Lizzie non potrebbe sentirsi più fuori posto di così. Si trova in una scuola a Los Angeles, è la ragazza nuova e in più pare essere diventata la cocca dei prof. Ha contro tutte le ragazze più popolari della scuola, perché in più pare attrarre i raga...
Oggi è il 24 Dicembre, e io, mia sorella e la nostra gang siamo tutti riuniti a casa mia a guardare Guess What? Harry Potter per la cinquecentesima volta. Ti voglio bene Andreea e adoro anche io Harry Potter però è la vigilia di Natale quindi io pensavo a qualcosa di più natalizio se non ti dispiace. come non l'avessi pensato, manco avesse la telepatia, Andreea mi guarda in cagnesco peggio di mia sorella quando le ho detto che sarebbe andata in auto con Corbyn (vedi capitolo 13esimo, FRIENDS TIME: MOOD ON).
Jonah è mezzo sdraiato mezzo no sul divano e io vicino a lui, mentre mi abbraccia. Fede e Jack stanno sulla poltrona e lei indossa questa maglia:
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Lei ci saluta sempre in tedesco, non so perché.
Mia sorella e Corbyn sono seduti vicino a noi, mia sorella mi è attaccata peggio della colla e questo a Jonah non è che fa piacere come non fa piacere a Corbyn, per cui senza farmi vedere la sposto verso Corb. Sorry Sof.
Equia e Zach sono dall'altro lato del divano e stanno parlando sottovoce di non so che cosa, ma dagli sguardi di lei sembra essere positivo. Deve raccontarmi tutto dopo.
Infine, Daniel e Ioana (sì, teso, state ancora insieme) stanno sull'altra poltrona abbracciati. Che bella serata questa.
IL GIORNO DOPO
<Evviva è Natale!> sento mia sorella urlare mentre scende le scale.
<ma che ore sono?> dico, provando ad alzarmi, ma mi trovo bloccata da qualcosa: un braccio?! What?! Ah no aspe è Jonah, amore. Ma che è successo ieri sera? Io mi ricordo solo che mi sono buttata sul letto e mi sono addormentata...ecco, questo è confermato dal mio avere addosso il mio pigiama più brutto, non avendo guardato ciò che tiravo fuori dal cassetto.
<buongiorno> mi dice Jojo, tirandomi ad un bacio.
<Buongiorno Jo> dico, ricambiando il bacio. <Dormito bene?> gli chiedo, afferrando il telefono dal comodino.
<Bene bene. So a che pensi, e la risposta è no, te eri già addormentata e io sono stato qua a guardarti.> dice, sorridendo timidamente.
<Ah ok, questo è un sollievo. Non prenderla male però eh. > dico, ridendo.
<Ti pare che mi arrabbio con te?! Muoviti che è Natale e tua sorella e Corbyn sono già scesi, come penso anche Daniel e Ioana...> dice, dirigendosi al bagno.
<Devo muovermi? Ma figurati, tanto staranno lì e aspetteranno, se proprio. Ora mi cambio, per cui per favore stai fuori da questa stanza.> dico, chiudendo la porta.
Mi rivesto così, come a San Valentino, mi piace troppo:
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