Lucas sapeva che c'era qualcun altro insieme a lui nella camera prima ancora di aprire gli occhi. Avvertiva il respiro dell'altra persona, ma non sapeva dire chi fosse. Di sicuro non una delle vipere, andavano sempre in giro insieme, e nemmeno Joel visto che aveva il respiro più pesante. Narek era impossibile, gli sarebbe saltato addosso mentre la persona stava seduta ad una giusta distanza da lui.
Decise alla fine di aprire gli occhi e scoprire chi fosse. La prima cosa che vide fu luce, luce totale, visto che gli specchi riflettevano quella che proveniva dalle finestre e Lucas maledisse mentalmente Narek, ancora, per avergli dato quella stramaledettissima camera luminosa. Quando si abituò alla luce fece vagare lo sguardo per la camera fino a quando non incrociò lo sguardo con quello celeste, identico a quello di Narek, dell'altro ragazzo presente nella camera.
-mi scuso per l'intrusione. Come stai?- chiese il ragazzo sorridendogli.
-bene credo- disse Lucas con voce ancora impastata dal sonno.
-devi scusare mio fratello, a volte è troppo stupido per capire di fermarsi- disse il ragazzo sorridendogli ancora. Invece Lucas sgranò gli occhi. "fratello? Praticamente vi state suicidando!" pensò il ragazzo che nel giro di ventiquattro ore era riuscito ad entrare nel castello, anche se non come voleva, e a conoscere i volti delle sue due prede.
-okay- disse alla fine Lucas non sapendo come comportarsi. Aveva avuto la possibilità di uccidere entrambi i principi, ma non poteva per via della porta chiusa a chiave. E il nervoso gli saliva parecchio. Forse farsi amico il principe Vartan poteva volgere tutto a suo favore e riuscire ad ucciderlo tranquillamente.
-e ti do la mia autorizzazione a trattarlo male. Se lo merita, comunque come ci sei finito qui?- chiese Vartan curioso.
-dovevo entrare nella guardia, ma il principe ha deciso diversamente- disse Lucas alzando le spalle.
-si lo so, intendo qui a Lagas. Si vede parecchio che non sei di qui- gli disse il ragazzo sorridendogli.
A Lucas venne da sorridere solo perché l'altro lo aveva appena fatto. Comunque non si era minimamente preoccupato di quella domanda. Aveva ipotizzato potessero fargliela e quindi oltre ad un piano per entrare nel castello, durante il viaggio aveva pensato anche a un modo per spiegare la sua presenza li senza destare sospetti.
-vengo da un villaggio di Halaf. Sono venuto qui perché il re di Ur si sta espandendo e volevo fare un po' di pratica entrando nell'esercito- disse Lucas facendo la sua faccia da dolce cucciolo che fece convincere sempre di più Vartan delle sue parole, forse anche per il fatto che il biondo voleva davvero credere a quel povero ragazzo che era finito nelle grinfie di suo fratello.
-mi dispiace davvero tanto. Anche qui non siamo messi tanto bene- disse Vartan perdendo momentaneamente il suo sorriso. A Lucas, per un solo attimo, gli si strinse il cuore. Poi pensò che lui era li proprio per ordine di Walter quindi cercò di non farsi prendere troppo dai sentimenti. Non era mai una cosa buona farsi guidare dalle emozioni, e ancora di più durante una missione.
-scusate se ve lo chiedo ma voi cosa ci fate qui?- chiese dopo un po' Lucas che non aveva ancora capito cosa ci facesse il secondogenito di Lagas li.
-a darti il mio supporto. Mio fratello è ingestibile la maggior parte delle volte, quindi se ne avrai bisogno puoi venire sempre da me. Ovviamente quando Narek deciderà di lasciarti libertà di movimento! Comunque puoi anche darmi del tu- disse il biondo sorridendogli.
-grazie mille- furono le parole di Lucas che, vista tutta la situazione nella quale si era cacciato, era davvero felice di poter contare su di Vartan, e poi gli stava offrendo la sua vita su un piatto d'argento.
-bene, io vado altrimenti Narek inizia a fare congetture strane. Posso sapere almeno il tuo nome?- chiese il biondo vicino alla porta.
-Lucas-
-allora ci vediamo Lucas- disse il biondo prima di bussare e uscire dalla camera lasciando il moro da solo.
Nemmeno il tempo di sgranchire i muscoli indolenziti che il ragazzo avvertì delle voci fuori dalla porta. Sembrava che qualcuno stesse litigando, e anche ferocemente. Poi la porta della sua camera si aprì rivelando un Narek parecchio infuriato. Lucas non ebbe il tempo di dire una parola che si ritrovò subito sovrastato dal principe.
-cosa avete fatto?- chiese a denti stretti quest'ultimo.
-abbiamo solo parlato- disse Lucas che intuì che il litigio era scoppiato tra i due fratelli che si erano incrociati davanti alla porta.
-per cinque ore?- chiese indemoniato l'altro mentre gli stringeva forte un fianco.
-mi sono svegliato poco fa-
-tutte le persone nel mio harem sono mie e nessun altro le può toccare, nemmeno mio fratello. Mettitelo bene in testa- disse Narek iniziando a baciarlo e morderlo sul collo.
-davvero non abbiamo fatto niente, anche perché sono ancora tutto dolorante- cercò di dire il moro anche per far desistere il biondo che aveva tutte le intenzioni di farselo per tutto il resto del giorno per quanto era arrabbiato.
-non me ne frega niente. Lui non ti deve toccare e tu non devi fare la gatta morta con lui- Lucas si innervosì.
-prima di tutto io non faccio la gatta morta con nessuno, secondo io non ho mai voluto fare sesso con te e terzo non mi piacciono gli uomini- disse Lucas con gli occhi che sembravano fuoco vivo.
Narek rimase sinceramente colpito dall'azione del ragazzo. Non si sarebbe mai immaginato una ribellione del genere, ma doveva ammettere che facendo così il ragazzo si rendeva ancora più sexy ai suoi occhi. Lui odiava le persone che subito si sottomettevano.
-potrei crederti anche se da come gemevi ieri credo che la seconda e la terza parte non siano tanto vere- disse Narek sorridendo prima di baciare il ragazzo sotto di lui, ricevendo anche un morso, e prenderselo come aveva fatto il giorno prima.
STAI LEGGENDO
L'erede
FantasyIl re di Ur, Walter, vuole essere l'unico grande re. Per farlo però deve mettere fine alle due dinastire che governano le città limitrofe. Così chiederà l'auito degli assassini della Stella della Roccia. Ed è proprio per volere di Walter che Lucas...