Capitolo 22

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Lucas aprì gli occhi e si guardò intorno confuso. Era morto?

-finalmente! Credevo di essere arrivato troppo tardi- disse una voce al suo fianco. Lucas girò la testa di scatto avendola riconosciuta e guardò con occhi sgranati la figura di Vartan al suo fianco.

-sono morto quindi- sussurrò il ragazzo mentre Vartan ridacchiava -ma non dovrei essere all'inferno?-

-non sei morto coglione!- gli disse il biondo pizzicandogli un braccio. Lucas lo guardò male per il dolore, poi gli vennero le lacrime agli occhi.

-mi dispiace- sussurrò non volendo credere ai suoi occhi. Vartan era veramente vivo davanti a lui? O stava sognando tutto? Ma comunque il dolore avvertito per il pizzico era reale.

-non ti preoccupare, non lo volevi fare- disse Vartan sedendosi sul letto del ragazzo e abbracciandolo di slancio.

-come hai fatto? Narek e tutti gli altri ti credevano morto- disse Lucas non lasciando l'abbraccio dell'altro.

-parecchi anni fa imprigionammo un assassino che si voleva intrufolare al castello passando per me, eravamo identici. Dopo essermi fasciato la ferita sono andato da lui e l'ho ucciso facendolo sembrare me. Poi sono scappato qui per avvisare Aloyzas che Walter si era mosso- gli disse il biondo con un sorriso.

-ti ho fatto uccidere una persona- sussurrò il moro abbassando la testa.

-sarebbe morto comunque di li a poco- gli disse Vartan alzandogli il capo. -ora però voglio sapere tutto di te e Narek-

-non c'è niente da sapere- disse Lucas chiudendo gli occhi.

-invece si visto la vostra bellissima bambina!- disse Vartan incrociando le braccia al petto.

-Bambina? Di cosa stai parlando?- chiese Lucas abbastanza confuso. Vartan fece una faccia strana.

-tua figlia ovviamente! Di chi devo parlare se no? Marc l'ha portata qui- gli disse Vartan mentre vedeva l'espressione di Lucas cambiare velocemente.

-è una bambina?- chiese.

-si, una bellissima bambina che si mette a piangere se non sente il tuo odore. È stata un'impresa per Marc portarla qui, ma adesso sta bene- disse Vartan alzandosi per poi raggiungere la culla posta affianco al letto, della quale Lucas non si era accorto. Prese la bambina in braccio per poi passarla a Lucas che la guardava come se la vedesse per la prima volta. Cosa vera in realtà.

-è bellissima- disse il moro mentre se la stringeva al petto. -quindi Marc non è dalla parte di Goran?- chiese poi il ragazzo.

-no, è dalla tua. Mi ha detto che ti ha trattato da schifo solo per non perdere la fiducia di Goran-

-quindi lui sapeva che non sarei morto...-

-si, sapeva che ti avremmo salvato. Ora mi racconti tutto quello che è successo tra te e mio fratello!-

-ci siamo innamorati alla fine- disse Lucas in un sussurro mentre guardava la bambina che dormiva tranquillamente tra le sue braccia. -mi ha chiesto di sposarlo e io gli ho detto di no. Non perché non volessi credimi, ma perché non mi sembrava giusto. Poi gli ho rivelato tutta la verità. Volevo che fosse lui ad uccidermi ma mi ha lasciato andare- disse Lucas prendendo una manina della figlia nella sua.

-ti ama. È per questo che non ti ha ucciso, e credimi ti ama da più tempo di quanto immagini- disse Vartan sorridendogli.

-ormai è finita-

-no, non è finita. Potete ricominciare, entrambi. E poi vi amate e vostra figlia vi unirà ancora di più ne sono sicuro- disse Vartan sorridendo alla bambina che si era appena svegliata. -devi darle un nome-

-non sono bravo in queste cose- borbottò Lucas guardando gli occhi azzurri della piccola.

-e se facessi venire Narek qui e lo scegliete insieme?- chiese Vartan al quale era appena venuta in menta quell'idea.

-e con quale pretesto? Goran sarà furioso e mi cercherà in lungo e in largo- disse il ragazzo che non aveva nessuna intenzione di morire ora che aveva la sua piccola principessina.

-Aloyzas ne troverà uno. A proposito devo andare ad avvisarlo che ti sei svegliato-

-perché?- chiese curioso Lucas.

-perché deve dirti un bel po' di cose- disse Vartan uscendo dalla camera e lasciandolo da solo con la bambina che gli strinse un dito facendolo sorridere.

-per fortuna stai bene- furono le prime parole che Aloyzas disse quando entrò nella camera di Lucas.

-ehm si, grazie per avermi salvato- disse Lucas leggermente a disagio.

-Marc non ti ha detto niente quindi- disse l'uomo osservandolo attentamente.

-dirmi cosa?- chiese confuso Lucas.

-come immaginavo. Non sei figlio di Goran-

-cosa?- chiese sorpreso Lucas. Che significava che non era figlio di Goran?

-sei il figlio della famiglia reale di Halaf. La moglie di Goran scambiò suo figlio morto con te. E io ti credevo morto- disse l'uomo mentre a Lucas iniziavano a venire le lacrime agli occhi, di nuovo.

-e chi lo sa?- chiese Lucas in un sussurro mentre quello che era suo zio gli sorrideva.

-Marc, io e Vartan per il momento- disse Aloyzas accarezzandogli una guancia.

-non mi sembra vero. E se non fosse così?- chiese il ragazzo che non voleva sperare in quella possibilità e poi scoprire che era tutta una menzogna.

-nemmeno io volevo credere a Marc quando lo ha detto, ma ne sono sicuro per via di tua figlia. Noi deriviamo degli Yemen e solo uno Yemen può rimanere incinta anche se è un uomo- disse Aloyzas sorridendogli mentre Lucas scoppiava definitivamente a piangere. Era strano come in quel periodo era diventato terribilmente sensibile, non aveva mai pianto così tanto in tutta la sua vita.

-quindi sei mio zio?- chiese Lucas per sicurezza. Aloyzas gli sorrise.

-per gli altri si- disse l'uomo scompigliandosi i capelli nerissimi.

-in che senso?-

-in realtà non sei figlio di mia sorella ma mio. Mia sorella si è sposata con tuo padre solo per coprire il fatto che io ero rimasto incinta di te. Quando attaccarono il castello quel giorno io non c'ero e credimi credevo di aver perso tutte le persone che amavo di più al mondo in una sola notte. Ma tu sei vivo ed è un miracolo- disse l'uomo abbracciandolo mentre Lucas non riusciva ancora a crederci. -vorrei chiederti di non dirlo a nessun altro- gli sussurrò poi il padre e Lucas annuì.

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