Capitolo 10

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-che cosa sbaglio?-

-non tutte le persone vogliono che tu invada la loro vita personale- disse Vartan dando una ventagliata in testa al fratello. Lui adorava andare in giro con i ventagli, o meglio lui amava i ventagli e ne aveva tantissimi. Ogni giorno ne cambiava uno. Non erano solo comodi per rinfrescarsi un po' quando faceva caldo, ma erano anche delle ottime armi, soprattutto se vuoi colpire tuo fratello senza ferirlo.

-lo so, però con gli altri si parlava più tranquillamente. Con lui è un'impresa cavargli le parole di bocca- borbottò Narek che era andato a rifugiarsi dal fratello per chiedere aiuto con il suo lupetto che non aveva nessuna voglia di aprirsi con lui. E ci aveva provato per una settimana intera ad avere una specie di conversazione, sia prima che dopo il sesso. Alcune volte era andato li solo per parlare con il ragazzo, ma il moro non aveva detto niente e quindi se ne era andato via davvero sconsolato.

-non tutti sono uguali Narek, e lui è molto chiuso. E forse anche il tuo primo approccio con lui non è stato dei migliori, con me la prima volta ha parato tranquillamente- disse Vartan vedendo subito gli occhi celesti del fratello fremere di rabbia.

-ancora non mi va giù la cosa, secondo me vuole te- borbottò il maggiore incrociando le braccia al petto-

-no, lui parla con me proprio perché non me lo voglio fare. Diversamente da te che lo hai preso senza sapere se era quello che voleva anche lui-

-ma è uno dei miei amanti!-

-glielo hai chiesto di esserlo?-

-no! Però nessuno ha mai fatto storie, e credimi piace anche a lui- disse il maggiore sbuffando facendo ridere Vartan. Alcune volte si sentiva davvero il più grande.

-gli altri avevano tutte le intenzioni di diventare gli amanti del principe, lui no. Lui voleva stare solo per i fatti suoi- disse il minore sorridendo al fratello.

-credi che debba lasciarlo andare?- chiese Narek leggermente spaventato da quella possibilità. Non voleva perdere il suo lupetto.

-no, ormai il danno è fatto. Ma non ti arrendere. Prova a parlargli e non ti scoraggiare se non ti risponde o sta sulle sue- disse Vartan sorridendo. -e permettimi di parlargli-

-no, sono geloso- disse in assoluta sincerità il maggiore.

-tranquillo Lucas è tutto tuo. Voglio soltanto aiutarlo-

-e va bene, anche se mi sembra strano che ricordi il suo nome e non quello degli altri due ragazzi che sono qui- borbottò Narek prima di uscire di fretta dalla camera del fratello. Nemmeno due passi che si trovò di fronte Fred che lo guardava sorridendo.

-tutto okay?- chiese Narek che non era abituato a vedere il ragazzo fuori dalla sua stanza.

-si ti stavo cercando- disse il castano continuando a sorridere per poi avvicinarsi al principe mettendogli una mano sul petto.

-dimmi- disse Narek non facendosi distrarre da quel gesto. Fred voleva qualcosa, e il tutto era così palese che fece venire i nervi al principe.

-perché non scegli un tuo amante preferito? Ne dovrai avere pure uno no?- chiese il ragazzo avvicinandosi sempre di più strusciando il suo corpo su quello del biondo che alzò un sopracciglio.

-e dovresti essere tu?- chiese scettico il principe che aveva già capito dove voleva andare a parare Fred.

-ovvio sono quello che è qui da più tempo- disse il castano portando la sua mano verso il cavallo dei pantaloni del biondo facendolo gemere a quel contatto improvviso.

-ma il preferito potrebbe non essere quello che è qui da più tempo- disse Narek a denti stretti cercando di non far uscire un altro gemito dalla sua bocca. Erano in mezzo al corridoio dannazione! Okay che tutti sapevano quello che faceva in quel palazzo, ma non voleva rendere così pubblica la cosa. E poi era a due passi dalla porta di Vartan!

-ma io diversamente dagli altri ti sono stato fedele per tre anni- continuò il suo attacco Fred mentre Narek cercava di trattenersi il più possibile.

-ovviamente perché tu vuoi altro e credi che facendo il bravo lo avrai- disse Narek scostandosi da Fred che lo guardò confuso. -credi che non me ne sia accorto?- chiese dopo un momento di pausa per riprendersi.

-accorto di cosa?-

-che vuoi diventare l'unico. E ci saresti riusciti se non te ne fossi uscito con questa trovata assurda. Sai perché nonostante mi fossi accorto di tutto ciò non ti avevo detto niente? Perché tu non avevi ancora espresso i tuoi desideri ad alta voce. Adesso mi vedo costretto a cacciarti- disse Narek riprendendo il controllo di se.

-no! Non puoi cacciarmi!- disse Fred perdendo tutta la sicurezza che aveva avuto fino ad allora.

-invece posso e lo farò. Addio- e così dicendo Narek si allontanò dal castano per andare a comunicare a Rich che il suo arem si era appena ridotto a due persone.

Però aveva un piccolo problema e doveva assolutamente risolverlo. Decise quindi di cambiare direzione all'ultimo e andare verso la camera del suo amante. Quando la spalancò si eccitò ancora di più. Lucas non si era minimamente accorto che era entrato in camera e si stava allenando, a torso nudo, con una delle lance che gli aveva portato. Di solito Narek andava da Lucas solo di notte, per far allenare il ragazzo, ma quel giorno non aveva minimamente pensato a ciò e si era fiondato nella camera delle finestre. Rimase imbambolato per parecchio tempo, poi palesò la sua presenza chiudendo la porta.

Lucas si girò verso di lui con il volto completamente scoperto visto che aveva i capelli legati. Il suo petto si alzava e abbassava per lo sforzo fisico che stava facendo e il ragazzo non riuscì a dire niente quando il principe si impossessò delle sue labbra con ferocia. Gli fece mollare la lancia a terra, facendo anche dimenticare al ragazzo che avrebbe potuto ucciderlo in due secondi e si lasciò condurre dal principe fino alle vetrate gelide. Di nuovo.

Lucas gemette per il fastidio del freddo sul suo corpo accaldato, ma Narek sembrò non darci peso e fece girare il ragazzo di spalle facendolo spiaccicare sempre di più contro il vetro gelato mentre gli abbassava in un solo colpo i pantaloni e lo penetrava facendo perdere a Lucas la possibilità di fare qualunque pensiero razionale.

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