Quella notizia mi aveva massacrato. Tancredi si era finalmente deciso a fare il grande passo e poi? Ecco spuntare l'agenzia e le sue stronzate.
Non volevo lasciarlo indietro e, men che meno, Gianmarco. Doveva essere il nostro weekend e invece? Si era rivelata una merda.
Diego e io avevamo il treno di ritorno verso sera, saremmo arrivati di notte e anche questa cosa mi agitava parecchio, ma cercavo di non darci troppo peso.
Avevamo già raccolto i due vestiti in croce che ci eravamo portati dietro e eravamo seduti sul divano a guardare un programma, non so nemmeno quale.
Ero totalmente distratto a guardare Tancredi che parlottava con Gianmarco riguardo non so cosa. Mi infastidiva okay? Sarei partito, non so quando ci saremmo rivisti e lui non mi cagava minimamente.
Potevo aspettarmi altro da Tancredi? No, cazzo no.
D: “Ti vedo pensieroso bro...”
L: “Nulla Die, solo un po' di preoccupazioni perchè non so fra quanto potremo smettere tutto sto circo”
D: “Non più di dieci giorni, da cosa ho capito”
L: “Hai presente quanto cazzo sono dieci giorni? Sono abituato a vedervi praticamente sempre”
D: “Su questo hai ragione, sarà dura, ma ne usciremo vincitori”
Mi girai a guardare verso gli altri due ragazzi che erano ancora immersi nei loro discorsi. Mi rigirai verso Diego
L: “Ora che andava meglio...”
Gli sussurrai, abbassando poi lo sguardo.
D: “La separazione vi farà vedere chiaramente che siete fatti l'uno per l'altro”
L: “E se dovesse tornare da Giulia? Se dovesse dimenticarsi di me?”
Scoppiò in una risata controllata, cercando di non dare troppo nell'occhio visto che, comunque, era un discorso privato.
D: “Chi? Tancredi? Certo che sei proprio stupido Le. Non ti dimenticherà: ti guarda come se fossi la cosa più preziosa al Mondo. Vedrai che andrà tutto alla perfezione”
G: “Cosa confabulate voi due?”
L: “Ti ricordo che noi quattro abbiamo litigato, non parlarmi”
Dissi ironicamente e tirando questa frecciatina da reginetta qual'ero.
T: “Finalmente ho una scusa valida per non vedere la tua brutta faccia. Ci hanno fatto un favore”
L: “Lo sai vero che la mia brutta faccia ti chiamerà minimo venti volte al giorno?”
T: “Spero tu stia scherzando..”
G: “Penso sia abbastanza serio”
Guardai Tancredi con uno sguardo corrucciato: perchè pensava che io non l'avrei chiamato? Non sapeva di star giocando con una vecchia pazza.
L: “Perchè tu hai intenzione di non farti sentire per 10 giorni?!”
T: “Il piano era sentirsi ...due, tre volte a settimana. Ho bisogno di risanare il mio udito: a forza di sentirti gracchiare lo sto perdendo”
L: “Tu pensavi davvero questa cosa?! Ma sei pazzo?! E io come faccio a sapere come stai, mh?!”
T: “Ti ricordo che siamo famosi: siamo ovunque sui social Le”
Mi stava per venire una crisi isterica. Non era normale: ero abituato a vederlo tutto il giorno, tutti i giorni, come pensava che non ci saremmo minimamente tenuti in contatto?
STAI LEGGENDO
Origini dei Tankele//Part Two
FanfictionCome tutto è iniziato. Gay? Gay PREQUEL DI "STORIE SUI TANKELE"