Ti presento mia sorella

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LIZZIE'S POV

Sto continuando a pensare allo spettacolo, senza ovviamente stare attenta a nessuna delle mie altre materie, tra cui le mie preferite: Geografia e Francese. Quando suona la campanella della 4a ora, faccio fatica a trattenermi dall'esultare: c'è l'ora libera, in cui posso starmene da sola e pensare a quel bel casino che è lo spettacolo di fine anno. Per una parte, sono felice di essere la protagonista, ma dall'altro cederei felicemente il posto a qualcun altra, affinché non mi si creino problemi con Jonah. Lo so che ha detto che è solo uno spettacolo, ma come gli ho detto io, non era Shakespeare quello che diceva che tutto il mondo è un palcoscenico?Sì, per cui...vedremo. Vado verso l'uscita posteriore dell'edificio: voglio andare a sedermi sul muretto che da sulla costa, a vedere il mare. Mentre sono già a metà strada, Daniel mi ferma, prendendomi per un braccio.

<Lizzie, parliamone> mi dice. Non è tanto felice nemmeno lui di ostacolare la relazione della sua migliore amica con il suo ragazzo, che per giunta è il suo migliore amico. 

<Non c'è nulla di cui parlare> c'è tutto di cui parlare.

<Invece sì che c'è qualcosa di cui parlare> Ma perché non capisci il sarcasmo?! Lasciami da sola, devo pensare. Non puoi andartene?!

<Per favore, non voglio finire con te in ospedale e io in carcere per tentato omicidio> dico. Sì, se sono confusa e arrabbiata con il mondo come ora, non è il miglior momento per farmi litigare. <per cui, se per favore mi lasci stare da sola mi faresti un grande piacere> gli dico. Odio essere così rabbiosa ma è l'unico modo affinché lui mi lasci stare.

<M-Ma, Lizzie> mi dice. Non sento il resto della frase perché mi sto già allontanando. 

Mi siedo sul muretto. Adoro guardare il mare, mi rilassa, soprattutto se devo gestire delle cose del genere. Quando è morto mio fratello, sono andata a guardare il mare, come prima cosa. Arrivata lì, ho urlato, urlato contro il mondo, contro tutti. Ero arrabbiata, e ora lo sono allo stesso modo, o forse un po meno. Penso alla reazione di Jonah alla notizia, stamattina, e quando a Geografia continuava a chiedermi, a intervalli quasi regolari, che avessi. Non potevo mica dirglielo che ero ancora arrabbiata per lo spettacolo, sarei sembrata una bambina capricciosa. Sento dei passi dietro di me avvicinarsi. Mi giro appena in tempo, per vedere chi, se non Jonah? Accompagnato da una ragazza, leggermente più bassa di lui, con gli stessi occhi. Ma chi è questa adesso?!

<Hey, Amore> mi dice, staccandosi dall'abbraccio di lei, e avvicinandosi a me per darmi un bacio in fronte.

<Hey Amo> dico, cercando di sembrare felice.

<Ti starai chi è lei, vero? Ti presento mia sorella Sky. Sky, lei è la mia ragazza.> dice, parlando prima a me e poi a sua sorella.

<Piacere, Elisabeth Kendrick, ma puoi chiamarmi Lizzie, come già fa tuo fratello.> dico, sorridendo.

<Piacere, Sky Marais, non ho soprannomi sorry. > dice, arrossendo e ridendo allo stesso tempo.

<Non fa nulla, ne troveremo uno.> dico, prendendola dentro in un abbraccio, dopo essere scesa dal muretto.

<Grazie. Lo sai che mi stai già simpatica? Le altre ragazze del mio fratellone non sono mai state tanto gentili con me, non tutte, almeno.> dice, un po triste.

<Ti capisco. Ho dovuto avere a che fare con un paio di sue ex, e non sono affatto simpatiche, ma mai dire mai, no? Quanti anni hai?> le chiedo, mentre ci allontaniamo verso l'uscita del campus scolastico, per andare in spiaggia.

<Giusto. Io ho 17 anni, un anno in meno di voi. Sai che Jonah ci parla spesso di te?> dice. Mi sta già molto simpatica questa ragazza e, al contrario del fratello, è molto più aperta di lui, che invece è abbastanza chiuso, non è aperto con me, almeno.

<Davvero? Ci? Chi altro?> chiedo.

<I suoi amici. Sai? Quelli della band...ogni tanto mi lascia assistere alle prove e alle loro non-prove, quando parlano delle loro relazioni, ma lui non ha mai nulla di male da dire sulla vostra di relazione. Da quando ti ha incontrata è più felice, non l'ho mai visto così contento di presentarmi a qualcuno.> dice. Ne sono davvero molto felice!

<Si, ho presente di chi parli. Probabilmente perché ho anche io una sorella, Sofia, di soli pochi mesi più piccola di me, quindi siamo in classe insieme, però le sorelle sono le sorelle, no?> dico, facendole l'occhiolino e ridendo. Arriviamo alla panchina che da proprio sul mare, senza alberi ad ostacolare la vista, la mia preferita. Ci sediamo e continuiamo a parlare per molto tempo, come se ci conoscessimo da una vita. Da come mi parla della relazione tra lei e suo fratello, mi fa venire nostalgia di MIO fratello, Jasper. Cerco di non piangere ma non ci riesco.

<Che succede?> mi chiede, preoccupata.

<Nono, nulla, è che da come parli della relazione tra te e tuo fratello Jonah mi fa venire nostalgia di mio fratello maggiore Jasper, mancato 5 anni fa. Ma non voglio piangere. Parliamo di altro, va?> chiedo, non voglio piangere ancora.

<Certo, tranquilla, e se hai bisogna di una spalla su cui piangere che non abbia motivo di giudicarti, io ci sono.> mi dice, frugando e alla fine trovando un fazzoletto dentro la sua borsa di scuola.

<Grazie, mi fa davvero piacere averti conosciuta.> dico, abbracciandola. E restiamo lì così per un po, per poi tornare di nuovo a parlare. Mi ha fatto calmare, tutto questo. Jonah c'indovina sempre.

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Come state? Almeno Lizzie non è più arrabbiata, ora...vedremo. Buona domenica a tutti! Ringraziando @otaku_and_limelight, che mi ha ispirata per Sky, in more ways than one, se capite che intendo. Per inciso, tu dovresti aggiornare, capito?!

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