Doppiogioco

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LIZZIE'S POV

Siamo tornati a casa. Esco dall'auto e suono. Viene correndo immediatamente ad abbracciarmi mia sorella Sofia. Lei sa il pericolo che corro e che corriamo tutti quando siamo state nelle vicinanze dei fratelli Kilgrave, poiché ci è passata anche lei. Ha visto il suo ragazzo dell'epoca, David Barnaby, ucciso proprio da Kevin per una mera rissa da pub. Da quel momento ha fatto la mia stessa scelta: il massacro deve finire. Ma lei l'antidoto non l'ha avuto, per cui ora lo devo dare a tutti, per sicurezza. Non so se Michael è completamente immune al virus dei suoi fratelli, meglio prendere precauzioni, per evitare che succeda qualcosa simile al massacro che hanno fatto i suoi fratelli.

<Lizzie, avevo tanta paura per te, dopo David...avrebbe potuto ucciderti Jonah!> dice mia sorella, tra i singhiozzi.

<Ora è tutto a posto, i Kilgrave sono morti, non ci perseguiteranno più.> più a bassa voce, nell'orecchio, passandole la mia bisaccia con l'antidoto <passa queste a tutti, sono boccette di antidoto, in spray...non mi fido di Michael, anche se ha fatto metà del lavoro per noi, potrebbe essere sotto il virus pure lui, per cui dalle a tutti, senza farti vedere da Michael, ok?> le dico, lei sa già la procedura.

<Sì, serve anche a te?> mi chiede, anche se lo sa che io sono immune al virus.

<No, grazie, io sono già immune, ma sbrigati a darlo agli altri> le dico, sciogliendomi dall'abbraccio.

<Certo, procedo subito, sister> mi dice, le do un bacio sulla guancia e la lascio andare, fa troppo male vederla così...devo trovare il modo di tirarle su il morale...parlare dei Kilgrave Brothers le fa pensare a David...non posso farla star male.

Mi viene in contro a sua volta Mae, abbracciandomi. Lei non sa nulla del resto delle morti che hanno provocato in tutta la California i Kilgrave Brothers, tra cui anche suo cugino, nostro alleato da anni.

<Eravamo tutti preoccupati per voi, state bene?!> mi chiede, si vede che è preoccupata davvero.

<Sisi, stiamo bene. Io, se posso, vado a farmi una doccia, sono sporca di sangue e polvere...> prima che potessi finire la frase, Michael mi prende per il collo e mi punta una pistola alla tempia.

<Ora voi fate quello che dico io!> urla, facendo caricare la pistola.

<Non credo proprio! Prendete l'antidoto!> urla mia sorella, passandolo in fretta a tutti. <il virus ha preso anche lui, per cui non riesce a ragionare.> grande sorella!

<Michael, sei caduto nello stesso errore di tuo fratello, e quella pistola si vede lontano un miglio che è finta.> dico, facendo la stessa mossa che avevo fatto precedentemente a suo fratello Liam, lanciandolo sul selciato, non troppo forte, schiena a terra. 

<Busted!> urlano ridendo, Daniel e Corbyn. <Fregato dalla tua stessa arma!> ridono ancor di più. 

<Ragazzi, io non riderei, se fossi in voi. State giù!> dico, colpendo in faccia con due calci due scagnozzi di Michael, che li stavano per attaccare dalle spalle. <Ragazzi, o vi svegliate fuori  e vi mettete in guardia, o andate in casa, questi li so gestire anche da sola, e sì, Jonah, tu più di tutti devi riposare. Ragazze, ricordate il corso di arti marziali?> annuiscono decise <bene, allora oggi è venuto il momento di metterlo in pratica, pronte?> dico.

<Pronte!> urlano. Sono 10 ragazze infuriate per motivi diversi, e sanno come concentrare le emozioni, è la prima lezione del corso di arti marziali, che io ho continuato in Italia, con l'aiuto di mio padre. 

Atterriamo in meno di 20 minuti gli scagnozzi di Michael senza ucciderli e li spruzziamo di antidoto giusto per evitare che si ribellino sotto ordine di Michael.

Michael prova a rialzarsi, ma non ce la fa.

<Sei sicuro? Io non lo farei.> gli dico, guardandolo negli occhi ridendo. <Cos'è che avevi detto a Daniel? Ah sì: "Beh, allora credo che non ti convenga mai farla arrabbiare, penso tu lo capisca, vero?" ti sei fregato da solo, io non farei mai del male alle persone a cui tengo, a meno che non decidano di fare il doppio gioco come hai fatto tu! Vai ora, ti risparmio solo perché sei stato mio amico, vai!> gli dico, mentre lui si tira su e si mette a correre via in fretta e furia.

In quel momento Daniel e gli altri escono da casa mia, dopo aver assistito alla scena dalla finestra.

<Ragazze, m-ma siete fortissime! Come mai non sapevamo nulla di Michael?!> ci chiede Daniel sconcertato.

<Ah, quello...quando ti ha detto: "Beh, allora credo che non ti convenga mai farla arrabbiare, penso tu lo capisca, vero?" dicendotelo, ha guardato me negli occhi, lo sa che io non farei mai del male ad un amico, e lui lo era, e da lì ho capito che avrebbe fatto qualcosa di brutto, non sapevo di preciso cosa, ma qualcosa di terribile, per questo ho detto a mia sorella Sofia di darvi l'antidoto, era troppo facile che fosse venuto con noi così alla buona, dopo aver visto i suoi fratelli assassinati. Ma ora non pensiamoci, ok?> dico, guardando tutti negli occhi <ora riposiamoci e festeggiamo un po, va bene? Io vado a farmi una doccia, se non vi dispiace> dico, avviandomi verso casa mia, entrando e dirigendomi verso camera mia per prendermi il cambio e andare in bagno. Mi fermo a metà strada. 

<A proposito, dov'è Jonah?> chiedo.

<Jonah è qui.> dice, apparendomi da dietro le spalle e dandomi un bacio in fronte. <sei stata grande oggi, grazie, mi hai salvato. E lo sai che quello che ho detto su di noi due non è per niente vero, giusto? Io voglio stare con te, e lo sai. Vieni qui> dice, tirandomi in un abbraccio. 

<Vado a farmi una doccia, tu riposati pure in camera mia, ci si vede!> dico, fiondandomi in bagno.

Un'altro attacco Kilgrave scampato per un soffio. Bella giornata oggi proprio.

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che colpo di scena! Michael non era affidabile fin dall'inizio, lo pensavo pure io. E voi? Che ne pensate? Ci si vede!

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