Capitolo 9

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Era passata una settimana da quando Narek aveva preso Lucas come suo quinto amante, anche se adesso erano rimasti solo in tre visto che il biondo aveva cacciato gli altri due avendo capito che si stavano innamorando di lui. Non che a lui non piacessero, solo che già una volta era successa una rivolta perché uno dei suoi amanti voleva che tutti gli altri sparissero per restare il solo. Non era finita bene e ci era anche scappato il morto. Era stato allora che Narek aveva deciso che ogni amante doveva avere la propria stanza, infondo nel palazzo c'erano parecchie camere inutilizzate quindi perché non dargli un po' di vita?

In quella settimana Lucas era diventato leggermente più sicuro di se mentre facevano sesso, tanto da prendere il controllo alcune volte, cosa che aveva fatto andare in tilt Narek. E non perché non gli piacesse, anzi. Adorava quando il moro prendeva il controllo e aveva deciso che quella sera avrebbe tolto le guardie e la porta non sarebbe più stata chiusa a chiave, e soprattutto avrebbe portato le armi nella stanza del suo lupetto in modo tale che potesse continuare ad allenarsi. Sapeva che c'erano davvero poche possibilità che qualcuno attaccasse mentre erano in un momento di intimità, ma la prudenza non era mai troppa.

-ehi lupetto- disse Narek entrando nella camera di Lucas una volta che Rich, la guardia che controllava il ragazzo, ebbe aperto la porta.

-smettila, lo sai che odio essere chiamato così- disse il ragazzo che dava le spalle al principe osservando la città di Lagas dalle finestre.

-ma tu sei il mio lupetto- disse il principe arrivando da dietro e mettendogli le mani sui fianchi portandoselo più vicino e mordendogli il collo.

-sembri più tu il lupo- sussurrò Lucas mentre non impediva a Narek di toccarlo. Alla fine si era arreso perché aveva capito che prima lo faceva e prima aveva la possibilità di essere libero ed uccidere i principi. E poi, anche se l'assassino non voleva ammetterlo, gli piaceva davvero tanto fare sesso con il principe.

-domani ti faccio portare le armi, così nei tempi morti puoi fare qualcosa-

-uccidermi?- chiese Lucas facendo ridere Narek che girò il ragazzo e lo baciò. -non chiuderò nemmeno la porta, ma per favore non andare da mio fratello- disse il biondo sbuffando e questa volta fu Lucas a ridere.

-guarda che è già tanto se mi faccio toccare da te- disse il moro tra le risate. Era felice perché finalmente poteva iniziare a mettere in atto il suo piano. Aveva deciso che avrebbe ucciso prima Vartan, era la preda più semplice visto che il ragazzo si fidava molto di lui e lo trattava come un amico. Ma non era solo la preda più facile, Vartan stava iniziando a ricordargli Marc un po' troppo spesso e Lucas sapeva che più tempo passava più non sarebbe riuscito ad uccidere Vartan a sangue freddo. Era strano come aveva sperato per molto tempo di poter uccidere qualcuno con un rango molto elevato e quando poteva farlo era costretto ad andare a letto con uno e l'altro gli ricordava il fratello.

Perché aveva accettato quella stramaledettissima missione? Non poteva rifiutare? Oppure suo padre non poteva darla a qualcun'altro? Poi Lucas si diede dello stupido. Suo pare si fidava solo dei suoi due figli e Marc era troppo riconoscibile, e poi non era stato lui stesso a voler partecipare a quella missione a tutti i costi? E soprattutto perché si stava facendo tutte quelle pippe mentali?

Il moro venne riscosso dai suoi pensieri dalle mani di Narek che, dopo avergli abbassato i pantaloni, strinse forte i suoi fianchi.

-a cosa stai pensando?- gli chiese il biondo che aveva perfettamente capito che il moro si era perso nei suoi pensieri.

-pensavo di dover rimanere rinchiuso per più di un mese- sussurrò Lucas mettendo le braccia introno al collo del principe mentre quest'ultimo lo faceva aderire con la schiena ad una delle vetrate. Il freddo vetro fece rabbrividire Lucas e Narek scoppiò a ridere per la faccia del ragazzo.

-ti stai comportando bene, perché dovrei tenerti in gabbia? E poi più tempo passi senza allenarti e meno possibilità avrai di uccidere un qualsiasi mio assassino-

Lucas sorrise pensando che per uccidere un "qualsiasi suo assassino" doveva praticamente suicidarsi, cosa che non avrebbe mai fatto. Anche perché aveva promesso a Marc di ritornare tutto intero.

-cosa ci fai ancora qui?- chiese Lucas una volta uscito dal suo bagno trovando il principe ancora sdraiato sui suoi cuscini, si ricordava perfettamente che dopo averlo fatto il ragazzo era uscito dalla sua camera. Poi Lucas notò i capelli biondi dell'altro leggermente umidi. Si era fatto un bagno?

-non posso voler passare un po' di tempo con il mio lupetto?- chiese quest'ultimo facendo cenno a Lucas di sedersi al suo fianco, cosa che il moro fece.

-la scorsa settimana non ti andava tanto a genio di parlare, volevi fare altro- borbottò il moro facendo ridere Narek che gli mise un braccio sulla spalla.

-questo è vero, però voglio sapere veramente qualcosa in più sul mio lupetto- disse il principe baciando il ragazzo sulle labbra, in un bacio casto e non passionale come al solito.

-non c'è niente di interessante da sapere- cercò di dire Lucas che non voleva esporsi più di tanto.

-dai, qualcosa ci sarà, per esempio la tua famiglia!- disse Narek che non aveva nessuna intenzione di demordere con il ragazzo.

-mia madre è morta pochi giorni dopo la mia nascita, mio padre pensa solo al suo lavoro e mio fratello è troppo apprensivo- disse il ragazzo, ed era la verità.

-pensavo fossi figlio unico sai?-

-cose te lo aveva fatto pensare?-

-il fatto che sei qui, da solo-

-mio fratello deve aiutare mio padre a casa- disse Lucas abbassando lo sguardo.

-okay, cambiamo argomento. Cosa ti piace fare?-

"uccidere" pensò Lucas ma non lo disse, e rimase in silenzio non sapendo come rispondere alla domanda del principe.

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