LIZZIE'S POV
ore 7. 15 a.m.
Squilla il telefono, una, due, tre volte.
<Bastaaa!> strillo <chi è che mi chiama a quest'ora??> mi chiedo, tra l'assonnato e l'infuriato. Come iniziare una giornata schifosa.
Appena apro il cellulare noto la data e mi metto a piangere. Oggi è l'anniversario della morte di mio fratello Jasper. Non posso pensarci...sono già passati 5 anni. 5 anni, da quando ho perso mio fratello, 5! E scoppio a piangere di nuovo. Stessa scena che è successa il novembre scorso con Jonah, a differenza del fatto che Jasper è morto, Jonah no. Aveva una brillante carriera ad Oxford o Harvard non mi ricordo...comunque voglio andarci io, non solo per desiderio mio ma anche per onorare i suoi desideri. Non ce la faccio a pensarlo, era il mio fratellone! In più, ho la parete costellata di foto di famiglia e alcune delle mie amiche e di me e Jonah. Mi sto piangendo l'anima, non ci posso pensare, non posso pensare a come sta mamma...devo cambiare aria. Non mi va di rispondere al cellulare, ma lo faccio lo stesso, tanto mi ha svegliata.
<Pronto?> chiedo.
<Ci si risente, Ace!> oh no, Liam, non di nuovo, non oggi, non posso affrontarlo.
<Liam lasciami in pace!> gli strillo addosso.
<Calma, calma, altrimenti il tuo Jonah caro fa una brutta fine...> mi dice. Ma cosa gli ha fatto!? Se lo becco lo strozzo. Se gli torce un solo capello è morto!
<Cos-! Che gli hai fatto?!> gli chiedo, allibita.
<Ah niente, ma è qui con me che ascolta la nostra bella conversazione, per cui, se non vuoi che le foto private tue e di lui finiscano irrimediabilmente sul web tu devi tornare con me. Non lo chiamerei un ricatto, semplicemente una vendetta. Tutto chiaro o vuoi che ti faccia un disegno?!> mi chiede, ridendo malignamente. Sia maledetto il giorno in cui ho accettato a stare con lui. Quanto stupida ero, a quel tempo, e ora Jonah rischia di pagarne le conseguenze.
<Io non ti credo! Fammi parlare con lui!> gli chiedo, voglio vedere s è davvero con lui o meno. Sento il passaggio di mano in mano del telefono.
<Li-Lizzie> mi chiama. Perché, perché devono succedere tutte a me!? No, non può essere!
<Jo-Jonah stai bene??> sono preoccupata.
<S-Si, ma non posso più stare con te,è complicato> pugnalata a cuore. Sarà stato Liam, come minimo, ad obbligarlo a dire tutto ciò. Non faccio in tempo a dire altro che chiude la chiamata e ritorna da Liam.
<Abbiamo un accordo?> mi chiede.
<S-Sì...> dico. No, non sono per niente d'accordo con tutto ciò. Devo chiedere aiuto.
Chiude la chiamata.
Mi butto sotto i cuscini del letto e piango. Piango per mio fratello, per Jonah, per tutto. Jonah non merita tutto questo, non merita di dover affrontare lui il mio passato.
Chiamo la prima persona che mi viene in mente e che sia forte abbastanza da affrontare Liam.
<Daniel? Daniel! Puoi venire qui? Devo chiederti un favore enorme...Sì? Grazie grazie grazie!> dico, chiudendo la chiamata.
Mi vesto in fretta e mi pettino giusto per essere decente, tanto oggi è domenica. Come fosse una scusa quella! E tu chi sei? La tua fata madrina, tesoro. Chi cavolo vuoi che sia!? Sono la tua coscienza, ecco chi sono! Allora lasciami in pace, se non hai una bacchetta magica per sistemare tutto. Ce l'hai? No. Allora lasciami pensare.
Passano una decina di minuti
Suona il campanello. Vado ad aprire, è Daniel.
