Il Primo Incontro

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Ero in metro. 

Non so come mai avessi così freddo, ma stavo letteralmente gelando e non vedevo l'ora di rinchiudermi a casa di Diego per stare al caldo. Ovviamente il tragitto non fu facile a causa delle fans che incontrai per strada. 

Mi sembrava tutto..surreale. Era iniziato come uno scherzo e ora era...un lavoro a tutti gli effetti.

I miei genitori non capivano: mia madre era incazzata nera per il fatto che avessi mollato scuola e mio padre semplicemente diceva che non fosse una vera occupazione.

Insomma, le solite cose che ti  vengono dette quando dici in che ambito guadagni. 

Suonai al campanello della casa del mio amico e quasi immediatamente mi venne ad aprire.

L: “Bro cazzo mi stava gelando il culo”

D: “Non fa così freddo Le..”

L: “Lo so, ma boh, starà per succedere qualcosa”

Dissi scherzando e non sapendo che da lì a poco la mia vita sarebbe cambiata davvero. Ci rintanammo nella sua stanza come d'usanza: i suoi lavoravano e i suoi fratelli erano ancora a scuola.

L: “Che facciamo oggi? Giornata easy o usciamo? Spero tu mi dica la prima perchè sono vestito in maniera pessima”

D: “Dio, la solita reginetta di bellezza. Stai bene anche così, ma se proprio vuoi restiamo a casa, magari invito due amici”

L: “Chi?”

Domandai aspettandomi di sentire i nomi di qualcuno dei ragazzi che ci raggiungevano. Non ero uno con molti amici, per questo mi ero sempre affidato a Diego: più espansivo e solare.

D: “Due piskelli , fanno anche loro tiktok: Tancredi e Gianmarco”

L: “Ah, sì..ho capito chi sono. Ed esattamente da quando li conosci?”

D: “Abbiamo parlato alla festa della scorsa settimana che hai saltato per quel tuo appuntamento con quel tipello”

L: “Ti prego, non ricordami l'uscita con quel coglione”

D: “Io te l'avevo detto subito, solo che tu non mi ascolti mai. Non è che perchè sono etero allora non vedo o non capisco”

L: “Non è quello è che boh, su Instagram mi sembrava un ragazzo molto carino e intelligente...invece”

D: “Invece era il solito cretino di quelli che ti trovi tu.”

Ah sì, avevo detto a Diego di essere gay praticamente subito. Avevo provato a uscire con qualche ragazza, ma mi metteva ansia: prendere tutte quelle decisioni e dover farle sentire protette. 

No, assolutamente no. 

Avevo capito da subito di essere io, in realtà, ad aver bisogno di qualcuno che mi stringesse, che mi coccolasse, che semplicemente mi amasse.

Diego l'aveva presa bene: se ne era semplicemente sbattuto i coglioni, continuando a trattarmi come aveva sempre fatto e io lo ringraziavo ogni giorno per questa cosa. 

Al momento si era fissato col fatto che avrei dovuto trovarmi qualcuno, ma era così difficile. Mi sembrava di piacere solo ai casi umani o agli strani.

O forse ero io in caso umano e lo strano. 

Probabilmente la seconda. 

Fatto sta, però, che tutti i miei appuntamenti fino a quel momento avevano fatto letteralmente schifo e ogni volta correvo dal mio amico a disperarmi,

Ero e sono una persona sensibile, okay?

Immerso nei miei pensieri, venni ridestato dal suono improvviso del campanello che mi fece sobbalzare. 

Origini dei Tankele//Part TwoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora