Non Ci Posso Credere

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Come da aspettative avevo bellamente lasciato perdere Davide e mi ero completamente dedicato a Tancredi. 

Stava andando tutto sommato bene, nonostante le litigate varie e le discussioni. Stavamo cercando di costruire pian piano le cose, in fondo avevamo tutto il tempo del Mondo.

Quel weekend eravamo a Milano e, finalmente, saremmo andati a ballare dopo un'intera giornata passata in agenzia a parlare di contratti e soldi, soldi e contratti. 

Avevano fatto tutto loro tre in realtà: io non ci capivo molto di queste cose e non volevo creare pasticci come mio solito, avevo semplicemente firmato quando loro tre avevano convenuto che fosse adatto a noi. 

Quando, finalmente, arrivammo al nostro B&B stavo esultando interiormente di gioia.

L: “Dio, finalmente!”

D: “Ma se non hai fatto nulla Le”

L: “Non ci capisco nulla di quelle cose bro, lo sai”

T: “Non capisci nulla in generale”

Mi girai e lo mandai affanculo.

L: “Mica sono stupido!”

T: “Avrei da ridere su questa tua affermazione”

G: “Abbiamo deciso cosa fare stasera?”

Disse Gian in modo da evitare una sfuriata. Ribadimmo di voler andar a ballare e decidemmo che non saremmo usciti a cena: eravamo troppo pigri e svogliati.

D: “Si beve o no?”

A quell'affermazione ci guardammo tutti e quattro: avremmo dovuto dire di no, l'ultima volta era stata fallimentare, ma...l'alcool era l'alcool.

T: “Non abbiamo un contratto da festeggiare?”

G: “E una casa che tra poco avremo..”

L : “Sì, poi anche questa nostra piccola vacanza assieme...”

Stavamo davvero cercando delle scuse per bere? Sì, ovvio, serviva a sentirsi meno in colpa. 

Era necessario.

D: “Allora direi che possiamo...”

L: “Sì...direi di sì”

G: “Sono d'accordo”

T: “Ovviamente non esagereremo..”

D : “No, assolutamente no, dopo l'ultima volta no”

G: “Il giusto per essere allegri”

L: “Sì, il giusto”

E..mai parole furono più sbagliate. 

La serata iniziò davvero tranquillamente: ordinammo il cinese e decidemmo che avremmo bevuto solo una volta là, non partendo prima. 

Eravamo davvero decisi a non sfasciarci, a non fare figuracce, a non morire, ma a quanto pare il bere aveva un potere su di noi irresistibile, il problema? Ancora non lo sapevamo.

Quando fu il momento di cambiarci ero completamente in crisi.

L: “Io mi metto a piangere”

G: “Dio...ora inizia con le solite storie”

L: “Solite storie? Sono grasso e brutto e non mi sta bene niente. Guardatevi voi, siete già pronti e siete fighissimi, sembro il brutto anatroccolo”

D: “Le, tesoro, muovi il culo a cambiarti che è già tardi”

L: “NON SO COSA METTERMI, COME FACCIO A MUOVERMI?!”

Origini dei Tankele//Part TwoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora