucas si girò per dare le spalle ala finestra e cercare di dormire senza la luce che gli arrivava dritta negli occhi, ma nel farlo sentì una fitta al fondoschiena e maledisse ancora una volta quel stramaledetto principe. Non vedeva davvero l'ora di ucciderlo, anche perché voleva concedersi il meno possibile.

-hai una faccia troppo contenta, cosa hai combinato?- chiese Vartan al fratello che sembrava un bambino che aveva appena ricevuto il giocattolo tanto desiderato.

-ho trovato un nuovo amante- disse lui al fratello senza perdere il suo sorriso mentre addentava il quinto pezzo di torta. Vartan lo guardò male, perché suo fratello poteva mangiare tanto e non ingrassare mentre lui bevendo il te' con un po' di zucchero aumentava di un chilo.

-a quindi è arrivato il numero cinque-

-smettila di chiamarli in quel modo! Hanno dei nomi- disse Narek socchiudendo gli occhi e puntando il cucchiaino verso il fratello che era seduto difronte a lui.

-non ho nessuna intenzione di imparare i nomi dei tuoi amanti che un giorno ci sono e l'altro forse no- disse Vartan guardando male a sua volta il fratello.

-invece dovresti, altrimenti come capisci di chi sto parlando?-

-vai a numeri- disse Vartan alzando le spalle indifferente.

-odioso-

-dove lo hai trovato quest'altro?- chiese alla fine Vartan per cambiare discorso. Non voleva continuare di nuovo quel discorso. Ogni volta finivano sempre per litigare e lui non ne aveva minimamente voglia.

-era tra le reclute di Joel. È arrivato secondo-

-e tu togli un mostro a Joel solo perché te lo vuoi fare? Sai che con Walter che ci vuole far fuori ci servono le guardie- disse Vartan leggermente irritato. Ma come si permetteva suo fratello di fare qualcosa del genere!

-calmati, farà anche da guardia- disse Narek sorridendo a Vartan che lo guardava ancora male.

-si, con il culo sfondato da te! Dimmi almeno che non l'hai fatto contro la sua volontà!- disse il più piccolo sospirando.

Narek non rispose, ma abbassò lo sguardo colpevole.

-oddio! Alcune volte credo di essere io il maggiore!- disse Vartan esasperato. -ma povero ragazzo! Era anche la sua prima volta vero?- Narek abbassò ancora di più lo sguardo e Vartan alzò gli occhi al cielo prima di alzarsi.

-dove vai?- chiese Narek vedendo che il fratello aveva praticamente attraversato mezza sala in pochi secondi. "maledetto lui e la sua altezza!" pensò Narek. Suo fratello sembrava veramente più grande di lui, non solo per il carattere, ma anche per la sua altezza, infatti lo superava di quindici centimetri buoni.

-dal povero numero cinque, e tu non mi fermerai- disse Vartan guardando male il fratello mentre usciva definitivamente dalla sala e si dirigeva spedito verso l'ala riservata all'harem del fratello. Appena entrato di guardò intorno non sapendo in quale camera fosse la nuova preda di Narek quindi si mise l'anima in pace e fece tutto il corridoio sperando che il fratello avesse lasciato una guardia davanti la porta del nuovo ragazzo, come di solito faceva.

Fu fortunato e sorrise a Joel che era davanti alla porta.

-vostra altezza cosa ci fate qui?- chiese curioso.

-voglio parlare un po' con la nuova preda di mio fratello. Giusto per tranquillizzarlo- disse il ragazzo continuando a sorridere. Joel annuì e uscì le chiavi aprendo la porta. Il ragazzo gli sorrise ancora ed entrò nella stanza. Subito si coprì il viso con le mani, era la stanza delle finestre e la luce era davvero troppa per uno che aveva gli occhi troppo chiari. Ci mise parecchio ad abituarsi, e una volta fatto si guardò intorno cercando il povero ragazzo in mezzo a tutti quei cuscini. Sorrise quando lo individuò, ma subito si accorse che il ragazzo stava dormendo tranquillamente. Sarebbe stato meglio uscire da li e lasciarlo riposare, ma se lo avesse fatto poi Narek non l'avrebbe fatto più entrare quindi decise di sedersi anche lui sui cuscini e aspettare che il ragazzo si svegliasse.

Lo studiò meglio e dovette concordare con il fratello, il ragazzo era davvero carino, e il fatto che avesse i capelli lunghi aveva di sicuro fatto capitolare definitivamente Narek. Ma comunque Vartan non approvava la scelta del fratello. Quel ragazzo era arrivato secondo durante il combattimento, significava che aveva perso contro solo una persona, quindi era pressocché inutile tenerlo come suo amante. Stava solamente togliendo risorse al loro esercito. Narek sembrava non accorgersi del reale pericolo che rappresentava Walter, soprattutto quando poco alla volta, e nemmeno velatamente, si stava impadronendo del territorio di Aloyzas. Prima o tardi sarebbe toccata anche a loro, ed era meglio essere pronti.

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