Capitolo 28

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Marc e Goran entrassero le spade nello stesso momento. Goran cercò di decapitare il figlio, ma il ragazzo riuscì a parare il colpo nonostante fosse barcollante per il troppo sangue che stava perdendo.

Il colpo di Marc, però, riuscì ad andare a segno e la testa di Goran cadde lontana dal corpo.

Il castano sospirò pesantemente prima di cadere in ginocchio e portare una mano allo stomaco dove il sangue non voleva saperne di fermarsi.

Vartan corse subito da lui buttando in aria la sua spada e aiutandolo a tamponare la ferita con un pezzo della sua camicia bianca che si sporcò immediatamente di rosso.

-dobbiamo fasciarla altrimenti ti dissanguerai- sussurrò il biondo cercando intorno a se per vedere se trovava un qualcosa da utilizzare per fasciare il ragazzo tra le sue braccia.

Marc appoggiò la testa sulla spalla di Vartan.

-ho perso troppo sangue, non servirà a niente- sussurrò il castano che faceva fatica anche a parlare.

-non dire così, riusciremo a salvarti e verrai con me a Lagas- sussurrò Vartan baciando la fronte del castano.

-sei davvero la persona più ottimista che io abbia mai incontrato, ma sai bene anche tu che il sangue che ho perso è troppo e il mio corpo non regge- disse Marc portando una mano al viso del biondo per asciugargli le lacrime che iniziavano a scendere.

-io non voglio perderti! E poi che dirà Ciel non vedendoti arrivare?- chiese il ragazzo non riuscendo a trattenere le lacrime che ormai scendevano dai suoi occhi.

-gli direte che ho ucciso Goran- sussurrò il ragazzo sorridendogli. -grazie per avermi aiutato, sarei morto molto tempo prima e Goran sarebbe ancora vivo- disse Marc facendo scendere la testa di Vartan verso di se.

Vartan lo assecondò e baciò le labbra del castano che poco alla volta stavano diventando sempre più fredde.

-ti amo- sussurrò il castano prima di chiudere i suoi occhi ambra ed esalare il suo ultimo respiro.

-anch'io amore mio- disse Vartan mentre stringeva a se quel corpo ormai privo di vita e versava tutte le lacrime che gli rimanevano in corpo.

Le due spade cozzarono creando un rumore fastidioso per coloro che stavano assistendo allo scontro.

Aloyzas alla fine era riuscito a trovare Walter e adesso stavano combattendo davanti al castello di quest'ultimo.

-non dovevamo mantenere la pace?- chiese leggermente adirato il re di Ur.

-no visto che sei stato il primo a negarla- disse Aloyzas partendo nuovamente alla carica e continuando a fronteggiarsi con Walter che non cedeva di un passo.

-se vuoi posso mandarti dritto dritto da tua sorella e suo marito- disse Walter ridacchiando mentre gli occhi di Aloyzas si incendiavano sempre di più.

-hai distrutto vite innocenti per niente!- disse a denti stretti il re di Halaf.

-dovresti solo ringraziarmi visto che ti ho dato il trono che ti spettava! Eri tu l'erede al trono non tua sorella e quello stupido soldato che è diventato suo marito-

-ho scelto io di dare il trono a mia sorella e mai avrei voluto riprendermelo. Non mi hai fatto un favore- disse Aloyzas schivando prontamente un affondo del re.

-questa guerra contro di me è inutile Aloyzas! Concedimi il tuo regno visto che non vuoi governare e passa dalla mia parte- disse Walter fermando il combattimento e porgendogli la mano.

-mai potrei accettare di fare una cosa del genere. E c'è già qualcun altro pronto a governare dopo di me. Tu sarai solo polvere- e detto questo il moro si fiondò verso Walter. Il re di Ur cercò di schivare l'attacco, ma esso non era diretto a lui, ma alla sua mano tesa che venne presa in pieno e cadde a terra.

Walter urlò di dolore portandosi al petto il moncherino.

-arrenditi e ti risparmio la vita- disse Aloyzas puntando la spada al collo di Walter. Quella del re di Ur era caduta quando gli era stata mozzata la mano.

-non lo farò mai, io sono l'unico vero re!-

-va bene- disse Aloyzas che mozzò la testa di Walter senza che lo stesso se ne accorse. Avevano vinto.

-VARTAN- gridò Narek correndo verso il fratello che aveva appena individuato al centro di una piazza. Durante tutto il combattimento non era riuscito ad individuarlo da nessuna parte nonostante avesse combattuto al fianco del padre. Ora, a combattimento finito visto che Aloyzas era riuscito ad uccidere Walter, Narek era andato in cerca del fratello.

-Vartan mi hai fatto preoccupa...- le parole gli morirono in bocca quando vide il corpo inerme di Marc tra le braccia del fratello.

-ha ucciso Goran, ma lui...- Vartan non riuscì a finire la frase che le lacrime ricominciarono a scendere e Narek gli mise una mano sulla schiena cercando di consolarlo, ma sapeva che niente lo avrebbe fatto star meglio in quel momento.

-la battaglia è finita. Aloyzas ha ucciso Walter- disse Narek mentre il fratello stringeva ancora il corpo di Marc.

-okay- sussurrò poi alzando lo sguardo verso Narek. I suoi occhi azzurri erano arrossati per via delle lacrime. Narek non lo aveva mai visto così sconvolto. -ha detto che mi amava, prima di morire- rivelò poi il minore lasciando delicatamente il corpo di Marc a terra e buttandosi poi tra le braccia del fratello che lo strinse a se. -doveva venire con me a Lagas, doveva ricominciare tutto daccapo. Non doveva morire così- continuò a dire a raffica Vartan mentre l'unica cosa che poteva fare Narek in quel momento era stringere a se il ragazzo.

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