Mi svegliai e, Dio perchè avevo Lele addosso? Perchè doveva farmi innervosire il giorno dopo una sbornia coi fiocchi?
Cercai di spingerlo in là, ma era più alto di me e sembrava essersi incollato al mio petto.
Cosa avevo fatto di male nella mia vita per farmi piacere uno così? Avevo sicuramente sbattuto forte la testa.
T: “Le, cazzo vai in là, mi soffochi”
L: “Mh...ancora cinque minuti”
T: “Puoi dormire, basta che vai in là”
L: “Voglio le coccoline...ho mal di testa”
Dissi aprendo gli occhi ancora lucidi dal sonno e facendomi un lievo labbruccio.
T: “Pensi in qualche modo di impietosirmi così?”
L: “Mh, dai!”
T: “Non alzare la voce. Minchia sei fastidioso, già dal mattino”
L: “E io che mi aspettavo un risveglio affiancato da un principe dolce e gentile, che mi avrebbe coccolato e dato affetto. A volte mi dimentico chi sei”
T: “Ora che abbiamo appurato i tuoi sogni da adolescente, ti levi dal cazzo?”
L: “Sì, va bene, va bene”
Finalmente si levò da addosso a me, non ce la facevo più: perchè doveva essere così coccoloso?
Riuscendo finalmente a muovermi, mi stiracchiai e mi tirai sù, sfregandomi gli occhi e decidendo finalmente di alzarmi.
L: “Mi abbandoni a letto?”
T: “Posso andare a pisciare in santa pace?”
L: “Sai cosa? Vaffanculo.”
Sbottò per poi zittirsi e infilarsi con la testa sotto le coperte. A volte mi sembrava di avere a che fare davvero con un bambino capriccioso.
Mi alzai e andai in bagno per poter fare finalmente la pipì. Dopo di che mi recai in cucina, dove trovai Diego e Gian con davanti acqua e tanto tanto caffè.
G: “E' stato bellissimo, ma non sono più abituato ai postumi”
T: “Non commentiamo, sono diventato proprio vecchio”
D: “Le?”
T: “In camera, sta mattina rompe già i coglioni: che se ne stia un po' per gli affari suoi”
D: “Ti ricordi cosa hai fatto ieri vero?”
T: “Certo che me lo ricordo, mica sono mongolo”
G: “E tu lo stai lasciando in stanza dopo quello che è successo? Solo?”
T: “Eh beh? Non ha bisogno della balia, ha quasi 20 anni”
D: “Tu sei veramente incorreggibile”
G: “Hai la sensibilità di un sasso”
Sbuffai alzando gli occhi al cielo: ma cosa avrei dovuto fare? Niente, mi ero svegliato e semplicemente mi ero alzato, bastava che ci raggiungesse.
G: “Ma dorme ancora o è sveglio?”
T: “Boh, penso sia sveglio. Prima si è offeso perchè gli ho detto di staccarsi e che non doveva starmi incollato o sarei morto soffocato”
D: “Io..non penso di avere parole. Tancredi, a volte vorrei essere nella tua testa”
T: “Che ho fatto di sbagliato ora?”
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Origini dei Tankele//Part Two
FanfictionCome tutto è iniziato. Gay? Gay PREQUEL DI "STORIE SUI TANKELE"