<Hey, come mai tanta fretta?> mi chiede, divertito dal mio vestire pazzerello. Cambia espressione, però, quando incontra la mia.
<È Jonah...Liam lo ha rapito...> dico, trattenendo i singhiozzi.
<Che cosa?! Io lo ammazzo!> dice Daniel.
<Calmati...non puoi far nulla, anche perché ha detto lascia in pace Jonah e non pubblica delle foto nostre private sul web solo se ritorno a starci insieme...e in più ha presumibilmente obbligato Jonah a dirmi che non voleva più stare con me> dico, tra le lacrime.
<Ti ha ricattata!? Ma questo qui è morto prima di domani! Riesci a localizzare il suo cellulare?> vedi il genio qua.
<Penso di sì, però ci serve l'aiuto di Corbyn, Jack, Zach e delle ragazze, più mani non fanno mai male> dico, prendendo in mano il telefono e facendo partire una telefonata di gruppo. Lo vedo annuire.
<Ragazze, venite qui, subito. Chiamate anche Corbyn, Zach e Jack, dico per Mae, Equia e Fede. Veloci, c'è una questione grossa in ballo, e si chiamerò anche mio padre se serve, Mae, ha tanti avvocati per un motivo, ma speriamo di risolverla senza bisogno di avvocati...sì, ho detto di sì...è...venite qui e basta, veloci, non posso dire via cell, è troppo pericoloso.> dico, chiudendo la chiamata.
<Jake Kendrick è tuo padre?!> mi chiede esterrefatto Daniel.
<Sì, perché?> gli chiedo. Non capisco cosa ci sia di tanto strano.
<No, niente, sei solo la figlia di uno dei maggiori imprenditori di tutta la California ma questo è un piccolo dettaglio, no?!> dice, ridendo.
<Dai non essere scemo! Tanto mio padre c'è solo quando gli pare o quando c'è qualcuno da tirare fuori dai casini, che spesso sono io o lo era mio fratello, prima che morisse...> mi interrompo perché altrimenti non saprei evitare di piangere, anche se le mie lacrime vivono di vita propria evidentemente perché sto già piangendo anche se non voglia.
<Vieni qui> mi dice, facendomi cenno di abbracciarlo <shh. andrà tutto bene, andrà tutto bene vedrai> mi dice.
<Perché doveva prendere di mezzo Jonah!? Non poteva affrontare me e basta?! Sono io quella che deve affrontare il suo passato, lui non c'entra...non so cosa fare!> dico, tra le copiose lacrime che mi rigano le guance.
<Vedrai che con gli altri troveremo un modo, stai calma> mi dice, asciugandomi le lacrime.
Ho paura. Ho paura per i miei amici, per la mia famiglia, per Jonah. Il passato torna sempre, e distrugge sempre la pace che mi creo attorno. Non mi avevano obbligato i miei a trasferirmi in Italia, avevo deciso io di scappare e non ho più voluto tornare. Non ho avvisato le ragazze perché le avrei messe in pericolo, le avrei fatte diventare preda di Kilgrave 2.0, o anche detto Liam Thompson. Sembra la trama della serie Jessica Jones versione 2.0...perché devo nascondere la mia parte di verità?! Perché non posso dire la verità!? Perché se lo faccio, le mie amiche mi odieranno, e se non lo faccio, Jonah rimarrà tra le mani di Liam...cosa faccio??
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Spazio Autrice: Cosa nasconde Lizzie??? Che sta succedendo a Jonah!? Che c'entra Liam in tutto questo?! Si vedrà...
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RIGHT OR WRONG?
FanfictionLizzie non potrebbe sentirsi più fuori posto di così. Si trova in una scuola a Los Angeles, è la ragazza nuova e in più pare essere diventata la cocca dei prof. Ha contro tutte le ragazze più popolari della scuola, perché in più pare attrarre i raga...