Capitolo 24

1K 57 5
                                    

Narek salì le scale sbuffando. Era arrivato ad Halaf il prima possibile solo perché suo padre gli aveva detto che era importante non perdere tempo.

Al ragazzo era sembrato strano che dopo tutto quel tempo Aloyzas avesse scritto a loro per "parlare". Narek ipotizzava ci fosse qualcos'altro sotto, anche se non riusciva ad immaginare cosa. Forse voleva parlare della profezia, ma perché farlo proprio in quel momento? E poi avrebbero dovuto aspettare anni prima che un matrimonio tra le due dinastie si potesse fare effettivamente.

Narek sospirò una seconda volta e dopo aver guardato Joel e Rich, che erano al suo fianco e rappresentavano la sua scorta, si diresse spedito verso le due guardie che sorvegliavano il palazzo principale di Halaf.

-il re Aloyzas mi aspetta- disse il biondo che non vedeva l'ora di poter scoprire quello che nascondeva veramente l'invio di quella lettera.

-certo, venite con noi- disse una delle due guardi facendo aprire il portone e far entrare i tre ospiti del re di Halaf.

La guardia li guidò all'interno del palazzo fino ad arrivare ai giardini dove un uomo dai capelli neri dava le spalle ai nuovi arrivati e stava parlando con qualcuno che Narek non riuscì a vedere perché coperto dalla presenza di quello che presumibilmente era Aoyzas.

-vostra altezza è arrivato il principe Narek- disse la guardia facendo girare l'uomo e prendere un colpo a Narek. Il re Aloyzas aveva gli occhi rossi identici a quelli del suo lupetto.

-ben arrivato-

-grazie- disse Narek facendo un piccolo inchino con la testa subito ricambiato dall'altro.

-potete andare grazie mille- disse Aloyzas congedando la guardia che scomparve subito -grazie per essere accorso con così poco preavviso, ma era il modo più sicuro per farvi venire qui- disse Aloyzas al ragazzo che annuì. Guardò le sue due guardie e loro capirono lasciando i due da soli, anche se non proprio visto che Narek si ricordava benissimo che dietro ad Aloyzas c'era una persona.

Quando le due guardie furono scomparse da dietro Aloyzas fece capolino una testa bionda che Narek non riuscì ad individuare perché quella persona gli corse praticamente incontro facendolo quasi cadere a terra per lo slancio.

Solo dopo pochi secondi sgranò gli occhi incapace di dire alcuna parola. Quella era la corporatura, e soprattutto l'odore, di suo fratello. Non ci pensò due volte e fece staccare da se quella persona per confermare solamente che davanti a lui c'era davvero Vartan.

-ma tu...come?- chiese Narek che era davvero felice di vederlo vivo, ma non sapeva spiegarsi come fosse possibile visto che lui stesso aveva trovato il suo corpo riverso in una pozza di sangue quell'orribile giorno.

-sorpresa!- disse Vartan sorridendogli ancora. Nel mentre Aloyzas aveva lasciato i due fratelli da soli in modo che potessero parlare.

-spiegami come cavolo hai fatto- disse Narek che stingeva forte le spalle del fratello per paura che scomparisse davanti ai suoi occhi.

-ho finto la mia morte e mi sono rifugiato qui. Avrebbero attaccato ancora e questa era l'unica possibilità che mi era venuta in mente per non estinguere completamente la nostra dinastia-

-quindi Lucas ha ucciso la persona sbagliata!- disse Narek sospirando di sollievo.

-no, mi ha pugnalato veramente, ma è scappato prima di controllare che fossi morto veramente.- disse Varta sorridendo al fratello per tranquillizzarlo.

-mi hai fatto chiamare qui per dirmi che eri vivo quindi. Ma non ti sembra un po' azzardato?-

-se lo avessi fatto scrivere nella lettera poteva finire nelle mani di chiunque. Dobbiamo assolutamente evitare che questo castello venga attaccato- disse Vartan incrociando le braccia al petto. Poi gli sorride. -e non è l'unico motivo per il quale sei qui-

-e cos'altro? La profezia?- chiese Narek sbuffando.

-in parte si- disse Vartan cercando di capire come dire al fratello di Lucas, o meglio Ciel.

-me lo sentivo, ma dovremmo comunque trovare una moglie per me o per te e un erede per Aloyzas e questo comporta aspettare almeno diciott'anni- disse Narek. Vartan scosse la testa.

-non c'è bisogno di tutto questo tempo. Anzi la profezia ha agito senza che noi facessimo niente. Il principe Ciel è vivo- disse Vartan sorridendo.

-ma non era morto nell'attacco di diciannove anni fa? Come fate ad essere sicuri che sia lui?- chiese sorpreso Narek. Quella si che era una bella sorpresa, ma avrebbero dovuto lo stesso aspettare tanti anni perché i loro figli si sposassero e dessero alla luce l'erede.

-hanno scambiato i bambini e lo sappiamo con sicurezza-

-okay anche se fosse come dici non si potrebbe lo stesso fare niente prima dei diciott'anni- disse Narek iniziando a sbattere il piede a terra impaziente.

-invece no perché tu caro mio hai chiesto al principe Ciel di sposarti giù una volta, quindi ora muovi il culo e proponi nuovamente la cosa al tuo lupetto- disse Vartan sorridendo mentre l'espressione di Narek si faceva sempre più sorpresa.

-Lucas...Lucas è vivo?- chiese sull'orlo delle lacrime il biondo.

-per pura fortuna si, e Lucas non è il suo vero nome. Non hai notato che lui e Aloyzas sono praticamente due gocce d'acqua?- chiese Vartan senza perdere il suo sorriso. Non vedeva l'ora di vedere la faccia del fratello vedendo la figlia.

-non posso- disse il maggiore facendo perdere il sorriso a Vartan.

-in che senso non puoi?-

-mi ha già detto no e lo dirà nuovamente, per non parlare del fatto che non possiamo avere figli e...-

-Ciel ti ama. E ha detto no quella volta solo perché non voleva che tu sposassi l'assassino di tuo fratello. Ma lui non mi ha mai ucciso e di certo i suoi sentimenti per te non sono cambiati credimi. I figli sono una questione secondaria- disse Vartan infuriandosi leggermente.

-come puoi dire che i figli sono una questione secondaria quando la profezia si basa su un'erede!- disse Narek alzando la voce.

-io non posso rispondere a questa domanda, ma ti conviene veramente muovere il culo e andare dal tuo lupetto prima che sia troppo tardi-

I due fratelli rimasero in silenzio per qualche minuto. Narek si guardava intorno cercando un qualcosa che gli dicesse cosa fare e Vartan aspettava che il fratello si desse una mossa.

-Vartan dov'è la sua camera?- chiese alla fine Narek facendo sorridere il più piccolo.

L'eredeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora