Capitolo 17

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Durante tutto il viaggio di ritorno a Zragos non aveva fatto altro che piangere e vomitare. E anche in quel momento Lucas stava vomitando nel bagno della sua camera a Zragos.

Era riuscito a sgattaiolare dentro la base senza essere visto da nessuno e per il momento stava rimandando l'ora della sua morte.

Qualcuno fino alla fine si sarebbe accorto della sua presenza li e non sarebbe affatto finita bene. Aveva tradito gli assassini, proprio lui che era il più devoto tra loro. E lo aveva fatto perché si era innamorato. Gli veniva quasi da ridere.

-avevo sentito rumori sospetti. Cosa ci fai qui?- Lucas si girò di colpo trovandosi suo fratello che lo guardava preoccupato. Stava per rispondergli, ma un altro conato di vomito lo prese alla sprovvista e il ragazzo rimise ancora.

Marc si fiondò subito al suo fianco mentre gli teneva i capelli dietro per non farli sporcare e con l'altra mano gli faceva massaggi concentrici sulla schiena per farlo rilassare. Cosa cavolo aveva il suo fratellino?

-tutto okay?- chiese il maggiore una volta che il respiro di Lucas si fece più regolare.

-no- rispose il ragazzo con le lacrime agli occhi.

-okay, puoi dirmi cosa ci fai qui quando dovresti essere a Lagas per uccidere il principe Narek?- chiese Marc con gentilezza. Il castano aveva davvero paura di quella risposta.

-mi hanno scoperto- disse solo il ragazzo cosa che fece inarcare un sopracciglio a Marc che però non commentò, ma strinse il ragazzo a se.

-se lo scopre papà va su tutte le furie- disse dopo un po'.

-hm- fu l'unica risposta di Lucas che si stava addormentando cullato dal dolce profumo del fratello.

-TU!- ma il grido lo ridestò subito. Infatti il ragazzo si ritrovò suo padre super incazzato in camera. Perché cazzo non aveva chiuso la porta a chiave come faceva sempre?

-papà non gridare- cercò di dire Marc mentre aiutava il fratello ad alzarsi.

-oh io grido eccome. Ci sono delle guardie qui intorno. Hai parlato non è vero? Hai spifferato tutto! E Narek, il tuo obbiettivo, non è morto. TRADITORE!- gridò l'uomo con sguardo di fuoco verso Lucas.

-potrebbero anche aver trovato questo posto per qualche altro motivo- cercò di difendere il fratello Marc.

-no Marc, non lo difendere, so che ha parlato- disse l'uomo con sguardo di fuoco. -lo so perché i reali di Lagas hanno dato la colpa al re Walter per la morte del loro secondogenito, pubblicamente-

-e allora?- chiese Lucas parlando per la prima volta.

-sei un traditore-

-si lo sono, ma non mi pento- disse Lucas facendo sgranare gli occhi a Marc. Aveva veramente tradito quindi? Lucas? Lo stesso Lucas che amava uccidere?

-quindi lo ammetti!-

-certo-

-dimmi solo una cosa ragazzino, perché lo hai fatto-

-perché amo Narek- furono le parole che fecero gelare sul posto sia Marc che Goran.

-sei diventato la puttana del principe?- chiese Goran con scherno.

-no, non sono la sua puttana. Io lo amo e lui mi ama- disse il moro convinto delle sue parole. Infondo era la verità.

-e se ti ama perché ti ha lasciato andare? Poteva tenerti al sicuro li- disse con scherno Goran mentre gli occhi di Lucas si riempivano di lacrime facendo sbiancare Marc. Suo fratello non piangeva.

-mi ama e lo ha dimostrato lasciandomi in vita- sussurrò il ragazzo anche se non era più del tutto convinto di quelle parole.

-peggio per te visto che verrai ucciso qui, come il peggiore dei traditori visto che lo sei- disse Goran sibilando ogni parola. -Marc sbattilo in prigione- disse poi Goran uscendo dalla stanza infuriato.

-Marc io...- ma non riuscì a dire niente perché Lucas si ritrovò un Marc infuriato che lo trascinava per tutta la loro base fino a buttarlo, letteralmente, in prigione.

-Marc! Sono tuo fratello!-

-no, non lo sei. Mio fratello è morto- disse il castano chiudendo a chiava la cella e lasciando Lucas completamente da solo.

-vuoi una torta con le fragole?- chiese Louis vedendo arrivare Narek in cucina. Il ragazzo aveva finalmente ottenuto il permesso di poter diventare il cuoco del castello e non era mai stato così felice.

-no, mi ricorda troppo Lucas- disse in un sussurro il biondo mentre si sedeva a guardare Louis che cucinava.

-tutto ti ricorda Lucas. Spiegami ancora perché lo hai cacciato invece di imprigionarlo?- chiese il rosso mentre assaggiava la crema che aveva appena fatto.

-perché non volevo più vederlo-

-e adesso stai male perché sai di averlo condannato a morte certa- disse il rosso sospirando -non puoi andare a cercarlo? Ti ha rivelato praticamente tutto e abbiamo anche appurato che era tutto vero-

-è già morto- disse in un sussurro il biondo chiudendo gli occhi -non posso fare niente, l'avranno ucciso appena arrivato. L'unica cosa che mi rimane di lui sono le sue armi- disse il biondo iniziando a giocherellare con il pugnale di bronzo che aveva trovato nello scompartimento segreto che il ragazzo gli aveva mostrato prima di uscire per sempre dalla sua vita.

Quel pugnale lo teneva sempre appresso. Non lo lasciava mai, nemmeno per dormire. E non dormiva nemmeno più nella sua camera, ma andava in quella che era stata di Lucas dove c'era ancora un po' del suo odore. Odore che sarebbe scomparso a breve.

-ecco a te- disse Louis porgendogli una piccola torta di fragole e riscuotendolo dai suoi pensieri.

-ti avevo detto che non la volevo-

-mangia che ti fa bene- disse il rosso sbuffando per poi rimettersi al lavoro mentre Narek affondava una forchetta nella torta che sotto sotto non vedeva l'ora di mangiare.

L'eredeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora